mercoledì 31 marzo 2021

Silent Wednesday

The Bible doesn't say what the Lord did on Wednesday of Passion Week. Scholars speculate that after two exhausting days in Jerusalem, Jesus and his disciples spent this day resting in Bethany in anticipation of the Passover.
Jesus had revealed to the disciples and the world, that he had power over death by raising Lazarus from death. Many people in Bethany believed that Jesus was the Son of God and put their faith in Him.
While we can only speculate, it's fascinating to consider how our Lord Jesus spent this final quiet day with his dearest friends and followers.
A 'possible' major event of Holy Wednesday is Judas'decision to betray Jesus.
May the Lord help us, protect us from evil and bring us to everlasting life.

Amen

martedì 30 marzo 2021

Non ci avrei più sperato

Quasi due anni fa ho riportato una bruttissima frattura del ginocchio.
Il solito incidente da mototaxi sovraccarico!
Mi hanno portato a Matiri dopo essere stato rifiutato in altri ospedali per motivi economici: non potevo infatti permettermi le cifre che chiedevano per l'operazione.
Dopo avermi visitato per la prima volta, i medici a Matiri erano disperati perchè la frattura era esposta, le ossa erano fuori ed erano piene di terriccio e di porcheria.
Anche i tessuti molli erano in pessime condizioni e non c'era possibilità di coprire le ossa di prima intenzione: la cute era necrotica ed in parte del tutto assente.
Il mio lungo calvario a Matiri è iniziato con ripetute toelette chirurgiche e con forti antibiotici, al fine di controllare l'infezione e prevenire l'osteomielite.
I dottori mi hanno messo un fissatore esterno perchè la frattura non si scomponesse completamente.

lunedì 29 marzo 2021

Screening per carcinoma della cervice nelle donne

Dopo mesi di preparazione, oggi siamo partiti con la nostra campagna di screening e diagnosi precoce del tumore della cervice uterina.
Si tratta di un problema molto comune, anche tra donne giovani.
La mancanza di programmi di screening fa si' che spesso visitiamo donne con forme molto avanzate ed inoperabili di tumore.
Con questa nuova iniziativa, che viene accompagnata da campagne di sensibilizzazione nei villaggi, speriamo di fare qualcosa di buono per la prevenzione, la diagnosi precoce ed anche la terapia.
Siamo ora in grado di offrire il test VIA-VILLI, per il primo depistaggio.
Per i casi sospetti siamo attrezzati per il PAP test, la biopsia della cervice o la conizzazione, a seconda della differente indicazione.
Lo screening e' disponibile dal lunedi' al venerdi'.
Ho lottato tanto per iniziare questo programma, ed ora ne sono molto orgoglioso.

Fr Beppe

domenica 28 marzo 2021

Palm sunday

Palm Sunday is very dear to my spirituality and I want to offer you few insights which may be a bit far from what you normally hear in the sermons of the priests.
First of all I think of today as a celebration of the courage of Jesus. He knew what was going to happen but he decided to enterm Jerusalem anyway, in order to fulfill his mission and the will of God.
This is the first teaching Jesus is giving me today: not to be afraid; not to be coward, but to go straight to the points we believe in, facing all the unavoidable consequences.
I have always liked the fact that Jesus has chosen to enter Jerusalem on a donkey.
He knew to be King; in fact he has not refused the acclamations of the people. 
But he has not chosen a horse to ride on as kings or the Romans were doing. He has decided for a very humble and meek animal, in order to give us a lesson on humility. So the second message I get today is to be humble.
And then, when I look at those crowds chanting at him, I wonder what has happened to them just four days later. 

sabato 27 marzo 2021

La gioia di servire

Oggi è stata una giornata piena e pesante, ma è iniziata con una nota positiva che ha colorato di rosa tutto il resto.
Il primo intervento è stato di emicolectomia destra per una paziente con tumore del'ileo-cieco.
Avevo molta paura, ma la paziente non aveva alternative, perchè in altri ospedali le era stata chiesta una somma di denaro che lei non poteva pagare.
Le avevo detto di sì solo per questo.
Pur con grande tensione interiore, sono comunque riuscito a fare un bel lavoro.
Il clima in sala era ottimo.
Gli infermieri erano collaborativi ed attenti.
L'anestesia è andata bene e la paziente non ha sanguinato.
Siamo quindi riusciti a togliere la massa completamente, ed anche a fare l'emicolectomia.
Abbiamo pure fatto biopsie sull'omento, ma, ad occhio nudo, non abbiamo visto linfonodi ingrossati od altri segni di metastasi.

venerdì 26 marzo 2021

Una crisi di coscienza

Mi reco a trovare un vecchio prete, forse il piu’ anziano che io conosca. Ho alcune domande da porgli, perche’ ho un nodo alla gola.
Mi hanno detto che corro il rischio di essere solo un BIANCO che lavora tanto, ma che non da’ alcuna testimonianza religiosa. Hanno insinuato in me il dubbio che il mio lavoro non venga percepito come missionario, e che alla fin della fiera io sia solo visto come un professionista a prezzi stracciati.
Il vecchio prete si accarezza la barba bianca e mi guarda a lungo senza rispondere. I suoi occhi sono sereni e la sua bocca accenna ad un piccolo sorriso.
Poi, ad un certo punto mi dice solo alcune parole, che pero’ mi calano nel cuore come un balsamo: “Non farti troppi problemi e non entrare in inutili paranoie: la tua testimonianza e’ percepita da tutti come spirituale e religiosa; anzi, forse il tuo e’ il modo piu’ diretto di testimoniare il Vangelo. 

giovedì 25 marzo 2021

I giovedì formativi

Anche oggi non abbiamo mancato ai nostri appuntamenti formativi. Lezione sulla emorragia post-partum.
Ho dato del mio meglio, mi sono preparato nei ritagli tra un intervento e l'altro.
La presentazione e' stata vivace ed efficace.
Credo che la lezione sia stata interessante per tutti gli intervenuti.
Lo staff ha riposto bene ed il quorum e' stato davvero impressionante.
Grazie allo staff e a tutti coloro che ancora credono in me.

Fr Beppe

mercoledì 24 marzo 2021

Diabetic clinic

E’ una delle novità del 2021, ed è ormai una bella realtà.
Negli anni scorsi sempre ci siamo presi cura dei diabetici ed abbiamo cercato di farlo al meglio delle nostre capacità, sia come pazienti ambulatoriali che come ricoverati in reparto.
Essi erano però pazienti normali, mescolati a tutti gli altri clienti dell’ospedale, e venivano visitati in modo del tutto casuale da chi era più libero quel giorno. 
Questo fatto portava con sè non poche problematiche: per esempio venivano visitati ogni volta da una persona diversa, oppure dovevano aspettare lunghe ore in coda prima di essere visitati, o ancora non ricevevano adeguato “counseling” circa la dieta ed altri importanti aspetti della vita (per esempio la prevenzione del piede diabetico), a motivo della mancanza di tempo.

martedì 23 marzo 2021

Sono arrivati

Oggi abbiamo ricevuto i fissatori esterni che abbiamo potuto acquistare grazie al libro "Madri".
Infatti e' grazie ai diritti d'autore che ho fatto l'ordine.
Sono ottimi fissatori esterni importati dall'India.
Si tratta nuovamente di un grosso quantitativo che ci permettera' di aiutare circa 25 persone con fratture esposte.
Oggi abbiamo gia' operato due pazienti con fissatore esterno...e quindi la scorta si e' gia' assottigliata.
In altri ospedali si chiede al malato o alla sua famiglia di acquistare il fissatore esterno.
Un "costrutto" come quello nella foto al paziente costerebbe circa 150 euro (15000 scellini), e molti sono coloro che non se lo potrebbero assolutamente permettere.
A Matiri i fissatori esterni sono gratuiti, ed oggi posso dire che cio' continua ad essere possibile anche grazie ai lettori del libro "Madri".

lunedì 22 marzo 2021

Anche oggi abbiamo dato

Tanto lavoro come sempre. Tanti pazienti che richiedono il nostro aiuto. 
Sempre piu' sono i malati che non siamo riusciti ad aiutare, rispetto a quelli che invece abbiamo assistito.
In piu' oggi abbiamo finito l'ossigeno completamente e non riusciamo a trovarlo. Abbiamo due pazienti in insufficienza respiratoria...e non sappiamo cosa fare.
Quello dell'ossigeno sara' un nuovo grande problema per noi, ora che i casi di COVID della terza ondata in Kenya continuano ad aumentare e sono molto piu' gravi dei precedenti.

Fr Beppe

domenica 21 marzo 2021

Grazie

Il post di oggi e' un semplice "grazie" a tutti coloro che leggono il libro "Madri", a tutti quelli che lo regalano ed a tutti coloro che lo promuovono in vari modi: una mia cara amica, operata con successo giorni fa di tumore al cervello in Italia, lo sta regalando al personale sensibile dell'ospedale in cui e' ricoverata.
La cosa mi commuove molto.
Tutti di diritti d'autore miei e di Stefania Bergo, oltre che tutti i proventi dei curatori della collana, tra cui cito Valentina Gerini, vanno all'ospedale di Matiri.
Grazie ai lettori, a Stefania, a Valentina ed ai curatori, i soldi hanno cominciato ad arrivare a Matiri.
Oggi, con quanto ho ricevuto di recente, posso aquistare fissatori esterni per fratture.
Ho gia' fatto un ordine per 25 fissatori esterni.

sabato 20 marzo 2021

Il sabato del villaggio... Matiri

Sveglia presto come al solito, per le mie preghiere e per la messa in parrocchia.
Colazione veloce con un pezzo di pane ed un frutto.
E poi a capofitto in sala operatoria con il Dr Kinyua in una lotta contro il tempo e contro gli imprevisti.
Oggi e' mancata la luce per ore ed ore. Il generatore e' andato in panne e si e' fermato piu' volte, creando problemi non da poco. Noi a operare al buio. L'anestesista a ventilare manualmente...e poi la mancanza degli strumenti che non riuscivamo a sterilizzare.
Ma nonostante questa grave crisi energetica, siamo arrivati a sera, piu' stanchi del previsto a causa della tensione.
Abbiamo comunque operato 6 pazienti, anche se purtroppo ne abbiamo rimandati 3 per impossibilita' di avere strumenti sterili.

Massacrante giornata ortopedica

Il fatto che Matiri sia ormai un centro traumatologico e' fuori discussione.
Le fratture arrivano continuamente, di giorno e di notte.
Spesso sono fratture esposte e complesse.
Molte volte sono politraumi e non riusciamo neppure a operare tutte le fratture nella stessa seduta perche' non abbiamo sangue in emoteca.
Talvolta ci sono complicazioni gravissime, come oggi quando un frammento osseo di una frattura di femore ha provocato una grave emorragia dall'arteria femorale. Siamo riusciti a fare emostasi, ma abbiamo usato tutto il sangue dell'emoteca.
Tutte queste sono emergenze, ma ora arrivano anche pazienti con problemi ortopedici gravi ed inveterati. Fratture mal gestite e finite in deformita' degli arti. Malformazioni congenite, come piedi torti, ginocchia vare o valghe.

Gestosi gravidica

Sono le 3 di notte quando il cercapersone mi sveglia. Inutile deprimersi: questa è la mia vita e non ci sono altri che possano essere chiamati al posto mio “Vieni a vedere una donna che ha convulsioni!”
Penso ad una emergenza medica e spero di tornare a letto velocemente.
Invece trovo una donna gravida a termine, in preda a continue convulsioni ed in stato di agitazione psicomotoria grave. La sua pressione è estremamente elevata a 240/150, ed il suo corpo è generalmente tutto gonfio.
Cerchiamo di inserirle un catetere e di prepararla per la sala: vorremmo fare un’esame dell’urina per poter diagnosticare se ci sono proteine, ma ne ricaviamo solo sangue.
Chiamiamo l’anestesista all’istante perchè il cesareo di emergenza è l’unica possibilità di salvare quella donna e forse anche il suo bambino.

mercoledì 17 marzo 2021

Malaria

Mi trovo davanti una donna smilza e malamente vestita. Ho la netta sensazione di averla gia’ vista, ma non ricordo dove ne’ quando. E’ malata di malaria: la vedo provata. Ha la fronte che scotta (almeno 40 di febbre, penso tra me e me). 
Il test della goccia spessa e’ positivo per alta densita’ di parassiti. Le chiedo di ascoltarle i polmoni, ed e’ in questo momento che mi accorgo della sua poverta’: sotto un vestito ancora decente, indubbiamente messo solo per l’occasione, vedo una canottiera traforata dai buchi come un pezzo di groviera.
Le chiedo se vuole ricoverarsi. La donna piange per il mal di testa ed ha un inutile conato di vomito davanti a me; infatti non esce nulla da quella pancia incavata che probabilmente e’ vuota da giorni a causa del parassita che le impedisce di nutrirsi.

martedì 16 marzo 2021

Covid

Nonostante il fatto che si fanno pochi test, anche qui abbiamo la netta percezione che questa nuova ondata di coronavirus sia più cattiva delle precedenti.
Il consumo di ossigeno continua ad aumentare, e per un ospedale come Matiri che non ha un impianto di produzione dell'ossigeno, sovente ci sono seri problemi di approvvigionamento.
L'ossigeno è scarso in tutta la nazione.
Molti operatori sanitari che conosco sono affetti dal virus e sono isolati. Un mio amico medico è grave e sempre dipendente dall'ossigeno.
Anche qui in Kenya ho persone care che soccombono al virus.
E' arrivato il vaccino anche in Kenya. Le dosi non sono moltissime ed i primi ad essere vaccinati saranno gli operatori sanitari.

lunedì 15 marzo 2021

Addome acuto di domenica

Il paziente arriva subito dopo la messa.
Urla di dolori addominali ed è piegato in due dal male.
Non puoi sfiorargli l’addome senza procurargli una sofferenza lancinante. Dice che la sintomatologia è iniziata la notte precedente, ma che da tre giorni non andava di corpo.
L’ecografia dimostra una modesta raccolta di fluido, soprattutto nel Douglas, con una gruppo di anse dilatate e prive di peristalsi in fossa iliaca destra.
L’emocromo indica la presenza di leucocitosi e ci sprona ad entrare subito in sala.
Appena inciso l’addome, ci rendiamo conto di una banda di aderenza che dall’ombelico si dirige verso il peritoneo posteriore. 
Essa fa da perno attorno al quale si è formato un volvolo: purtroppo quello che ci si presenta è un gomitolo di anse di color granata e completamente necrotiche.
Tagliamo immediatamente l’aderenza e cerchiamo di fare degli impacchi di fisiologica tiepida sull’intestino necrotizzato, nella vaga speranza di poterlo rianimare: purtroppo non ci sono segni di ripresa e bisogna procedere alla resezione.

sabato 13 marzo 2021

Tetano

Nel vostro contesto occidentale quello che sto per raccontarvi e’ ormai rarissimo, ma qui da noi e’ una evenienza ancora relativamente frequente.
Abbiamo ricevuto un giovane completamente rigido ed inarcato all’indietro sulla spina dorsale. La cosa che piu’ in lui colpiva era il fatto di essere cosciente ma incapace di controllare la rigidita’ della schiena. 
Aveva anche le mandibole bloccate (non poteva aprire la bocca) e faceva continuamente una smorfia che poteva anche sembrare un sorriso se la situazione non fosse stata drammatica a causa del fatto che lui aveva dolore incredibile a motivo dello spasmo muscolare sia alla mandibola che alla schiena.
Ogni piccolo rumore, come il grido di un compagno di camera, o un cucchiaio caduto per terra, suscitava in lui continui attacchi di contrazioni muscolari dolorosissime.
Un fatto che e’ stato importantissimo per noi al fine di giungere alla diagnosi e’ stato il dato che il giovane era stato circonciso tradizionalmente pochi giorni orsono. 

venerdì 12 marzo 2021

Gli occhi delle mamme

La mamma è in piedi alle mie spalle ad una manciata di centimetri da me.
Sento sul collo il suo respiro pesante e avverto addirittura il calore che emana dalla sua pelle. Mi guarda ansiosa ed implorante: i suoi occhioni neri compiono una continua gimkana tra me ed il suo bimbo che sto cercando di rianimare sul fasciatoio. 
Qualche volta lascia che la sua spalla sfiori delicatamente la mia, quasi a darmi una spinta per incoraggiarmi a fare di più.
Ha nel cuore una fiducia illimitata nei miei confronti, perchè io sono il dottore bianco, e quindi, nel suo immaginario, io sono più o meno un semidio che sa e può tutto.
I suoi occhi esprimono terrore alla vista del loro piccolo, speranza quando carpiscono dal mio volto qualche segnale di speranza, e totale abbandono nelle mie mani che si muovono veloci sulla sua creatura: dove potrebbero andare se non da me? Chi potrebbe aiutare il suo piccolo se non il medico bianco?

giovedì 11 marzo 2021

La gioia del servizio

"Un giorno credi di essere giusto e di essere un grande uomo. In un altro ti svegli e devi cominciare da zero" (Bennato)
I tempi per sentirmi un grande uomo sono ormai sepolti nel passato. Non sono un grande uomo e non ho scalato le vette del potere, della fama e della approvazione collettiva.
Spesso mi sono sentito e mi sento un fallito. 
La vita mi riserva botte a non finire, tanto che a volte mi sento un po' come Rocky Balboa: me le prendo di santa ragione da tutte le parti, ma, come Rocky, mi sforzo di stare in piedi, di non andare KO, di pareggiare, anche se non vinco.
La mia gioia, la mia forza, il volano che mi rimette in piedi ogni volta che sono a terra e' comunque il servizio. Servire i poveri e' la mia chiamata, la mia vocazione, il mio chiodo fisso.
"Se le prendi di santa ragione, insisti di più" (Bennato).

mercoledì 10 marzo 2021

Una emozione grandissima

Oggi pomeriggio l'ho vista lasciare l'ospedale. Era in abiti civili; aveva pantaloni attillati, come oggi portano le giovani. Era bellissima e con un sorriso raggiante.
Quando l'ho vista mi sono commosso e le ho chiesto per scherzo se per caso qualche volta nella vita avesse avuto una frattura.
Lei, rispondendo alla mia battuta, mi ha detto: "una volta sì, ma ora è un ricordo lontano".
Camminava benino, sostenuta appena da un bastone.
Me la ricordo quando arrivò a Matiri circa due mese fa. Sono stato chiamato all'una di notte.
Si trattava di una, o meglio due, fratture dell'arto destro (femore e tibia).
Ma la cosa davvero impressionante era che si trattava di fratture esposte, con osso fuori, e soprattutto con uno "scalpo" della cute che dalla coscia si estendeva fin quasi alla caviglia.
La poveretta, dopo l'impatto, era stata trascinata sull'asfalto ed era stata praticamente "aperta" dalla coscia in giù, fino alla caviglia.

martedì 9 marzo 2021

Alcune peculiarità del nostro lavoro chirurgico

1) Capita spesso che i pazienti vengano molto in ritardo, con la conseguenza che l’operazione risulta piu’ complessa del normale.
Pensiamo a fibromi uterini tanto grandi da arrivare alle coste, ad ernie strozzate da due o tre giorni, a cisti ovariche grandi come gravidanze a termine, a tagli cesarei con la testa del feto incarcerata nel canale del parto da un lunghissimo caput succedaneum, ad aborti incompleti settici, ecc. Tale ritardo e’ spesso dovuto alle grandi distanze che separano i villaggi da cui la popolazione proviene ed il nostro ospedale. C’e’ poi anche una certa tendenza fatalistica in molta gente, che tende ad attendere la naturale guarigione dei problemi di salute, sperando eccessivamente nella cosiddetta “vis sanatrix naturae”.
2) La condizione chirurgica e’ poi sovente aggravata da altre condizioni morbose di cui il paziente non era neppure al corrente: e’ frequente il primo riscontro di ipertensione arteriosa in concomitanza di un intervento di idrocele o di ernia; oppure la diagnosi di un diabete mellito, misconosciuto per il passato, il giorno in cui si decide per una isterectomia. Spesso poi ci sono altre condizioni sottostanti, come una infezione HIV che crea un quadro simile ad una malnutrizione avanzata, una malaria od una tubercolosi non ancora diagnosticate, una anemia cronica da splenomegalia, ecc.
3) Abbiamo spesso problemi ad avere una quantita’ sufficiente di sangue, soprattutto per interventi su pazienti gia’ anemici o con possibilita’ di emorragia durante e dopo l’operazione (isterectomie per fibromi, prostatectomie, fratture multiple).
4) Le condizioni anestesiologiche sono a volte precarie, soprattutto per gli interventi piu’ lunghi.
5) C’e’ anche da considerare che la chirurgia minore (ferite ed ascessi, toelette chirurgiche di ulcere tropicali, piomiositi, fratture esposte ed osteomieliti, traumi da panga con coinvolgimento dei tendini, aborti incompleti con necessita’ di raschiamento, toelette chirurgiche di ustioni) sono estremamente frequenti.

A tutto questo aggiungo che lo strumentario e’ quello che e’, e quindi il chirurgo europeo che, speriamo, verrà ad aiutarci nuovamente dopo il COVID, incontrera’ non poche difficolta’ ad assolvere le proprie incombenze nel nostro ospedale rurale. 
Dovra’ assumersi responsabilita’ importanti senza la possibilita’ di conferire e di confrontarsi con un primario o con qualcuno piu’ anziano di lui, usando solo lo strumentario che abbiamo.

Fr Beppe



lunedì 8 marzo 2021

8 Marzo

Oggi e’ l’8 marzo ed intendo porgere i miei piu’ sentiti auguri a tutte le donne che leggono il blog, a tutte le volontarie ed a tutte le sostenitrici dei nostri progetti.
Da quando sono in Africa, la mia stima per la donna, per la sua forza e la sua indomabile dedizione ai valori piu’ importanti della vita, sono cresciuti in modo esponenziale.
Tante sono le figure femminili che mi hanno profondamente colpito negli anni della mia presenza qui in Kenya. 
La donna africana è come un monumento di pazienza, di laboriosità e di fedeltà di cui non puoi che essere profondamente impressionato.
Spesso, guardandomi intorno, quasi mi vergogno di essere un uomo, considerando lo stile di vita medio del cosiddetto “sesso forte”.

domenica 7 marzo 2021

Dura lavorare anche di domenica

Quando alla domenica la situazione si complica e passi la mattina in sala operatoria ed il pomeriggio a visitare pazienti, arrivi a sera sfinito, piu' per una questione psicologica che reale. Ti sembra che non sia stata una vera domenica, anche se al mattino sei andato a Messa.
Sai che inizierai la settimana gia' sfinito, piu' nel cervello che nel fisico. 
La settimana sara' dura.
Questo e' quanto sento stasera andando a letto.

Fr Beppe

Agnes

Oggi vi voglio parlare di Agnes. E’ disperata e continua a chiedersi: “Why, God? What will be of my life?” (Perchè Dio? Cosa ne sarà della mia vita?).
E’ gravida all’ottavo mese, ed è venuta per l’ecografia. A me è toccato l’ingrato compito di vedere per primo il disastro.
Ho preso il discorso alla larga e le ho chiesto: “quando hai sentito il bimbo scalciare per l’ultima volta?”
“stamattina... ne sono assolutamente sicura. Perchè?! C’è qualche problema?”
A questo punto avrei voluto essere lontano 100 chilometri, ma c’ero solo io nella stanza con lei. Ho dovuto raccogliere tutto il mio coraggio e le ho detto, tutto di un fiato e senza guardarla negli occhi: “Il battito cardiaco è cessato, il tuo bimbo purtroppo è andato in Paradiso di nuovo”.
A questo punto mi sono chiuso come un pugile nell’angolo del ring, pronto a ricevere una scarica di violente reazioni a catena. In effetti Agnes è scoppiata in un pianto dirotto e senza parole.

venerdì 5 marzo 2021

Mani che non hanno mai lavorato

Anche oggi ho finito di operare alle 19.30, con un ritmo serrato e non stop.
Ho avuto casi molto difficili, spesso decisamente faticosi. Interventi lunghi in cui anche dovevamo applicare forza fisica non indifferente per la riduzione delle fratture.
L'ultimo caso è stato un politrauma in una vecchietta che era stata investita da un motociclo ed aveva riportato fratture multiple.
L'abbiamo operata in anestesia generale: tre lunghe ore di lavoro e concentrazione, ma tutto è andato bene e la paziente si è svegliata abbastanza in fretta.
Stanotte sono di guardia, e nel mio giro serale sono andato a far visita alla nonnina ormai abbastanza sveglia anche se ancora leggermente confusa.
Inaspettatamente, mentre la visitavo, mi ha preso la mano con l'unico arto non fratturato, ha accarezzato il palmo, e poi ha detto con candore: "si vede che queste sono mani che non hanno mai lavorato. Non sono mani di contadino. Certamente non usi la zappa".

mercoledì 3 marzo 2021

Nonna Severina

Da alcuni giorni è giunta in reparto nonna Severina tutti la chiamano così perché ha 82 anni, è affaticata, respira affannosamente e lentamente, il cuore è ormai stanco di battere.
Mi reco spesso da lei e la osservo mentre tiene gli occhi socchiusi, ma se le parlo, forse proprio perché non mi capisce, gira il viso verso di me e mi fissa con occhi velati, ma con interesse. 
La guardo, il suo viso traspare ancora bellezza, in gioventù doveva essere molto bella, inoltre è alta e ancora slanciata, porta al collo due collane, non troppo vistose, le sue orecchie hanno buchi molto grandi, proprio della tribù del Meru, quella alla quale lei appartiene. 
L’aiuto a mangiare, sul suo comodino ci sono piatti con cibi vari, le offro il passato, ma dopo tre cucchiai mi dice basta. 

martedì 2 marzo 2021

La formazione permanente

Uno dei miei sogni è sempre stato quello di insegnare.
Mi sarebbe piaciuto essere un Professore Universitario che, oltre ai pazienti, ha anche i suoi studenti.
E' un sogno che non si è mai realizzato appieno, ma che ha comunque una sua realtà anche a Matiri.
Infatti pure qui è ormai stabilita la consuetudine delle lezione del giovedì mattina.
Non sono sempre io il docente, ma non è raro che la lezione tocchi a me prepararla e presentarla.
La settimana scorsa ho presentato una lezione sul carcinoma della cervice, in preparazione al prossimo inizio del PAP Test nell'ospedale di Matiri.
Di nuovo questa settimana sarò io il docente e presenterò la cura delle fratture esposte ed infette.

Intervista a Radio Vaticana

Ascolta l'intervista di Luca Collodi a Fr. Beppe su Radio Vaticana, clicca qui.

(L'intervista si trova a partire dal decimo minuto della registrazione radio).

Africa: un medico missionario italiano in Kenya chiede aiuto per aiutare i poveri - 25.02.2021

Precarietà elettrica

Negli ultimi tempi la corrente è diventata sempre più erratica e scarsa. Possiamo stare senza elettricità per giorni.
Il vecchio generatore è ormai vicino al capolinea.
Non ce la fa a portare tutto l'ospedale che è molto cresciuto.
Per esempio, se usiamo le lavatrici, non riusciamo a sterilizzare, e viceversa.
Inoltre, quando siamo in generatore, la radiologia proprio non funziona.
Sabato scorso per esempio un paziente ambulatoriale ha atteso il ritorno della corrente elettrica dalle 10.30 del mattino alla sera alle 18.30, in quanto aveva bisogno di una lastra.
Poi i raggi hanno dimostrato una dislocazione di spalla, che è una emergenza.
Alle 19 siamo quindi entrati in sala di nuovo per una riduzione che avremmo potuto fare al mattino, se avessimo avuto un generatore efficiente.
Senza parlare del fatto che il vecchio generatore non ha l'automatico: può partire solo in manuale.

POST IN EVIDENZA

LEZIONI DI VITA

Certo, lavorare a Matiri insegna molte cose, soprattutto ci rende consapevoli dei nostri limiti, di quello che non sappiamo, e di quello c...