sabato 31 ottobre 2020

Piove

Piove. Fortissimo. Fa un rumore come di risacca.
Dopo tanto pregare, è arrivata la stagione delle piogge.
Un muro d’acqua, come una cascata dal cielo.
Difficile da descrivere: immaginate un cielo sereno, pieno di stelle, con una luna grande e luminosa da fare ombra. E di colpo non qualche goccia, ma milioni di milioni di pezzi di nuvola, che non si capisce da dove sian saltati fuori.
La pioggia è certamente un dono di Dio, perché acqua è sinonimo di buoni raccolti e di qualcosa da mettere sulla tavola anche per i più poveri. 
Un buon raccolto assicurerà il pagamento delle rette scolastiche a tutti quei genitori sempre angosciati dal fatto che i loro figli possono essere mandati a casa dalla “Secondary School” se il denaro non arriva in tempo. Pioggia vuol anche dire che le cisterne dell’acqua piovana vicino alle case sono ora piene, e permetteranno di evitare i viaggi al fiume con la tanica sulle spalle almeno per qualche mese.

giovedì 29 ottobre 2020

Formazione permanente

Anche oggi abbiamo mantenuto l'impegno della classe settimanale per il personale. 
Ci siamo intrattenuti sulle crisi ipertensive. 
La presentazione e' stata curata dal Dr Nyaga.
Come sempre, quando sono nel banco degli studenti, mi rendo conto di quante cose devo ancora imparare o devo rispolverare.
Bella presentazione, buon numero presente tra il personale, nonostante la pioggia.

Fr Beppe

mercoledì 28 ottobre 2020

Un bacio senza amore ed un marito ubriaco

Jacubu è stato riferito al nostro ospedale da una struttura rurale che si trova a 50 chilometri da noi.
A vederlo fa davvero impressione: gli manca completamente il labbro inferiore e tutta la cute che ricopre il mento. E’ come se avesse un enorme cratere al fondo del quale si vede l’arcata dentaria inferiore.
Non sanguina, in quanto il fattaccio è avvenuto tre giorni orsono: la ferita è invece coperta da una patina bianca di fibrina.
Al poveretto manca la diga costituita dal labbro inferiore, e quindi la saliva continua a colargli dalla bocca, nonostante gli forzi che lui fa di aspirarla continuamente indietro.
E’ stata la moglie ad aggredirlo, mentre era ubriaco: un morsicone tremendo, dopo avergli promesso di baciarlo.

martedì 27 ottobre 2020

Accompagnamento alla morte

Era abbastanza anziana per i nostri standard: aveva 58 anni...e quindi esattamente mia coetanea.
L'avevo visitata per un sanguinamento mestruale iniziato alcuni anni dopo l'instaurarsi della menopausa, ed avevo trovato, come purtroppo spesso accade, un carcinoma della cervice uterina così avanzato che di chirurgia non se ne poteva proprio più parlare.
Il mio primo dovere era stato quello di dirle la verità: ci credo molto a questo aspetto basilare del rapporto medico-paziente. 
+La verità va detta, con delicatezza e senza brutalità, ma assolutamente va detta: quando il paziente conosce la sua condizione la smette di rivolgersi a medici affamati di soldi che promettono guarigioni improbabili con farmaci miracolosi, costosissimi e privi di basi scientifiche. 

lunedì 26 ottobre 2020

Le cose strane che capitano a volte in ospedale

Visito una giovane donna per un'ernia ombelicale e mi accorgo che c'è una grossa massa dura che occupa praticamente tutto l'addome.
Le chiedo se per caso fosse incinta, e lei mi risponde che non è assolutamente possibile perchè, alcuni anni prima, in un ospedale della zona, le hanno fatto l'isterectomia.
La cosa mi stupisce molto perchè a me quella massa sembrava proprio un utero gravido, o, se non fosse stato questo, magari un grosso fibroma.
E' stata dura per me convincere la paziente a sottoporsi all'ecografia. Le ho dovuto promettere che gliela avrei fatta in modo assolutamente gratuito.
L'eco ha comunque confermato i miei sospetti: la donna l'utero ce lo aveva eccome, ed in esso guazzava un feto di circa otto mesi di età gestazionale.
Non è stato difficile convincere la donna che un bimbo è sempre una benedizione di Dio e che bisogna accoglierlo con gioia. 

domenica 25 ottobre 2020

Le complicazioni

Quando tutto va bene in sala ed il paziente guarisce, normalmente egli va a casa e spesso non lo rivedo piu'.
E' normale.
Anche quando Gesu' ha guarito i 10 lebbrosi, solo uno e' tornato a ringraziare.
Se invece qualcosa va male in sala, allora li hai tutti contro: ovviamente i familiari, ma inaspettatamente anche i compagni di lavoro, che di colpo ti incriminano e con sottintesi ti fanno capire che e' tutta colpa tua, che sei un incapace ed un incompetente.
Non ricordano quante volte hai fatto quell'intervento con successo. Sussurrano di te nei corridoi dell'ospedale, di colpo tutti diventano chirurghi od ortopedici e predicano su quanto andava fatto, e che tu non hai saputo fare.

sabato 24 ottobre 2020

Week end in sala

Mi sono ritrovato con un numero elevatissimo di pazienti non ancora operati, ma gia' ricoverati in ospedale.
La situazione nel settore chirurgico e' cosi' seria che abbiamo iniziato a usare anche le due stanze di isolamento COVID (per fortuna finora vuote), al fine di dare un posto letto a tutti.
Comprendendo che non si puo' continuare cosi', anche perche' l'ospedale e' un ambiente malsano in cui un paziente chirurgico puo' prendersi tante infezioni da altri pazienti, l'amministrazione dell'ospedale ha accettato di darmi personale a sufficienza sia oggi che domani, per ridurre la insostenibile lista di attesa e per liberare posti letto.
Oggi abbiamo operato 5 fratture e domani abbiamo in programma lo stesso numero di pazienti con patologie di chirurgia generale.
Week end in sala quindi...stancante ma anche ricco di soddisfazioni umane e professionali.

venerdì 23 ottobre 2020

HIV e TBC

Da sempre lo sappiamo che esiste un forte rapporto tra HIV e TBC: infatti i pazienti immunosoppressi sono molto più predisposti ad ammalarsi di tubercolosi. Quest'ultima a sua volta contribuisce significativamente a distruggere la residua immunità dei malati e li uccide molto più rapidamente.
E' un circolo vizioso in cui il virus predispone all'infezione da micobatterio, e poi quest'ultimo ricambia il favore con la deplezione delle ultime resistenze dell'organismo al virus stesso: in pratica siaiutano vicendevolmente.
Ann è arrivata ieri, orfana, accompagnata in ospedale dalla nonna.
Ha otto anni, ma il suo corpicino devastato dalla malattia è uno scheletrino di poco più che sei chilogrammi. L'aspetto vecchieggiante della sua cute ricorda quelle foto di bambini denutriti che vedevamo alla televisione durante la famigerata guerra del Biafra.

giovedì 22 ottobre 2020

I buoni ed i cattivi

Non so se sono un buono od un cattivo.
L'unica cosa che so e' che  davvero desidero donare la mia vita al servizio di chi soffre.
I buoni spesso sono anche altezzosi e giudicanti. Sono perfetti e quindi sono al di sopra della media dei poveri peccatori.
Io accetto la mia situazione e credo che Dio mi giudichera' sull'amore e sulla dedizione ai poveri.
Conosco i miei limiti ed i miei peccati, ma so che Gesu' ha promesso che anche un bicchier d'acqua offerto per amore non sara' dimenticato.

Fr Beppe

mercoledì 21 ottobre 2020

Prevenire le infezioni

Uno dei maggiori problemi della chirurgia ortopedica è certamente quello delle infezioni, soprattutto con le fratture esposte.
Le infezioni ossee sono difficilissime da curare. A volte ci vogliono anni.
La prevenzione è quindi importantissima: lla si fa curando al massimo la pulizia della sala e mantenendo la steritlità degli strumenti.
Importante è l'igiene del paziente prima e dopo l'intervento, la cura delle medicazioni post-operatorie, la terapia antibiotica.
Abbiamo da alcuni mesi iniziato anche un trial di studio, voluto e sponsorizzato da Sign, con l'uso standardizzato dei raggi ultravioletti prima dell'intervento.
I risultati per ora sono molto incoraggianti, e sembra che i raggi ultravioletti davvero aiutino nella sterilizzazione della cute e delle ferite che possono accompagnare le fratture.
Anche così speriamo di minimizzare i disagi che una infezione può causare ai pazienti.
Un sincero ringraziamento a Sign per il sostegno e per la fiducia accordatami nel far parte di questo trial.

Fr Beppe

martedì 20 ottobre 2020

Mashujaa Day

Oggi in Kenya era festa.Mashujaa day, cioè la festa degli eroi dell'indipendenza.
Non so se il Dr Kinyua (chirurgo ortopedico di Meru), od il sottoscritto siano eroi, ma oggi abbiamo deciso che il modo migliore di celebrare la festività nazionale era quello di diventare eroi di servizio per qualche sfortunato.
Oggi è stata una giornata insieme tremenda ed esaltante, in cui insieme abbiamo lavorato per circa 12 ore, cercando di vedere tutti i pazienti ortopedici che si sono a noi presentati, ed operando casi davvero complessi e difficili, sia di chirurgia ortopedica come di chirurgia plastica e della mano.
Lo staff della sala era scarso, ma ha davvero collaborato e si è impegnato al massimo,
Dopo una giornata come questa, non senti la mancanza di una birra che avresti potuto bere in un bar, siccome è festa.

lunedì 19 ottobre 2020

Il piccolino di due anni era ricoverato in pediatria per una ustione, che sta andando meglio. Il dolore è diminuito e lui si è messo a giocare nel cortiletto della pediatria. La mamma lo osservava da lontano.
E' stato un attimo!
Il bimbo ha trovato una grossa vite, caduta non si sa da dove, se l'è messa in bocca e l'ha deglutita prima che la mamma terrorizzata riuscisse ad impedirglielo.
La donna piangeva disperata e chiedeva l'intervento per togliere quell'oggetto.
Io mi sono assicurato che il bambino non avesse disturbi respiratori (la vite quindi non aveva imboccato le vie respiratorie!), ho rassicurato la mamma e le ho detto che tutto sarebbe andato bene.
Ho fatto la prima lastra di controllo dopo 4 ore, e, con mia grande gioia, ho visto che la vite non era già più in torace, ma in epigastrio...probabilmente nello stomaco.

domenica 18 ottobre 2020

Giornata missionaria mondiale

Mi sento un missionario anche oggi, un missionario che cerca di offrire la propria vita al servizio delle persone in difficolta' per vari motivi di salute. Un missionario medico...o forse un medico missionario. Non so cosa viene prima: nella mia esperienza personale i due aspetti mi sembrano inseparabili.
Nel Vangelo Gesu' manda i discepoli in tutto il mondo a predicare la Buona Notizia, e tra le altre cise chiede a loro di curare i malati.
Mi sento ancora oggi un chiamato da Gesu' ed un inviato ad annunciare il Regno di Dio ai poveri ed ai sofferenti.
La mia risposta alla chiamata avviene ogni giorno con la donazione, con la dedizione incondizionata e con il dono del mio tempo, delle mie energie e delle mie competenze.
Non sono un predicatore, e non credo che la mia chiamata sia quella dell'annuncio verbale del Vangelo...altri lo sanno fare molto meglio di me.

sabato 17 ottobre 2020

Storie tristi

Una giovane donna è accompagnata in maternità in barella. E' troppo debole e non riesce a camminare.
La seguono il marito in atteggiamento molto triste ed un'altra donna che porta in braccio un fagotto di stracci.
Dopo il primo scambio di domande con i parenti, mi rendo conto che la giovane ha partorito per strada, e che purtroppo il bambino è già morto.
Il problema è che lei si sta indebolendo perchè la placenta è ritenuta e l'emorragia copiosa.
Non è facile assistere la donna e metterla sul lettino della sala parto, soprattutto a motivo del fatto che è terribilmente imbrattata di sangue.
Bisogna prima lavarla un po' per evitare di riempirci di sangue anche noi.
L'emoglobina urgente è rassicurante, e la pressione è discreta.

Emergenze

Antony è arrivato in ospedale con dolori addominali acuti.
La pancia era brutta, vagamente distesa e con un certo grado di peritonismo.
L’ecografia dimostrava del liquido nella grande cavità peritoneale, mentre le anse apparivano dilatate e senza un’efficace peristalsi.
La diagnosi non era così chiara: avrebbe potuto trattarsi di ileo meccanico, ma l’ascite ci faceva sospettare una peritonite...anche se i segni clinici non erano così evidenti e non si potevano certo definire da manuale.
Il paziente stava davvero male. Era abbastanza disidratato e la palpazione addominale era molto dolente.
Siamo entrati in sala colmi di ottimismo ritenendo che potesse trattarsi di un volvolo intestinale che avremmo velocemente risolto con una derotazione.

mercoledì 14 ottobre 2020

Ieri notte

Erano le 3 di notte quando sono arrivati in ospedale tre giovani che avevano deciso di “sistemarsi per le feste” a vicenda con alcuni colpi di machete. Tutti avevano ferite sulla testa ed uno anche sulla mano destra. 
Li abbiamo suturati con pazienza: uno di loro aveva una piccola ferita superficiale ed è stato dimesso, mentre per gli altri due la situazione era ben più complessa ed ha richiesto il ricovero.
Alle 3.20, nel bel mezzo del lavoro di “cucitura”, è arrivata una chiamata da una maternità rurale: “abbiamo una partoriente con disproporzione cefalopelvica, che è stata in travaglio da stamattina e non progredisce. Crediamo che abbia bisogno di un cesareo e chiediamo urgente trasferimento nella vostra struttura”.
E’ stato necessario coinvolgere l’autista per il trasporto in ambulanza...quella maternità infatti non è dotata di mezzi di trasporto!

martedì 13 ottobre 2020

Pensieri sparsi

Credo sinceramente che il centro ispiratore del nostro impegno, il cuore della nostra dedizione siano le persone che noi serviamo ogni giorno: sono i volti disperati dei malati inguaribili, sono i piccoli della pediatria che lottano contro la malaria cerebrale, sono gli occhi disperati delle madri quando il loro figlio non migliora, sono le donne che soffiano e stoicamente sopportano le doglie del parto, sono i pazienti che camminano otto ore per raggiungere l'ospedale.
Della povera gente non potremo mai condividere pienamente l'esclusione e la miseria, perchè noi in fondo siamo dei ricchi e dei privilegiati.
in missione abbiamo tutto e non ci manda davvero niente.
Come possiamo allora gettare un ponte tra noi e loro?
Lo possiamo fare con la nostra dedizione totale, con un servizio vissuto fino al sacrificio della nostra vita.

lunedì 12 ottobre 2020

Il dr. Kinyua

E' un affermato chirurgo ortopedico e chirurgo della mano che ha accettato di lavorare con me e di sostenermi nei casi ortopedici piu' difficili. 

Potro' contare su di lui una volta alla settimana. Insieme opereremo, visiteremo pazienti ortopedici e soprattutto cercheremo di aiutare quante piu' persone ci sara' possibile.Certamente da lui imparero' molto ancora.

Ho avuto la fortuna di avere il Dr Kinyua gia' per due volte a Matiri e devo dire che e' un ottimo docente, oltre che una persona umilissima ed un cristiano convinto.

Con lui si lavora bene, e non ci si sente umiliati.

Venerdi' e sabato prossimo avremo insieme una due giorni ortopedica per pazienti difficili, e speriamo di aiutare tutti quei casi cosi' complessi che sono al di la' delle mie competenze.

Fr Beppe

domenica 11 ottobre 2020

Gli attimi più lunghi

Era stata una decisione molto sofferta quella di operare questa bambina.
Ha un certo grado di malnutrizione e, ad un anno e mezzo di età, ancora non riesce a tener su la testa, nè è in grado di stare seduta.
In più è arrivata in ospedale con una brutta polmonite che abbiamo fatto molta fatica a controllare con gli antibiotici.
Per il suo ritardo di crescita la fisioterapia ha iniziato a dare i primi frutti, anche se sarà un cammino molto lungo. La mamma è contenta di questo ed afferma che la piccola è migliorata molto.
L’appetito della bambina è pure aumentato e forse, a forza di multivitaminici ed alimenti ipercalorici, abbiamo anche fatto qualcosa per la sua denutrizione.

venerdì 9 ottobre 2020

Come una marea montante

Oggi è stata la tipica giornata mozzafiato in cui alle 8 ero già in maternità a visitare possibili complicazioni con necessità di cesareo, prima di iniziare in sala..
La lista operatoria, insaporita da un cesareo e due corpi estranei da togliere dalle orecchie di due bambini, è stata particolarmente pesante.
Oggi ho fatto solo fratture, ma erano pazienti difficili, con pluritraumi. Sono stati interventi pesanti anche fisicamente, lunghi ed estenuanti.
Un caso è stato anestesiologicamente complesso in quanto una donna, oltre alla frattura di omero, aveva anche uno scompenso cardiaco ed una cardiomiopatia dilatativa. durante l'intervento la tensione emotiva è stata altissima, fino al momento del risveglio.
Ma tutti sono operati e svegli.

giovedì 8 ottobre 2020

Formazione permanente

Da ormai un mese abbiamo ripreso le nostre attivita' formative del giovedi' mattina, dopo la pausa forzata dovuta al COVID 19.
Le prime tre settimane sono state guidate da me con lezioni su emorragia ante-partum e significato clinico del PSA. 
La ragione per cui ci siamo soffermati sul PSA e' il fatto che ora anche a Matiri possiamo eseguire questo test, cosi' importante nello screening del carcinoma della prostata.
Oggi pero' ho ceduto il passo al Dr Nebart Nyaga che ci ha magistralmente guidato in una semplice ed efficace revisione dell'epatite B. Oggi e' stata una lezione rivolta a tutto il personale e non solo al personale medico e infermieristico (come era accaduto per le tre settimane precedenti). 
La nuova, luminosa e spaziosa aula magna nei nuovi locali dell'amministrazione era piena...distanziamento sociale permettendo. 

mercoledì 7 ottobre 2020

Emorragia post-partum

E' una delle emergenze che ti mettono più in crisi.
Hai davanti una giovane donna già sfinita per il lungo travaglio, che, dopo la gioia di aver dato alla luce un figlio, si vede la vita sfuggirle di mano velocemente per un vero e proprio fiume in piena di sangue che continua ad uscire dal suo corpo e ad indebolirla.
Sono per tutti noi momenti di grandissima tensione, in cui si cercano le cause del sanguinamento e si corre ai ripari per porvi rimedio: tutti noi sappiamo - per esperienza diretta, purtroppo - quanto sia breve il tempo che intercorre tra un'emorragia post partum incontrollabile ed il decesso della donna.
Anche questa sera abbiamo vissuto momenti di terrore al capezzale di una nostra collega che avevamo seguito nel travaglio e a cui avevamo regalato una bella femminuccia molto vispa e sana.

martedì 6 ottobre 2020

Stanco

Alzarsi da letto alle 6.30 come uno zombi perchè ieri hai finito tardissimo.
Andare a Messa con un passo da novantenne, tanto sei stanco.
Sapere che la lista programmata degli interventi inizia alle 8, e dopo messa praticamente si inizia subito.
E poi correre, correre e ancora correre tutto il santo giorno: interventi lunghissimi e difficoltosi (oggi 6 ore per due interventi), coda di pazienti che ti aspettano ogni volta che metti il naso fuori dalla sala, ecografie e gastroscopie a ripetizione.
Finire l'ultimo cliente ambulatoriale dopo le 18 e poi renderti conto che in cappella crolli letteralmente dal sonno e fai un pisolino tra una ave maria e l'altra del rosario, lottando con gli occhi che continuano a chiudersi.
Dopo cena poi, trascinare i piedi per il controgiro serale in ospedale, sperando che le visite ed i nuovi ricoveri non siano tanti.

lunedì 5 ottobre 2020

Il continuo turn over del personale

In questi ultimi mesi, l'ospedale è stato più volte in ginocchio per il fatto che membri chiave del personale se ne vanno.
Abbiamo perso quasi il 50% del personale, che cerca pascoli più verdi,  stipendi più elevati, posti meno remoti... e meno lavoro da fare.
Questo ha portato tantissima instabilità in tutti i dipartimenti.
La situazione in reparto maschile è molto fluida, e non sai mai a chi chiedere qualcosa perchè tutti sono nuovi.
Quello in cui stiamo un po' meglio al momento è la maternità, dove abbiamo sì tutto personale nuovo, ma siamo stati fortunati e gli infermieri che vi lavorano sono bravissimi e motivati.
Anche nel reparto donne stiamo relativamente bene, con giovani infermieri ben organizzati e molto collaborativi.
L''ambulatorio invece vive una situazione di perenne instabilità, con lo staff maturo e preparato che se ne va, per essere sostituito da nuovi membri in genere inesperti e totalmente ignari del nostro modo di lavorare: formiamo i nuovi arrivati,e, quando sono orientati e utili, in genere se ne vanno anche loro. 

domenica 4 ottobre 2020

Dolore infinito

Lottare per quasi una settimana al fianco di un piccolino di tre mesi affetto da gravissima polmonite.
Vederlo peggiorare di giorno in giorno, nonostante tutte le terapie a disposizione.
Vederlo prostrato nel letto, con respiro "gaspante" e con un enorme sforzo dei poveri muscoli inspiratori.
Controllare la saturazione di ossigeno, mai superiore al 67% nonostante l'ossigeno infuso con la mascherina.
Aver usato tutti i farmaci disponibili in ospedale senza aver ottenuto il minimo miglioramento.
Vedere la mamma disperata che ormai non ti chiede piu' nulla perche',  all'ennesima visita di controllo, ti ha visto disperato e senza ulteriori risorse cliniche o terapeutiche.
E poi l'epilogo in cui non riesci a trovare una vena, dopo aver bucato il piccolo ovunque e senza successo.

Sabato

Abbiamo iniziato alle 8 di stamattina in sala operatoria...ed abbiamo finito verso le 19.30.
La presenza a Matiri oggi del Dr Nyaga, grande amico e mentore, ci ha permesso di affrontare casi molto impegnativi.
Il più importante è stata una nefrectomia radicale per una enorme idronefrosi.
L'intervento è stato lungo e complesso a causa delle dimensioni della massa ed a motivo delle aderenze, ma è andato bene.
Abbiamo finito davvero stremati, ma anche contenti di aver fatto del nostro meglio, per aiutare molte persone nel bisogno.
Di cuore ringrazio il Dr Nyaga per il continuo supporto e per la grande amicizia, una amicizia che si trasforma in servizio qualificato per tantissimi pazienti.

Fr Beppe

venerdì 2 ottobre 2020

Malati gravi e pazienti difficili

Oggi giornata durissima.
Pazienti dovunque... e naturalmente tutti con la pretesa di essere visti per primi.
Un numero crescente di persone che si arroccano il diritto di essere visitati solo dal “medico bianco”, con il pericolo sempre piu’ reale che il “dottore mzungu” venga in realta’ “mangiato” da problematiche minori ed a volte inesistenti di persone che non accettano di vedere nessun altro ufficiale sanitario... e con lo spettro contrapposto e sempre piu’ possibile che queste persone ti tolgano il tempo e l’energia mentale per dedicarti a chi e’ veramente grave.
Oggi per esempio, quando G. e’ venuta da me in lacrime dicendomi di aver “perso” una giovane paziente di 16 anni affetta da insufficienza renale grave, io da una parte mi sono difeso psicologicamente, e le ho detto che dall’eco eseguita in mattinata risultava evidente che la malata fosse spacciata: reni distrutti, ascite, ecocardio pauroso con frazione di eiezione ridotta, ipertensione incontrollabile... 
Pero’ e’ anche vero che, dopo l’ecografia, non mi sono neanche ricordato di andarla a visitare ancora, ed ho lasciato a G., giovane dottoressa quasi neolaureata, tutto il peso di impostare la terapia per una malata cosi’ complessa.

giovedì 1 ottobre 2020

Oncologia

Oggi ho ricevuto il risultato di 6 biopsie, ed ho dovuto parlare con i pazienti.
Cinque campioni erano positivi per cancro, e sempre e' molto difficile per me dare la notizia e sostenere psicologicamente il malato che ovviamente sperava in un risultato diverso.
Il caso non neplastico era  una linfadenopatia laterocervicale di carattere tubercolare.
In quest'ultimo caso non e' stato difficile dare la notizia perche' almeno abbiamo la terapia...ed il malato guarisce.
In campo oncologico e' piu' complesso.
Per alcuni tumori devo semplicemente consigliare chemio e radioterapia...se mai se lo potranno permettere!
Per altri possiamo fare qualcosa chirurgicamente: ieri abbiamo fatto una mastectomia radicale e domani metteremo un tubo di Celestin. Operiamo anche tumori del colon e dello stomaco.
Ovviamente i tumori sono molto frequenti anche in Africa, ed il piu' delle volte li si diagnostica in fase molto avanzata.

POST IN EVIDENZA

LEZIONI DI VITA

Certo, lavorare a Matiri insegna molte cose, soprattutto ci rende consapevoli dei nostri limiti, di quello che non sappiamo, e di quello c...