mercoledì 30 giugno 2021

Ancora grazie

Oggi ho ricevuto una generosissima donazione di fissatori esterni soprattutto per gli arti inferiori, ma anche per gli arti superiori.
Mi sono commosso quando ho visto il pacco e l'ho aperto. Il dono infatti e' arrivato in un momento in cui gia' pensavo che avrei dovuto nuovamente comprare qualche fissatore perche' le scorte sono quasi esaurite.
La Provvidenza arriva sempre al momento giusto ed ispira ai generosi benefattori i doni che ci sono piu' necessari.

Fr Beppe

martedì 29 giugno 2021

Guarirà?

Evans si è morsicato la lingua accidentalmente cadendo a terra; un taglio profondo e abbondantemente sanguinolento, come spesso accade sulla lingua.
Siccome Evans è ancora piccolo e non può sopportare un'anestesia locale, lo addormentiamo con ketamina e facciamo una buona sutura: l'emorragia sembra essersi fermata, e tutti sono contenti..
La giornata continua convulsa come sempre, e ci dimentichiamo di Evans.
L'indomani mattina però la nonna chiama di nuovo: il piccolo è infatti un orfano e non ha la fortuna di avere la mamma ricoverata con lui in pediatria!
Mi fa vedere la bocca del bambino, ed io rimango sconvolto da quello che vedo: un coagulone enorme gli riempie totalmente la bocca, mentre rivoli di sague scorrono ai due lati delle labbra.
"Che strano! Avevamo suturato con attenzione!"
Addormentiamo nuovamente il bimbo e notiamo che i punti sono in sede, ma dai buchi causati dall'ago fuoriesce un gemizio continuo di sangue.

lunedì 28 giugno 2021

Grazie ai generosi benefattori

Oggi sono arrivate altre 150 divise per i pazienti ricoverati a Matiri. Con questa seconda donazione di pigiami e camicie da notte siamo ora in una migliore posizione per offrire sempre una divisa pulita ai pazienti, di giorno e di notte.
Prima avevamo ancora qualche difficolta', soprattutto in caso di pioggia, perche' a volte i vestiti dalla lavanderia non asciugavano in tempo.
Ora credo che nessuno sara' piu' ricoverato con i vestiti di casa.
Anche questa piccola goccia nell'oceano dei nostri bisogni ci aiuta a migliorare la qualita' del servizio che offriamo ai nostri pazienti.
Di cuore ringrazio tutti i donatori che mi hanno dato la possibilita' economica di portare a compimento tale piccolo e grande progetto (2000 euro non sono pochi!).

domenica 27 giugno 2021

Il servizio più difficile

Certamente la parte piu' difficile e meno gratificante della mia giornata e' l'ambulatorio.
Molti si presentano con sintomi impalpabili e difficili da classificare. Hanno male ovunque, ma non sembrano davvero malati.
Se provi a dire loro che le lastre sono negative e che in effetti non hanno problemi, i pazienti pensano che non credi ai loro problemi o non li hai davvero scoperti. Provare a dir loro che non hanno bisogno di farmaci e' ancora peggio: ti pensano un medico incompetente e se ne vanno disgustati.
"Non mi crede e non ha scoperti i miei mali!!!".
A volte dai loro un placebo come multivitaminici per esempio, sperando che non tornino piu'. Invece vengono alla visita di controllo, ma dicono che non sono migliorati affatto con le tue medicine. Provi a dir loro di andare da qualcuno piu' competente, ma ancora vogliono farmaci da te...e non sai quali dare perche' hanno gia' assunto tutto senza miglioramento. Asseriscono che si fidano di te e vogliono da te il farmaco miracoloso. Ma quale farmaco?
A volte lamentano che non hanno appetito e non mangiano da un mese, ma ti appaiono obesi e per nulla disidratati.

sabato 26 giugno 2021

La storia di AK

Lo avevo conosciuto come paziente ambulatoriale per una gastroscopia.  Aveva dolore epigastrico che non migliorava nonostante le terapie con  inibitori di pompa.
Alla gastro avevo trovato un enorme cratere in zona antrale, non lontano dal piloro. Avevo fatto biopsie.
Purtroppo l’istologico aveva confermato i miei sospetti: un adenocarcinoma dello stomaco.
Per il momento AK poteva ancora nutrirsi, ma la posizione del tumore avrebbe significato che presto si sarebbe verificata una stenos pilorica grave. Inoltre il tumore causava una microemorragia continua  che portava l’emoglobina a livelli pericolosi anche dopo le trasfusioni di sangue.
AK chiedeva con insistenza l’intervento chirurgico di gastrectomia. La lastra del torace e l’eco addominale erano incoraggianti perchè non dimostravano metastasi epatiche o polmonari.
Abbiamo quindi deciso di operarlo. Gastrectomia parziale di Billroth.

giovedì 24 giugno 2021

Conclusa la maratona oculistica

Scrivo con il cuore pieno di gioia e di umana soddisfazione.
I pazienti operati sono stati tanti...oltre 40. Non abbiamo registrato complicazioni. Tutti i pazienti operati ieri hanno avuto la prima visita di controllo oggi e quelli operati oggi saranno controllati domattina.
Tutti saranno rivisti il 29 giugno dal team della Contea del Tharaka che tornera' e ci offrira' anche una lezione magistrale sulla cataratta.
E' stata una grande soddisfazione per il sottoscritto, una bella esperienza di fraterna collaborazione con gli specialisti del governo, uno stupendo servizio per i pazienti oculistici del Tharaka.
Non sara' un episodio isolato. Continueremo con lo screening oculistico ogni giorno ed una volta al mese opereremo le cataratte che diagnosticheremo. La Dottoressa Grace Guyo ha dato la sua disponibilita' a continuare ad aiutarci con scadenza mensile.

martedì 22 giugno 2021

La complicazione di oggi

Era quasi sera e pensavamo che avremmo finito presto, nonostante oggi fosse lunedì.
Invece poi è arrivata l'emergenza che ci ha tenuti in sala fino alle 19.30.
Un uomo assalito da un vicino di casa per ragioni che non ho avuto voglia di investigare.
E' stato preso a colpi di machete (o panga) con una violenza tale che la mano destra era quasi staccata e la gamba sinistra aveva una frattura esposta di tibia e perone.
E' stato un lavoro lungo, di pulizia chirurgica delle profonde ferite, di controllo dell'emorragia, di riparazione dei tendini spezzati, di fissazione esterna delle fratture, e poi di sutura dei tessuti.
L'arto inferiore non mi preoccupa molto e non penso che ci siano dei rischi: ci vorranno forse mesi prima della guarigione, a motivo della probabile ostemielite (l'assalto è avvenuto a 40 chilometri dall'ospedale e quindi sono passate ore, prima che potessimo fare la toeletta chirurgica). Ma la gamba si metterà a posto.
La mano destra invece mi preoccupa molto: era questi staccata e la prima reazione che ho avuto è stata quella di pensare ad una amputazione.

domenica 20 giugno 2021

Nuova maratona oculistica da domani

Inizieranno domani gli interventi oculistici selezionati durante lo screening della settimana scorsa. Gli interventi programmati sono gia' 30 e domani altri saranno visitati...e forse la lista si allunghera'. Se tutto procede bene, dovremmo operare tutti entro mercoledi' sera, ma potremmo estendere a giovedi'.
Ovviamente tutto questo significhera' qualche ritardo con gli altri interventi, ma e' ufficialmente la rinascita della chirurgia oculistica a Matiri, per cui ne sono felicissimo.
Gli oculisti sono offerti dalla Contea del Tharaka, a cui esprimo sincero ringraziamento.

Fr Beppe

sabato 19 giugno 2021

Una poveretta con ri-frattura

Anjelina era caduta da un mototaxi a gennaio. Era poi rimasta a lungo in un ospedale dove non le avevano fatto niente, perchè per la sua frattura di femore ci sarebbe voluto in intervento molto costoso per cui lei non aveva soldi.
Aveva languito in quella struttura a lungo, con una trazione alla gamba. Naturalmente tale procedura non aveva portato a nessun consolidamento della frattura.
Soldi!!! Sempre soldi!!!
Chi ce li ha può farsi operare, mentre chi non li ha rimane senza intervento e magari diventa storpio tutta la vita.
A febbraio i parenti l'avevano trasferita a Matiri perchè tanto in quell'ospedale non l'avrebbero operata a motivo della situazione finanziaria.
Noi avevamo accolto subito la giovane paziente, ed eravamo intervenuti entro ventiquattr'ore.
Nonostante le difficoltà tecniche derivanti dal fatto che si trattava di una frattura inveterata, avevamo inserito un chiodo endomidollare e poi l'avevamo dimessa che camminava con le sue gambe, pur con carico parziale e stampelle.

venerdì 18 giugno 2021

Una reminiscenza biblica

Camminare per strada in questi giorni secchi è a volte impegnativo.Nelle ciabatte ti entra una polvere fitta e tagliente che ti dà subito una spiacevole sensazione di caldo insopportabile ai piedi.
Negli occhi la stessa polvere brucia ed infastidisce: ti senti avvolto nella nebbia, soprattutto se ti sfreccia vicino una macchina incurante del polverone che solleva.
Respirare è talvolta difficile; provi a chiudere la bocca e a respirare con il naso, ma poi quasi subito ti viene da sternutire e riempi il fazzoletto di un muco più ocra della terra stessa.
Ieri, tornando dalla messa in parrocchia, e sperimentando ancora una volta questa polvere rossa che non ci lascia mai (Matiri significa infatti “polvere” in Kimeru-Kitharaka), quasi impercettibilmente ho avuto un flash back ed ho ripensato ad esperienze vissute o nelle baraccopoli di Nairobi, o in certe periferie di Mombasa, oppure anche in certi slum vicini a Meru: mi sono rivisto davanti gruppi di "street boys" che rovistano tra le immondizie, frammischiati ad adulti che dal ciarpame della discarica cercano di recuperare qualcosa da vendere...che pena vedere esseri umani che lottano coi cani randagi per strappare alle discariche qualcosa da mangiare!

giovedì 17 giugno 2021

Screening oculistico gratuito

Oggi Matiri è sommersa di pazienti oculistici; più di 150 sono stati visitati durante la giornata. A molti sono stati prescritti occhiali e ad altri sono state date terapie mediche di vario tipo.
Oggi è stato anche il depistaggio per i pazienti che necessitano di intervento chirurgico per cataratta.
Le operazioni saranno martedì e mercoledì prossimo qui a Matiri, e saranno assolutamente gratuite grazie alla Contea del Tharaka che sponsorizza questa importante attività.
Ci saranno 5 oculisti ad operare, al fine di massimizzare il numero di operazioni.
Sono molto felice di questa nuova iniziativa. Il fatto che siano venuti così tanti, significa che il bisogno è tanto.


Fr. Beppe Gaido






























martedì 15 giugno 2021

Tragedie di alcool, terra ed ignoranza

Jakobu ha circa 65 anni, ma li dimostra proprio tutti. Ha firmato il consenso all'intervento apponendo l'impronta digitale del pollice sulla cartella clinica.
Non sa scrivere perchè non è mai andato a scuola, ma non potrebbe neppure farlo in questo momento, visto che ha un profondissimo taglio da machete sul gomito destra, ed un altro altrettanto grave sulla mano sinistra.
C'è anche una ferita orizzontale appena sotto il naso: questa avrebbe potuto essere mortale se il machete fosse arrivato qualche centimetro più avanti ed avesse fratturato la teca cranica. Invece,
fortunatamente se la caverà con una sutura semplice.
Quando il paziente sta per entrare in sala facciamo le lastre: la ferita da machete è sempre molto pesante e normalmente è assai più devastante che non quella di un coltello. Infatti, oltre ai tendini estensori della mano sinistra, la panga ne ha reciso anche due falangi.
Pure il gomito destro è fratturato, e l'arma usata ha tagliato di netto l'olecrano dell'ulna come se fosse stato di burro.
Ci rendiamo conto che si tratterà di un lungo intervento ortopedico che richiederà molta pazienza.
Per la mano sinistra mettiamo prima due fili di Kirshner, al fine di ridurre e fissare le fratture falangee, e poi facciamo le tenorrafie su quattro dita.
Per il gomito destro si tratta di eseguire una riduzione aperta della frattura ed una fissazione interna con due fili di Kirshner ed un cerchiaggio in filo metallico.
Alla fine dell'intervento il povero Jakobu ha un gesso sia a destra che a sinistra e dovrà quindi essere assistito pure per l'alimentazione, oltre che per i servizi igienici, per la pulizia personale e per vestirsi e spogliarsi.
Durante le molte ore richiesteci dall'intervento, è stato piuttosto normale per me chiedere: "ma chi è che ha ridotto così una persona anziana?".
L’anestesista ne era al corrente e subito mi ha detto che si è trattato del figlio: hanno litigato per un pezzo di terra, come
spessissimo accade da queste parti.
Il figlio era anche ubriaco ed ha colpito selvaggiamente il padre.
Ancora una volta ci siamo trovati a dover riparare gli esiti devastanti di una violenza che è foraggiata da tre elementi assai comuni: ignoranza, alcolismo e smania per la terra.


Fr. Beppe Gaido




lunedì 14 giugno 2021

Gruppo di supporto per mamme adolescenti

Oggi abbiamo dato vita ad una nuova iniziativa che pensiamo possa essere di grande aiuto alle ragazze che hanno avuto un figlio in adolescenza.
Abbiamo pensato che questa sia una fascia particolarmente vulnerabile dal punto di vista economico e sociale.
Spesso si tratta di ragazze madri che hanno dovuto lasciare la scuola a motivo della gravidanza.
Sovente il padre del bambino (adolescente pure lui) le abbandona, ed anche i genitori della giovane mamma la colpevolizzano.
Un figlio in adolescenza puo' significare povertà, interruzione degli studi, fine di tutti i sogni della giovinezza, solitudine, stigmatizzazione nel villaggio.
Il gruppo iniziato oggi vuole essere di sostegno a queste fragili mamme.
Le abbiamo accolte. Abbiamo loro offerto delle testimonianze di incoraggiamento, insieme a biscotti e bibite.
Alla fine abbiamo donato loro un pacco di aiuti che conteneva farina, olio, zucchero e sale, pannolini ciripa' lavabili per il neonato, assorbenti per signora ed un vestitino per il bambino.
E' nostra intenzione rimanere in contatto ed aggiungere al gruppo tutte le neo-mamme adolescenti che partoriranno a Matiri.
In linea di massima pensiamo di incontrarle tutte insieme ogni 3 mesi.
Ringrazio di cuore i donatori che mi hanno donato i soldi necessari per l'acquisto del pacco dono che e' stato grandemente apprezzato, delle bibite e dei biscotti.


Fr. Beppe Gaido

















domenica 13 giugno 2021

HIV

A 40 anni dalla scoperta dell'HIV non abbiamo ancora un vaccino e continuiamo a lottare per controllare questa lenta pandemia.
Certo le cose sono molto cambiate dall'inizio.
Abbiamo terapie antiretrovirali gratuite, grazie all'OMS. Abbiamo farmaci per la prevenzione della trasmissione materno-infantile durante gravidanza, parto ed allattamento.
Ci sono anche protocolli per la profilassi dopo esposizione al virus: questo è decisamente molto importante per gli operatori sanitari sempre esposti al rischio di infettarsi.
Ci sono anche protocolli terapeutici di prevenzione pre-esposizione: per esempio per le coppie discordanti in cui uno solo dei coniugi è positivo.
Questi farmaci sono comunque pesanti da assumere, lo dico per esperienza, dopo vari cicli di profilassi post-esposizione, assunti dopo incidenti in sala operatoria.
Inoltre prendere farmaci tutti i giorni per la vita intera non è certo semplice, anche quando non si sperimentano effetti collaterali.
Ma certo non è più come all'inizio.
La diagnosi di HIV non è più una sentenza di morte, ma indica una condizione cronica che permette lunghe sopravvivenze con vita "quasi" normale.
La trasmissione materno- infantile è molto ridotta, come anche il numero globale di nuove infezioni.
Ma la battaglia non è finita.
La stigmatizzazione è ancora alta ed a volte feroce.
Anche noi continuiamo il nostro impegno in questo campo, sia con la formazione alla prevenzione, sia con il sostegno psicologico ed il "counseling" e sia soprattutto in campo clinico con la diagnosi, la terapia antiretrovirale e la cura delle infezioni opportunistiche e dei tumori correlati.
Ho scritto questo oggi per ricordare, a me prima di tutto, che il COVID non è l'unica pandemia in corso.


Fr. Beppe Gaido




Week end impegnativo

Siamo al termine di una due giorni molto intensa in campo ortopedico e traumatologico.
Con la presenza dello specialista Dr Kinyua, ci siamo dedicati a casi molto difficili di fratture di gomito e ginocchio. Il numero non è stato altissimo perché ogni intervento è durato dalle 3 alle 4 ore.
Ogni qualvolta è stato possibile con il poco personale presente, abbiamo comunque lavorato in due sale separate, in modo da aiutare più pazienti.
La chirurgia delle articolazioni è sempre molto complessa e difficile, sia essa del polso, del gomito o del ginocchio. Se poi aggiungiamo il fatto che le fratture sono sovente inveterate, e gli strumenti a disposizione qui a Matiri sono molto ridotti (vedi assenza di fluoroscopio), allora penso che abbiamo fatto davvero tanto.
E naturalmente non sono mancati i cesarei urgenti ad aggiungere un po' di adrenalina alla giornata.


Fr. Beppe Gaido




sabato 12 giugno 2021

Il bimbo emaciato che mi ha tolto l'appetito


Me lo ha portato in studio suo papà.
Sulla richiesta di ecografia addominale c'era scritto che aveva sei anni, ed onestamente mi aspettavo un bambino molto più grandicello ed in grado di camminare da solo.
Invece mi sono trovato davanti un genitore che portava in braccio un bimbo scheletrico, che, occhio e croce, peserà sei o sette chili.
"Sei sicuro che il bimbo abbia sei anni?".
"Sicurissimo", mi ha risposto prontamente quell'uomo affranto ed un po' scoraggiato.
Gli arti scheletrici e la faccia scavata di quel bambino dal volto anziano facevano da contrasto tremendo con l'enorme distensione addominale. Era in braccio al babbo perchè certamente quelle gambine non lo avrebbero retto in piedi!
La prima cosa che mi viene in mente di controllare in cartella è il risultato del test HIV.
E' negativo: ci avrei quasi messo una mano sul fuoco che invece fosse positivo.
Il bimbo mi era stato mandato per ecografia addominale, e quindi questo è quanto ho fatto.
Ho chiesto al papà di depositarlo sulla barella: era flaccido e senza forze; non aveva neppure l'energia per piangere quando gli spalmavo il gel sull'addome.
Sono bastate poche passate della sonda su quella pancia dura per farmi capire il quadro clinico estremamente serio del povero bambino: ho visto infatti enormi linfonodi addominali, linfonodi grossi come pompelmi. Ne ho visti così tanti che praticamente la pancia era tutta piena di queste macchie rotonde.
Non ho avuto molti dubbi in merito alla diagnosi: ho fatto un emocromo che ha rivelato una grave piastrinopenia ed un'emoglobina vertiginosamente bassa (2 grammi).
Ora il piccolo sta ricevendo una trasfusione di sangue ed appena avremo una quantità di piastrine sufficienti per agire con un minimo di sicurezza, gli faremo delle biopsie linfonodali ecoguidate.
Sono quasi certo che si tratterà di un linfoma.
Questa potrebbe anche suonare come una diagnosi non così infausta in Italia, perchè, soprattutto il linfoma di Hodgkin, risponde
perfettamente alla chemioterapia.
Qui però quasi sempre, che il linfoma sia Hodgkin oppure non-Hodgkin, non fa molta differenza perchè la maggior parte delle volte la gente i soldi per la chemio proprio non ce li ha.
Perchè allora gli dovrei fare la biopsia se poi sono convinto che la terapia non se la potranno permettere?
Forse solo per dire al padre di non credere a tutti quei disonesti ciarlatani che gli prometteranno medicine miracolose e gli spilleranno i pochi soldi che ha.
La biopsia mi servirà per dirgli la verità, per proporgli l'opzione chemoterapica, e poi per sostenerlo fino alla fine con terapie
palliative se i soldi per la chemio non li avrà.
Almeno lo salverò dalle arpie della sanità che gli chiederanno soldi ad ogni visita di controllo e non lo porteranno da nessuna parte!
Questo bimbo denutrito e consumato da un tumore assolutamente curabile in altre parti del mondo è una testimonianza inquietante della forbice tra ricchi e poveri, della distanza esistenziale tra chi vive in una parte del mondo in cui ci si può curare e chi è nato dove si possono curare solo quelli che hanno le finanze per farlo.
Ho un peso enorme sul cuore!
E' il secondo bimbo in queste condizioni che viene alla mia osservazione in meno di un mese: l'altra era una bambina più piccola di lui, ma ora è già in Paradiso.
Lui credo che in Paradiso ci andrà prestissimo anche se noi faremo
tutto quello che possiamo per aiutarlo e per non farlo soffrire.

Fr. Beppe Gaido


mercoledì 9 giugno 2021

Vita quotidiana

Siamo stremati perchè da stamattina alle 8 il flusso di pazienti non si ferma. Abbiamo operato tanto e stiamo ora finendo una frattura di femore piuttosto complessa in un ragazzino di quattordici anni caduto da un albero di mango.
Sono quasi le 14 e l'operazione è a buon punto.
Ho chiuso muscolo e fascia dopo la fissazione interna dell'osso.
Mancano solo il sottocute e la cute.
Ecco però che arriva la notizia che mi rovina il pranzo: "distress fetale. Condizioni fetali pessime e situazione della madre molto precaria perchè si tratta di emorragia ante-partum".
Decido di lasciar finire l'intervento ortopedico allo staff infermieristico. Io corro per l'emergenza ostetrica.
Ci mettiamo meno di sessanta secondi ad entrare in "sala operatoria piccola". In pochissimi minuti estraiamo il piccolo... che però non dà segni di vita.
“Il battito cardiaco c’è”, urla Naaman.

martedì 8 giugno 2021

Impotenza e dolore

Bisognava fare qualcosa per tentare di salvarle la vita.
Le sue condizioni erano pessime.
Diabete scompensato che le aveva causato una osteomielite del piede sinistro con gangrena umida e puzzolente ormai fino al ginocchio.
Febbre e stato settico; insufficienza renale cronica, probabilmente legata al diabete.
L’unica speranza di sopravvivenza stava nell’amputazione: ne avevamo parlato a lungo nel tanfo quasi insopportabile che circondava il suo letto. Dapprima non voleva, e si era poi convinta dopo vari giorni di ripensamenti e solo al vedere quell’arto putrefarsi sotto i suoi occhi.
Eravamo entrati in sala pieni di speranza: la glicemia era controllata dall’insulina, l’emoglobina era al di sopra dei 10 grammi; la creatinina purtroppo era 2... ma dovevamo agire comunque, prima che uno shock settico si portasse via la nostra malata.
Io e Marcella eravamo già “lavati”, in attesa che l’anestesista facesse la spinale. Nessuno avrebbe potuto prevedere quanto sarebbe successo di lì a breve.

Accoltellamento serale

Sono le 18.30 ed avrei davvero bisogno di staccare un attimo.
E' da stamattina alle 8 che corriamo, ed anche la pausa pranzo è stata di 5 minuti.
Mentre già penso di potermi rilassare un attimo prima di andare a pregare, Hella mi chiama in ambulatorio; ha la faccia tesa e l'espressione del viso alquanto scossa: "Beppe, vieni che ci sono emergenze!"
Naturalmente non mi faccio attendere. Nello studio dei clinical officers mi ritrovo davanti due persone insanguinate che giacevano in barella in preda ad un forte dolore. Sono entrambi ubriachi, e, sotto i fumi dell'alcool, si sono accoltellati a vicenda.
Il vecchio è quello che se l'è vista più brutta: ha una pugnalata nel bel mezzo dell'addome, proprio in regione ombelicale, e dalla ferita fuoriescono abbondantemente le anse intestinali.
Il giovane piange dal male, ma onestamente è meno grave: si è preso una coltellata sulla coscia che obiettivamente ha leso solo il muscolo e non ha interessato vasi sanguini, ed una ferita da taglio sul braccio, che comunque lui riesce a muovere bene.

domenica 6 giugno 2021

La panga e i suoi disastri

In questi ultimi giorni per varie volte ci siamo trovati di fronte alle tremende conseguenze dalla panga o machete, quando usata come strumento di offesa e non per i lavori agricoli.
Ieri abbiamo lavorato a lungo per suturare una giovane donna, tagliuzzata in varie parti del corpo: tagli ripetuti e profondi, che hanno interessato muscoli e tendini e che hanno causato anche la frattura di una delle ossa del carpo ed hanno amputato due dita.
Mi sono chiesto come si fa ad essere così crudele, anche se magari la donna avesse fatto qualcosa di criminale: onestamente la paziente sostiene che a colpirla sia stata la sorella e che la ragione dell’alterco sia stato un telefonino.
Questa sera invece un altro malcapitato è stato assalito a colpi di machete ad entrambi gli arti. Lo abbiamo solo steccato e medicato, posticipando l'intervento a domattina. La mano destra è quasi completamente amputata e ci vorrà tutto lo staff della sala per tentare di "riattaccargliela". Ci vorranno lastre di controllo, fissatori esterni , fili metallici e paziente ricostruzioni delle strutture tendinee.

venerdì 4 giugno 2021

Arrivati al momento giusto

Oggi mi sembra di aver vissuto di persona quello che spesso si legge nella vita di san Giuseppe Cottolengo, e cioè che, quando non aveva più niente in cassa, per prendersi cura dei suoi poveri, inaspettatamente arrivava la Divina Provvidenza, con una offerta o con un sostegno di vario tipo.
Da alcuni giorni non ero in grado di eseguire le gastroscopie, a motivo di un danno alla fibra ottica.
Ho mandato lo strumento a Nairobi, con il cuore in gola, non sapendo quanto la riparazione sarebbe costata.
La sonda endoscopica è ritornata oggi, rimessa a posto e perfettamente funzionante.
Il prezzo però era molto più alto di quanto mi aspettassi, circa 850 euro.
Avevo già deciso di chiedere al tecnico di permettermi di pagare a rate.
Avevo in cassa solo 350 euro circa.

giovedì 3 giugno 2021

Servire i poveri ed i bisognosi

Questo rimane il mio ideale quotidiano, la mia passione, il mio chiodo fisso, la ragione per cui mi sveglio ogni mattina alle sei e vado a letto tardi, senza avere un minuto per me, spesso neppure per mangiare.
Servire i malati, cercando di vedere in essi il volto di Gesù crocifisso e sofferente, servirli con dedizione e con rispetto, sapendo che “qualunque cosa avete fatto al più piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me” costituisce la stella polare della mia spiritualità.
Sapere che “anche un solo bicchiere d’acqua dato per amore non sarà dimenticato” è la mia speranza, anche quando mi sento un peccatore ed un fallito.
Nella mia povera preghiera di questa sera rinnovo il mio impegno di servire gli altri, in nome di Dio; anzi, mi sforzo a donare il mio tempo, i miei talenti, le mie forze e tutta la mia vita nel servizio, perchè so che ogni giorno, nei miei malati, posso contemplare Gesù:
posso trattarlo bene o male, posso dargli rispetto o mancargli di rispetto. Questa è la grande responsabilità di chi serve!

mercoledì 2 giugno 2021

Amputazione

Intervento brutto e distruttivo, purtroppo non infrequente a Matiri. E’ una costante avere qualcuno in reparto con un arto inferiore amputato.
L’amputazione è un po’ una sconfitta per l’ortopedico che fa di tutto per salvare l’arto.
E’ certamente un evento devastante per il paziente che vede la sua vita menomata in modo definitivo.
Facciamo di tutto per non arrivare a tale soluzione estrema, ma la frequenza delle fratture esposte, molte delle quali già trattate in modo erroneo in altre strutture, fa sì che sovente non riusciamo ad evitare tale intervento.
Non sempre si tratta di traumatologia della strada.
Ieri per esempio ho dovuto completare l’amputazione di due dita penzolanti in una giovane donna assaltata con la panga ed eseguirne un’altra al di sotto del ginocchio per un paziente con gangrena diabetica al piede.

martedì 1 giugno 2021

Giornata festiva

Come ormai capita sempre, anche la festivita' di oggi l'abbiamo trascorsa in sala dal mattino alla sera.
Anche il Dr Kinyua era oggi con noi ed abbiamo operato dal mattino alla sera in due sale separate per servire piu ' casi possibile.
Il personale era contato, ma siamo riusciti a lavorare bene, facendo interventi molto difficili ed impegnativi.
Secondo me e' sempre molto bello essere in servizio quando e' festa, essere disponibili ad aiutare quando molte strutture sono chiuse, aprire le porte del cuore a tutte le emergenze che possono capitare anche in giorno festivo.
Stasera siamo stanchi ma il pensiero che abbiamo aiutato qualcuno ci rende felici.

Fr Beppe

POST IN EVIDENZA

AMPUTAZIONI

Sono interventi devastanti per il paziente, ed altrettanto deprimenti per il chirurgo. Non è comunque un intervento raro qui a Matiri:...