mercoledì 29 settembre 2021

Inimicizia atavica

Sento un urlo acuto che proviene dal corridoio davanti alla cappella.
E’ la voce di Rose che sembra particolarmente agitata.
Poco distante scorgo un grosso serpentone nero, attorcigliato su se stesso e probabilmente assopito.
In Kenya c’e’ la credenza che, se uno si stringe l’avambraccio destro con la mano sinistra e si mette a distanza un po’ ravvicinata dal serpente, quest’ultimo non puo’ piu’ muoversi.
Personalmente ritengo che questa non sia altro che una delle tante superstizioni di cui ho sentito parlare non solo in Africa ma anche in Italia... ma non importa. Dico al guardiano notturno di continuare con quell’incantesimo mentre io vado a cercare una scopa.
Non so se si e’ trattato di magia o di casualita’, ma in effetti ho trovato il rettile nella stessa posizione quando sono tornato con la mia “arma letale”.

martedì 28 settembre 2021

Il gruppo "amici di Mujwa" ci sostiene

Di cuore ringrazio Franco Pereno ed il gruppo "Amici di Mujwa" per il continuo sostegno e per l'amicizia.
Abbiamo ricevuto una generosissima offerta che intendiamo usare per acquistare viti, placche ed infissi ortopedici.
L'offerta è già arrivata in banca e domani stesso potrò acquistare nuovo materiale per la nostra continua attività traumatologica.
Spero che la mia foto non offenda la sensibilità di nessuno, ma sappiate che questa persona avrebbe perduto il braccio e mai si sarebbe potuta permettere il fissatore esterno che oggi ho inserito.
Si è trattato di un grave incidente in una cava di pietre.
Pensavo di dover amputare, ma spero che questa persona (padre di famiglia ed unico con un piccolo stipendio) potrà nuovamente usare il braccio destro.

Grazie di cuore ai nostri benefattori e che Dio vi benedica.

Fr Beppe

lunedì 27 settembre 2021

Giorni intensi

Sono state giornate molto dure, soptattutto dopo che il Dr Nebert ciha lasciato per andare a lavorare nel campo profughi di Kakuma.
Abbiamo operato tantissimo, ma soprattutto abbiamo avuto casi difficilissimi in sala.
Ieri per esempio (domenica) abbiamo avuto ben due addomi acuti da perforazione di ulcera duodenale. Mentre iniziavamo ad operare il primo, immediatamente dopo l’induzione dell’anestesia generale, i paziente ha complicato con un arresto cardiaco. Naaman e’ pero’ stato molto bravo con le sue manovre di rianimazione ed abbiamo potuto fare l’operazione. Il malato e’ ora in buone condizioni.
Il secondo perforato di ieri era un vecchietto in condizioni pessime, il quale gia’ prima dell’intervento aveva crisi di ipoglicemia estrema. Anche lui siamo riusciti ad operarlo, ma oggi siam dovuti rientrare in sala perche’ il drenaggio della doccia paracolica destra drenava tantissima bile: alla laparatomia abbiamo trovato che la perforazione duodenale aveva causato anche un buco nel dotto cistico.

domenica 26 settembre 2021

Nuova frontiera ortopedica

Con l'aiuto del dr Kinyua, ora a Matiri siamo in grado di operare anche le fratture dell'acetabolo.
Si tratta di una chirurgia complessa, lunga ed estenuante. La frattura è in una zona anatomica molto difficile da operare (si tratta di chirurgia pelvica) ed è spesso associata a dislocazione della testa del femore.
Sono sovente pazienti disperati che sono stati in trazione per mesi e non hanno trovato chi li potesse aiutare, sia per mancanza di specialisti nella nostra zona e sia soprattutto per prezzi troppo alti dei pochi specialisti presenti.
Abbiamo operato due pazienti nelle ultime due settimane.
Ogni intervento dura dalle 3 alle 4 ore, ma poi dà molta soddisfazione e porta reale aiuto al paziente che poco dopo l'intervento comincia a deambulare e soprattutto non ha più male.

Fr Beppe

Alta morbidità

Dall’inizio dell’anno abbiamo eseguito una ventina di prostatectomie.
La maggior parte dei casi ha avuto un post-operatorio abbatsanza normale.
Un paziente ha sviluppato enormi coaguli in vescica ed ha dovuto essere riportato in sala per ben due volte.
Un altro caso ha avuto deiscenza della ferita chirurgica per due settimane, ma poi fortunatamente tutto si e’ risolto bene.
Un altro operato ha dimostrato delle irregolarita’ della mucosa a livello del lobo medio, irregolarita’ che si estendevano alla mucosa vescicale: l’istologico ha rivelato trattarsi di un carcinoma vescicale con estensione sulla mucosa del lobo medio della prostata.
Non e’ morto nessuno e tutti sono stati dimessi.
Il post-operatorio e’ stato comunque difficile per tutti, con vari episodi di coaguli che ostruivano il catetere nonostante il lavaggio continuo; qualche paziente ha sviluppato urina purulenta per vari giorni nonostante antibiotici ad ampio spettro; un operato ha complicato con emorragia uretrale dopo la rimozione del catetere in ottava giornata. In un caso abbiamo dovuto trasfondere il malato varie volte.

sabato 25 settembre 2021

Una storia vecchia come il mondo ma sempre attuale

Carissimi amici e lettori,Oggi voglio parlarvi di una storia che leggiamo nella Bibbia. Non cominciate a pensare che sia un argomento noioso, perche’, quest’anno in particolare, mi ha colpito molto e mi e’ sembrato attualissimo.
Sto parlando del libro di Samuele, nel Vecchio Testamento. Per coloro che ne fossero interessati, mi riferisco al primo libro di Samuele dal cap 15 al 19.
Sono stato molto impressionato dalla storia di Saul, che e’ diventato il primo Re di Israele per scelta di Dio, ma poi non si e’ matenuto all’altezza del compito ricevuto. Si e’ fatto via via piu’ infedele, fino ad essere completamente rigettato dal Signore.
Questa parabola discendente mi ha fatto pensare molto: e’ un po’ il rischio che corriamo tutti. Dormire sugli allori dei traguardi ottenuti significa normalmente fare come i gamberi. Invecchiando non si diventa migliori, ma peggiori… ed i nostri difetti diventano sempre piu’ evidenti. Bisogna stare attenti che l’eta’ non distrugga quello che con fatica abbiamo costruito in tanti anni di impegno.

giovedì 23 settembre 2021

Come ogni giovedì mattina

Anche oggi sono stato io il docente...come al solito da un po' di tempo.
Lezione per lo staff mefico ed infermieristico alle 7.30 del mattino, ma per me si e' trattato di una levataccia alle 5 per preparare il materiale didattico.
Abbiamo ripassato l'appendicite, situazione clinica complessa in cui facciamo tanti errori che poi portano a ritardi diagnostici ed a complicazioni.
Spero sempre che le mie lezioni possano in qualche modo migliorare la nostra attivita' clinica! Ma forse e' una pia illusione ed a pochissimi interessa apprendere...basta lo stipendio a fine mese.
Non tutti infatti apprezzano le lezioni del giovedi', e per me e' triste considerare la percentuale del personale che vi partecipa (le lezioni richiedono di arrivare al lavoro mezz'ora prima).
Oggi nessuno era presente dalla sala operatoria per esempio..eppure l'argomento era squisitamente chirurgico.

Formazione a Meru

Dopo quasi due anni di formazione online con webinars, questa sera per la prima volta ho partecipato ad un incontro formativo a Meru sulla diagnosi istologica del tumore.
E' stata una boccata d'aria fuori dall'ospedale ed insieme e' stata l'occasione per rivedere amici e colleghi che non incontravo da tantissimo tempo a causa del fatto che Matiri e' davvero lontano da Meru.
Ringrazio il Signore di questa uscita.

Fr Beppe

martedì 21 settembre 2021

“Maximum jus, maxima iniuria”….

“Maximum jus, maxima iniuria”…(la massima giustizia puo’ diventare la massima ingiustizia)… cosi’ si esprimevano i Romani, mentre Gesu’ si limitava a dire che “il sabato e’ fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato”.
Eppure spesso ancora oggi preferiamo il sabato, e non ci rendiamo  neppure conto che a volte l’osservanza del sabato puo’ portare ad  ingiustizie ed a sofferenze.
L’attenzione all’uomo, alla sua storia personale, ai suoi bisogni del momento, solo la frontiera su cui anche oggi il Vangelo ci sfida.
Gesu’ sapeva benissimo che era sabato quando ha detto al paralitico:  “prendi il tuo lettuccio e cammina”; avrebbe potuto attendere ancora 24 ore, e poi avrebbe potuto fare il miracolo il giorno seguente... ma in varie occasioni non l’ha fatto; su questo punto Cristo e’ stato un “trasgressore” recidivo della legge di Mose’. 

lunedì 20 settembre 2021

Sistemata la sterilizzazione

Siamo stati per oltre 3 settimane molto instabili, in quanto la sterilizzatrice grande ha avuto un guasto grave che ha richiesto l'importo del pezzo di ricambio dall'estero.
L'autoclave piccola era chiaramente insufficiente e sempre surriscaldata: temevamo che anche questa ci potesse lasciare in panne.
Sovente abbiamo dovuto ritardare degli interventi a motivo della mancanza di strumenti sterili.
Ora però il guasto è stato riparato e da oggi nuovamente abbiamo due sterilizzatrici che ci permettono di lavorare con maggior serenità e senza pause forzate per mancanza di materiale sterile.

fr Beppe

sabato 18 settembre 2021

Umana ferocia e stupidità

Il pomeriggio di oggi ci vede di nuovo alle prese con un caso di umana ferocia e stupidita’.
Verso le 15.30 riceviamo una donna collassata ed imbrattata di sangue. Ha un ginocchio “spappolato” da una pangata (panga e’ il termine swahili per machete): la ferita sanguina, ma la sutura in se’ e’ molto semplice.
Il vero problema e’ la mano destra.
Un colpo di panga ha quasi completamente amputato il mignolo, che ora pende privo di vita, ed attaccato solo da un lembo di tessuti semi-dilaniati.
Molte arterie sono beanti e sprizzano sangue in tutte le direzioni. Ci affanniamo quindi a lavare la paziente ed a portarla in sala. Come mi aspettavo, il lavoro di “cucitura” sul ginocchio non dura piu’ di 15 minuti, ma la mano e’ un vero disastro.
Il primo pensiero e’ stato quello di chiudere le arterie, al fine di fermare l’emorragia. Poi e’ venuta la decisione piu’ difficile. Ho guardato la ferita; ho ponderato con attenzione, anche considerando che la donna non e’ mancina!

Tutto è bene quel che finisce bene!

Stamattina alle otto l’ospedale e’ gia’ percorso da una graveagitazione. Un gruppo concitato di persone si affanna attorno alla barella della sala visita. Mi avvicino e scorgo un giovane su una barella. Ha una ferita al di sopra del capezzolo destro: si tratta di un taglio molto corto, ed intuisco che si tratta di una coltellata.
“Cosa e’ successo?”, chiedo senza rivolgermi ad alcuno in particolare.
“E’ stato un banale alterco a scuola tra studenti. Hanno litigato sul turno per lavare i piatti”, mi risponde una giovane donna... forse una delle insegnanti.
“Incredibile... avrebbe potuto essere un omicidio, causato da una stupidaggine”, penso ad alta voce.
Lo portiamo in sala accompagnati fin sulla porta da un padre stanco ed ansioso.
Il ragazzo e’ poco collaborante e facciamo un po’ di fatica.

mercoledì 15 settembre 2021

Il servizio e la donazione totale

La mia impressione e’ che la dedizione contenga in se’ una forza rigenerante. E’ un mistero, ma quando tieni fisso lo sguardo sul tuo fine (che che il servizio incondizionato ai malati, per quanto le tue forze te lo consentono), la tua donazione non drena le tue energie completamente. 
Ti svuota di forza fisica e mentale, ma ti riempie il cuore. Ed e’ proprio perche’ sei interiormente carico, che ti basta una doccia o poche ore di sonno per sentirti nuovamente pronto a ricominciare. 
La dedizione e’ in se’ un’energia che ti trovi dentro e non sai da dove venga: credo comunque che derivi dal fatto che sei contento di te stesso e ti senti in qualche modo appagato, realizzato e soddisfatto. 
Mi pare che il fulcro sia proprio qui: la donazione ti gratifica perche’ e’ decisamente per questo che sei venuto in Africa. 

martedì 14 settembre 2021

La vita in missione, così poetica e devastante

Quando ti alzi al mattino alle sei, ed i tuoi occhi sono invasi dalla meraviglia dell'alba, la giornata certamente ti sorride e ti entusiasma. Un'alba africana riempie il cuore e ti da' la forza per andare incontro al tuo giorno, comunque esso si presenti.
Quando poi, quasi alle 23, con il fisico a pezzi cerchi di raggiungere camera tua per trovare un po' di ristoro nel sonno, e' ancora il cielo africano ad aprirti il cuore ed a mozzarti il fiato: a volte e' la stellata meravigliosa di una notte senza luna, ed altre volte e' la luna piena ad incantarti e ad inchiodarti con il naso in su per vari minuti di pura contemplazione.
La natura placa il cuore e riempie l'anima: in qualche modo la natura sa lenire le ferite che la giornata ti ha inflitto. 
Contemplando l'alba o fantasticando davanti alla luna piena, offri a Dio le tue sconfitte ed i tuoi successi. 
Ripensi con una certa pace nel cuore a tutte le battaglie che hai dovuto sostenere durante il giorno: vai con il pensiero a quella donna gia' operata e che speri di non dover riaprire a motivo di briglie aderenziali; rivivi tutte le fasi di quel mega-intervento per carcinoma del retto che speri proprio sia andato bene dopo sei ore di lavoro. 

lunedì 13 settembre 2021

Meno male che ho fatto l'eco

Anche oggi il Signore ci ha chiesto di aiutare qualcuno che stava per morire anche se non lo sapeva: in serata abbiamo ricevuto una coppia che proveniva da lontano. Avevano camminato tanto. La moglie aveva un forte mal di pancia e pensava di avere l’ameba. 
Non voleva l’ecografia perche’ non aveva soldi. Pero’ a me e’ venuta l’ispirazione di non accettare questa condizione. Le ho proposto di fare l’esame gratuitamente… e meno male che l’ho fatto: gravidanza extrauterina ormai complicata da emorragia interna. La mamma pero’ anche stavolta
rifiutava l’operazione… aveva paura!!
Con l’aiuto del marito l’abbiamo convinta e l’intervento e’ riuscito a fermare velocemente i vasi che sanguinavano. Il marito ci ha donato una sacca di sangue e prima delle 22 la mamma era sveglia e tranquilla nel letto del reparto. 
Al marito abbiamo offerto la cena ed un materasso con coperta in ambulatorio: tornera’ a casa domattina, perche’ sono quasi 6 ore di cammino.

Fr Beppe

domenica 12 settembre 2021

La donna rendille

Ringrazio il Signore che ha guidato la mia mano durante un intervento chirurgico molto difficile. Una donna Rendille, proveniente dal Nord, ed incapace di parlare in Inglese o Kiswahili, e’ stata ricoverata per una enorme massa addominale che le impediva anche di camminare.
Eravamo indecisi se potevamo aiutarla oppure no, anche per la totale barriera linguistica (nessuno dello staff locale conosce la lingua Rendille)… ma poi ci siamo incoraggiati a vicenda…”E’ molto povera, e non puo’ pagare nessun altro ospedale. Ha speso tutti i suoi soldi per
il trasporto fino a Matiri: vogliamo mica mandarla via!!!”
Cosi’ ci abbiamo provato, abbiamo comunicato a gesti; l’abbiamo convinta a firmare il consenso facendole apporre l’impronta del pollice sulla cartella, e l’abbiamo accompagnata in sala.
L’intervento e’ stato lungo ed estenuante. Abbiamo finito alle ore 23, ma, thanks be to God, ce l’abbiamo fatta: abbiamo rimosso la massa, che e’ si’ di natura tumorale, ma pare benigna...aspettiamo comunque l'istologico!
La donna si e’ svegliata benissimo, e, quando ha visto quella cosa che le reggevo davanti agli occhi, si e’ messa ad applaudire e a indicare il cielo: anche senza sapere la sua lingua so che ha detto grazie sia a me che a Dio Padre. Ringraziate Dio con me per questi doni a vantaggio dei piu’ poveri.

Fr Beppe

sabato 11 settembre 2021

Harambee: un esempio di solidarietà Kenyana

Oggi pomeriggio sono stato a casa di Kaimenyi. C’era la Harambee, o Maketha in Kimeru, perche’ sua sorella ha ricevuto la possibilta’ di iscriversi alla scuola per tecnici di laboratorio, ma a casa non ci sono soldi.
Perdere l’occasione del college sarebbe stato un peccato perche’ e’ cosi’ difficile entrarvi, ma anche iscriversi costituisce un peso che le povere finanze della famiglia non riescono a sostenere.
Ecco perche’ hanno organizzato la HARAMBEE.
Si tratta di una festa popolare, in cui ci sono musiche e canti.
Quando arrivi, qualcuno ti accoglie con una brocca di acqua calda per farti lavare le mani; poi ti viene offerto il pranzo, e quindi ti siedi tranquillamente nel cortile della famiglia che ha organizzato la funzione, parlando con gli altri membri del villaggio che sono intervenuti numerosissimi.

venerdì 10 settembre 2021

Traumatologia a ritmo continuo

Anche oggi le fratture hanno fatto la parte del leone nella mia giornata decisamente pesante, pur non essendo mancata la chirurgia generale con un bell'intervento per testicolo ritenuto in un bambino di due anni.
Oggi sono solo.
L'altro medico ha chiesto il week end lungo di riposo.
Questo ha significato anche tanto lavoro in reparto ed in ambulatorio, oltre a due cesarei fino ad ora. Significa anche che sono di guardia di notte, cosa che a volte mi pesa molto.
Le fratture che mi si presentano sono sempre più complesse e difficili.
Incidenti tremendi; poi terapie mal fatte in altre strutture, con il risultato che l'operazione diventa più difficile. Infine il viaggio a Matiri quando ormai sono passate due o tre settimane dall'incidente.
Il caso che oggi mi ha svuotato di più è stato quello di David. E' stato come fare tre difficili operazioni in un solo paziente. 

mercoledì 8 settembre 2021

Progetto mamme

Il progetto mamme funziona decisamente bene.
Ho comprato all'ingrosso tutto il materiale per un anno intero, al fine di avere un prezzo migliore.
Ce l'ho in camera mia: a lasciarlo in qualche magazzino non ci penso proprio, perchè le copertine, il lenzuolino ed il vestitino per i bambini farebbero gola un po' a tutti, con il rischio che pian piano qualcosa evaporerebbe nel nulla.
Invece, ogni mattina io preparo il pacco dono per le mamme che so essere in dimissione per quel giorno e lo porto in maternità prima di iniziare gli interventi. E' una piccola forma di volontariato per sostenere il progetto mamme!
In sala parto, teniamo poi una contabilità precisa ed il responsabile della maternità ha un registro in cui scrive nome, dati personali, indirizzo e numero di cartella clinica della mamma che riceve il pacco.
Anche a questo livello ci sono infatti potenziali problemi di sparizione dei pacchi dono, che potrebbero essere donati dal personale ad amici, parenti e conoscenti.

martedì 7 settembre 2021

Ernia congenita strozzata

Lewis ha tre anni di età.
Ci è stato presentato dai genitori per una massa inguino-scrotale sinistra. La massa è dura e dolente alla palpazione, ed è assolutamente irriducibile. L’eco dimostra che parte della massa è liquida, ma la diagnosi sembra comunque quella di un’ernia inguinale
incarcerata.
La mamma dice che in passato il gonfiore talvolta appariva ma poi rientrava in addome: altro elemento che suggerisce la diagnosi di ernia. Ci informa anche che stavolta la massa è rimasta fuori per gli ultimi tre giorni.
Entriamo quindi in sala con procedura d’urgenza.
Decido per un approccio chirurgico inguinale sinistro: ho ancora la speranza di riuscire ad isolare il sacco, di aprirlo e di trovare anse intestinali vitali. Lo scollamento dei piani si dimostra comunque molto difficile. Il sacco erniario è diventato una cotenna molto spessa ed estremamente dura. Mentre continuo a “spelare” il sacco per via smussa, ad un certo punto esso si apre e ne fuoriesce del liquido, come anche avevo visto all’ecografia.

lunedì 6 settembre 2021

Idrocefalo

Nel vostro contesto occidentale quello che sto per raccontarvi e’ ormai rarissimo, ma qui da noi e’ una evenienza ancora relativamente frequente.
Abbiamo ricevuto un giovane completamente rigido ed inarcato all’indietro sulla spina dorsale. La cosa che piu’ in lui colpiva era il fatto di essere cosciente ma incapace di controllare la rigidita’ della schiena. Aveva anche le mandibole bloccate (non poteva aprire la bocca) e faceva continuamente una smorfia che poteva anche sembrare un sorriso se la situazione non fosse stata drammatica a causa del fatto che lui aveva dolore incredibile a causa dello spasmo muscolare sia alla mandibola che alla schiena.
Ogni piccolo rumore, come il grido di un compagno di camera, o un cucchiaio caduto per terra, suscitava in lui continui attacchi di contrazioni muscolari dolorosissime.
Un fatto che e’ stato importantissimo per noi al fine di giungere alla diagnosi e’ stato il dato che il giovane era stato circonciso tradizionalmente pochi giorni orsono. 

domenica 5 settembre 2021

Idrocefalo

Oggi scrivo di un bambino idrocefalo che e' da mesi ricoverato in un ospedale governativo dove non sta ricevendo alcun aiuto.
Il bambino necessita di derivazione ventricolo peritoneale, ma la famiglia non ha le possibilita' economiche per tale intervento.
Il bambino mi e' stato segnalato dalla diocesi.
La Provvidenza ha mandato in nostro soccorso l' Associazione "Amici di Marsabit" di Molfetta. Essi hanno pagato sia per l'acquisto della derivazione, sia per l'ospedale ed il neurochirurgo.
L'intervento sara' eseguito sabato prossimo, perche' questa e' la sola data possibile per il neurochirurgo.
A nome della famiglia e del bambino che opereremo a Matiri, grazie di cuore agli "Amici di Marsabit" il cui aiuto economico rende possibile tale importante intervento che, speriamo, permettera' a questo bambino uno sviluppo intellettivo normale.
Dio vi benedica!

Fr Beppe

sabato 4 settembre 2021

Assalitore o assalito?

John e’ arrivato stamattina in ospedale in pessime condizionigenerali. Appariva in preda al dolore, soprattutto all’addome. 
parenti che lo hanno accompagnato ci hanno riferito che il loro congiunto era stato assalito dai ladri durante la notte ed era stato “pestato” con una serie infinita di calci nella pancia.
Alla visita l’addome era veramente dolente, e la palpazione creava una evidente reazione di difesa, come nei casi di peritonismo.
Abbiamo fatto una ecografia urgente ed abbiamo documentato una ingente quantita’ di fluido corpuscolato in cavita’ peritoneale. 
Abbiamo dunque eseguito una paracentesi esplorativa ecoguidata, ed abbiamo appurato che si trattava di sangue rosso vivo. Siccome il nostro cliente aveva anche una importante splenomegalia, abbiamo formulato l’ipotesi diagnostica di rottura traumatica della milza con emoperitoneo (il fegato appariva infatti normale).

giovedì 2 settembre 2021

Prostatectomia

Intervento pesante ed anche molto frequente a Matiri.
In sala operatoria in genere non ci sono grossi problemi. L'operazione scorre veloce ed in 45 minuti riusciamo a richiudere la cute.
Ma il post-operatorio e ' complesso, con grande pressione emotiva sia per il medico che ha operato e sia per il personale infermieristico che segue il paziente in reparto. Il lavaggio continuo sovente si blocca. Il catetere non funziona, ci sono coaguli che bisogna evacuare; a volte si viene a instaurare una fistola urinosa nella ferita operatoria.
Non si e' mai in pace perche' le complicazioni possono avvenire anche dopo la rimozione del catetere...senza pensare al fatto che l'eta' avanzata del paziente a volte provoca problemi inaspettati, come un infarto nel post-operatorio od una embolia polmonare.
Ci vuole coraggio a portare avanti un progetto per la prostatectomia in un ospedale rurale.
Comunque noi accettiamo la sfida ed in genere abbiamo una prostatectomia alla settimana.

Fr Beppe

Una grave responsabilità

In questo momento sto pensando a quel passaggio del Vangelo in cui Gesu’ dice in modo severo che “a chi molto e’ stato dato, molto di piu’ sara’ richiesto”.
E ci penso con un vago senso di colpa che mi pesa sulla ‘bocca dello stomaco’.
Ieri notte infatti ero molto stanco, e, quando sono nuovamente stato svegliato per una emergenza, il mio umore era piuttosto terreo ed irascibile.
Ho chiesto all’infermiera che cosa ci fosse nuovamente, e lei mi ha rapidamente presentato il caso di una giovane donna con due pregressi cesarei.
Mi sono quindi rassegnato al fato, perche’ sapevo che non c’erano alternative. Due cicatrici pregresse costituiscono infatti una indicazione assoluta al reintervento. Di li’ non si puo’ scappare.
Ma fuori della sala parto mi sono trovato di fronte il marito, che senza preamboli, mi ha chiesto di fare una ecografia alla sua donna prima di entrare in sala.

mercoledì 1 settembre 2021

Il nuovo tavolo operatorio per la seconda sala

Di cuore ringraziamo i generosi benefattori che ci hanno permesso di acquistare il nuovo tavolo operatorio per la seconda sala operatoria di Matiri.
Il vecchio era ormai quasi inservibile con problemi multipli: non fremi, impossibilità di apporre i cosciali per gli interventi ginecologici, poggiabraccia assenti.
Da domani anche la sala piccola avrà un tavolo operatorio perfettamente funzionante, grazie alla generosità di tanti benefattori che in Italia credono in noi e ci sostengono. 
Grazie di cuore a tutti.

Fr Beppe

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