domenica 31 ottobre 2021

Oggi un attimo di riposo

Non molto, in quanto ho finito ambulatorio alle 19, ma poi ci siamo rlassati un po'.
A volte bastano poche ore...
Oggi Ela è rimasta sola in quanto Gosia è tornata in Polonia, ma domani aspettiamo il Dr Volker Roth, ortopedico della Germania, che si fermerà a Matiri per un mese. Il Dr Volker è membro di Sign e viene sia per aiutarci in sala operatoria, e sia per far crescere il progetto Sign.
Pian piano sta ripartendo anche il volontariato.

Fr. Beppe Gaido

sabato 30 ottobre 2021

Una sorpresa alla Laparotomia

Ann era stata inviata al nostro ospedale con diagnosi di gravidanza ectopica cronica.
L’ipotesi ci pareva alquanto dubbia, in quanto la paziente non aveva perdite.
Il test di gravidanza, ripetuto anche nel nostro laboratorio, era pero’ positivo, mentre l’ecografia dimostrava una massa complessa che coinvolgeva soprattutto l’annesso di sinistra, anche se a destr pareva di vedere due formazioni cistiche.
La gravidanza extrauterina cronica talvolta viene avvolta dall’omento, che crea una specie di grembiule-tampone per prevenire l’emorragia, e da’ immagini ecografiche simili a quelle che abbiamo visto.
Abbiamo quindi deciso di intervenire e di non lasciar passare la notte, in quanto una ectopica cronica puo’ complicare in ogni momento con una emorragia interna massiva e spesso mortale.

Due vite andate in 20 minuti

Oggi, subito dopo la messa, abbiamo ricevuto una donna incinta di sette mesi. Sudava abbondantemente... un sudore freddo ed inquietante.
La cute era completamente madida di acqua gelida, mentre dalla fronte cadevano goccioloni enormi.
La paziente era confusa e straparlava.
La storia clinica era piuttosto lacunosa: secondo i parenti, era sempre stata bene, ma aveva avuto un episodio di metrorragia ieri, seguito poi da rottura intempestiva delle membrane.
L’anamnesi familiare parlava di un periodo di grande stress, causato da un divorzio pochi mesi prima.
Abbiamo misurato la pressione con difficolta’, in quanto la confusione mentale si e’ rapidamente trasformata in agitazione psico-motoria. La pressione arteriosa era imprendibile.

mercoledì 27 ottobre 2021

La morte

Veder morire una persona per cui ti sei impegnato tantissimo e’ sempre una sconfitta gravissima per un medico. Se poi questo malato era giovane e lascia dietro di se’ una piccola creatura orfana ed un consorte affranto, il senso di fallimento diventa doloroso e frammischiato a innumerevoli sensi di colpa: “ho fatto veramente tutto quello che potevo? Dove ho possibilmente sbagliato?”
A questo si aggiunge l’angoscia di dover affrontare i parenti: la paura di non saper far fronte alle loro emozioni; il timore che, in un momento di rabbia, ti accusino anche di cose che non hai fatto.
La profonda depressione che segue la morte di un malato affidato alle tue cure non e’ un segno di “delirio di onnipotenza”: lo sappiamo tutti che in medicina ci sono battaglie perse in partenza, ed altre che hanno alte percentuali di sconfitta. 
Ci rendiamo conto che ogni procedura da noi eseguita ha delle percentuali di mortalita’ che sono ormai conosciute in tutto il mondo e documentate in letteratura. 

martedì 26 ottobre 2021

Camminando al tramonto

Il sole scende lento. Lo guardo rosso acceso sopra le chiome degli alberi mentre cammino veloce. Voglio vedere il tramonto, ma a Matiri non è facile perchè il sole cala dietro alla collina che si trova proprio a ridosso dell’ospedale. Devo raggiungere la sommità del monte in pochi minuti; se no i miei sforzi saranno vani, in quanto all’ equatore il passaggio tra la notte ed il giorno è molto rapido. 
Il sentiero si inerpica ripido, un venticello leggero fa ondulare le fronde degli alberi. E’ rilassante camminare e sudare liberi, dopo una giornata intensa di lavoro in ospedale. "Muga! Mugheni! Jambo! Kwa heri!": 
La gente, che ritorna alle proprie casette, mi saluta sorridendo: ormai tutti conoscono il medico bianco di Matiri. Sono contento di questa passeggiata.
Il cielo è ora infiammato di un rosso vivo che dà una tonalità di colori molto particolare alla natura che si prepara a riposare. 
Il cancello dell'ospedale è ora piuttosto lontano, ma posso ancora vederlo dall’alto, piccolo come se fosse un plastico. 

lunedì 25 ottobre 2021

Carbonchio (o antrace) cutaneo

E’ relativamente frequente avere delle piccole epidemie di carbonchio o antrace.
Per fortuna normalmente si tratta della forma cutanea che ha un andamento benigno e generalmente guarisce.
Al momento abbiamo registrato due casi, entrambi nella stessa famiglia: sono due uomini che sono stati coinvolti recentemente nella macellazione di una mucca infetta. Nessuno di coloro che hanno ingerito la carne cotta al momento manifesta sintomi.
Abbiamo notificato i casi alle autorita’ sanitarie, perche’ la denuncia e’ obbligatoria anche in Kenya, ed ora stiamo seguendo i pazienti in regime ambulatoriale.
Per la terapia abbiamo deciso di associare amoxicillina e doxiciclina per via orale.
Non facciamo antibioticoterapia preventiva ai “contatti”, ma abbiamo dato indicazione di venire in ospedale precocemente in caso di sintomi.

Fr Beppe Gaido

domenica 24 ottobre 2021

Una continua lotta

A volte avrei proprio voglia di poter staccare anche mentalmente. La vera difficolta’ e’ che sono di guardia sempre, pure quando entro in camera mia e penso di andare a letto. 
Sono anni che non ho la certezza di avere una notte completa di riposo, ed anche quando non mi chiamano, mi rimane il peso sul cuore dei problemi che non sono riuscito a risolvere, dei casi difficili, e dei pazienti in bilico tra la vita e la morte.
Quello che mi manca di piu’ e’ avere un primario sopra di me, a cui poter riferire i malati troppo difficili con i quali non so che pesci pigliare, o a cui chiedere un consiglio. 
Spesso il peso che ho sul cuore e’ molto piu’ pesante di quello che ho sulle braccia o sulla schiena. Non avere nessuno a cui domandare un parere quando sono davanti ad una giovane donna con una emorragia interna, avere sempre il dovere di prendere la decisione definitiva, spesso sta diventando un fardello veramente difficile da portare.

sabato 23 ottobre 2021

Il ricco Epulone e il povero Lazzaro

Ho appena riletto la stupenda parabola del mangione ricco ed egoista che non si prende cura di Lazzaro, povero e malato (Lc 16,19-31).
E’ un brano che ha colpito il mio cuore e la mia fantasia fin dalla mia piu’ tenera eta’.
Il suo insegnamento e’ chiaro e diretto, e, se lo mettessimo in pratica, gia’ avremmo un biglietto in prima classe, sullo shuttle che ci porterebbe in Paradiso.
Emotivamente abbiamo sempre provato ribrezzo per il riccone che non si accorge del poveraccio che sta ai piedi del suo tavolo.
Forse ci siamo quasi rallegrati del fatto che gli sia venuto un coccolone (magari dovuto all’ipercolesterolemia), e ci siamo chiesti come sia possibile che un ricco possa diventare cosi’ insensibile... piu’ del suo cane che almeno non abbaiava o morsicava Lazzaro, ma gli leccava le ferite.
Non ci siamo abitualmente identificati neppure con Lazzaro perche’ fortunatamente non siamo poi cosi’ poveri, anche quando continuiamo a lamentarci di tutto.

giovedì 21 ottobre 2021

Impegnati sul fronte delle vaccinazioni anti-covid

Anche Matiri da subito e' stata impegnata sul fronte delle vaccinazioni.
Non abbiamo molte dosi ma cerchiamo di offrire tale servizio al numero piu' alto possibile di persone. Offriamo il vaccino ogni lunedi', mercoledi' e sabato secondo le linee guida del governo.Siamo molto motivati anche nella formazione del personale, in modo che ognuno possa essere un messaggero della buona notizia che i vaccini possono davvero aiutare a prevenire le gravi complicazioni del COVID.
Oggi Ishmael ci ha guidati a comprendere meglio le linee guida da seguire da tutti i centri vaccinali anti- Covid.
Vacciniamo e formiamo. Oggi la lezione del giovedi' ci ha aiutati anche a comprendere le differenze tra i vari vaccini e ci ha stimolati ancor di piu' a essere ambasciatori della vaccinazione, che e' al momento la nostra unica speranza contro il COVID.

Altra maratona ortopedica

Ieri e oggi abbiamo lavorato molto, insieme al Dr Kinyua.Casi difficili e complessi che da solo non sarei stato in grado di affrontare.
Abbiamo lavorato in sue sale, massimizzando così il numero dei pazienti da noi aiutato.
Sono state giornate faticose, ma anche stimolanti dal punto di vista dell'apprendimento di nuove tecniche, ed insieme gratificanti, pensando che molte persone potranno andare a casa guariti dai loro problemi ortopedici.

Fr Beppe

martedì 19 ottobre 2021

Cliniche mobili

Riprendono a Matiri le clinche mobili nei villaggi più lontani e sperduti dove la gente ha difficoltà a raggiungere l'ospedale.
Le cliniche mobili saranno settimanali e copriranno ogni volta un villaggio diverso.
Si tratta di cliniche mobili polivalenti.
Usciremo con il personale oculistico, soprattutto per raggiungere quanti più pazienti possibile che necessitino di intervento di cataratta. A loro offriremo anche una visita completa con possibilità di occhiali. Per l'intervento dovranno venire in ospedale.
Farà parte della clinica mobile anche il personale dell'odontoiatria: si faranno estrazioni semplici e si darà appuntamento a coloro che necessitano di cure canalari ed otturazioni.
La clinica mobile comprenderà anche le visite prenatali alle gravide e la vaccinazione dei bambini.

Due ore complesse

Sono di guardia stanotte, come quasi sempre.
La giornata di oggi in sala è stata molto pesante, e spero che non mi chiamino.
Alle 22 però, mentre sto per lasciare l'ospedale, vedo in cortile i riflessi di una luce rotante da ambulanza.
Non ci voleva!
Passano pochissimi minuti per rendermi conto che l'ambulanza viene da una maternità rurale del Tharaka. Cerco di darmi un tono e di rimanere composto, anche se so che si tratterà di un cesareo.
Dall'autovettura vedo scendere prima una donna con enorme pancione e con forti contrazioni. Penso che si tratti solo di lei ed accorro per la barella.
Ma subito dopo di lei scendono altre due gravide, con caratteristiche simili, sia di dimensioni che di contrazioni. Vi viene male. Se si tratta di tre cesarei, andremo a letto alle 3 di mattina.
Le visito una dopo l'altra e stabilisco l'ordine con cui devono entrare in sala.

domenica 17 ottobre 2021

Visite ginecologiche gratuite

Con la presenza della ginecologa Dottoressa Gatumi, oggi abbiamo organizzato una giornata di prevenzione ginecologica assolutamente gratuita per le donne del Tharaka.
Abbiamo visitato, assistito e curato 25 donne.
Siamo sicuri che il numero aumenterà non appena la notizia filtrerà nei villaggi.
Ripeteremo infatti questa attività diagnostica e terapeutica gratuita ogni mese. Dal mese prossimo la dottoressa Gatumi sarà disponibile anche per interventi ginecologici gratuiti.

Fr Beppe

venerdì 15 ottobre 2021

E' viva per miracolo

Agnes è post-termine, cioè ha abbondantemente superato la data stimatadel parto ed è ormai gravida da quasi 10 mesi senza segni di travaglio. L’ecografia ha indicato che ci sono segni di insufficienza placentare, per cui il feto potrebbe correre dei rischi se non si interviene subito.
Non è una primipara (ha cioè già partorito), per cui si pone l’indicazione per un cosiddetto parto medico: in pratica si tratta di usare un farmaco chiamato ossitocina per indurre le contrazioni dell’utero.
E’ in effetti una procedura sempre molto ansiogena per me in quanto gravata da alte percentuali di effetti collaterali anche gravi, oltre che di insuccessi.
Mettiamo la flebo e regoliamo le gocce con attenzione, incrementandole ad intervalli regolari in modo da provocare l’inizio ed il  mantenimento di un dolore tale che sia sufficiente a far progredire il travaglio, ma senza causare danni al feto.

I bambini della Prima Comunione

Grazie di cuore ai bambini che hanno ricevuto Gesu' per la prima volta nella mia parrocchia di origine a Casalgrasso (CN. Italia).
Hanno fatto sacrifici, hanno rinunciato ai regali ed hanno scelto di aiutare i bambini malati di Matiri.
Il vostro, carissimi bambini e carissimi genitori, e' un dono grandissimo che vi fa onore e mi commuove.
In uno dei giorni piu' belli ed importanti della vostra vita, vi siete ricordati di chi e' piu' sfortunato di voi.
Ho ricevuto 462 Euro che impegnero' completamente per curare i bambini piu' poveri nell'ospedale di Matiri.
Grazie.

Fr Beppe

mercoledì 13 ottobre 2021

Attività intensa

In questo periodo siamo continuamente in over-booking... le giornate non finiscono mai e la fiumana di pazienti e’ continua praticamente per 24 ore. A tutte le ore, anche della notte il corridoio e’ infatti popolato di clienti; non riesci mai ad operare in fretta abbastanza, ed i pazienti si lamentano del fatto che alcuni aspettano l’intervento per alcuni giorni. Ormai infatti la nomea si è sparsa che a Matiri ti ricoverano oggi e ti operano l’indomani...ma ora non è più possibile.
La situazione e’ congesta ovunque.
Unito a questo, assistiamo anche ad un aumento del numero dei parti e dei tagli cesarei. Tale stato di cose fa si’ che la nostra situazione lavorativa sia abbastanza pesante.
L’attivita’ chirurgica assorbe dalle 8 alle 12 ore ogni giorno, senza quasi una pausa per i pasti.
Non sono naturalmente mancati momenti difficili sia dal punto di vista chirurgico che anestesiologico... ma e’ chiaro che solo chi non fa nulla non ha complicazioni.

martedì 12 ottobre 2021

Una sentenza senza appello

Erick ha 9 anni. Giorni fa è uscito di casa per giocare con altri bimbi. Dopo alcune ore e’ rientrato dalla mamma dicendo che un altro bambino lo aveva colpito al torace tirandogli una pietra.
La madre ha per la prima volta notato una escrescenza dura al lato sinistro della gabbia toracica, ed ha pensato ad un ematoma secondario a quanto era stato fatto al figlio.
Pochi giorni dopo, improvvisamente, Erick ha sviluppato una paralisi flaccida degli arti inferiori, con anestesia sensitiva dal torace in giu’.
Inoltre e’ diventato totalmente incontinente per feci ed urina.
E’ stato portato nel nostro ospedale una settimana più tardi per approfondimenti diagnostici.
La lastra del torace ha dimostrato un versamento pleurico sinistro “sotto pressione”, con totale collasso del polmone e spostamento mediastinico controlaterale. Inoltre il radiologo segnalava una costa semidistrutta, a livello di quello che la mamma pensava sede del trauma.
L’ecocardio ha dimostrato un modesto versamento pericardico, ma una frazione di eiezione buona.

lunedì 11 ottobre 2021

Gioire con chi gioisce e piangere con chi piange

Riflettendo su tanti miei comportamenti, pensavo che la parte piu’ difficile di questo insegnamento di San Paolo fosse la seconda: e cioe’ essere capace di condividere la sofferenza di chi e’ nel dolore e nella tribolazione.
Mi sono pero’ reso conto che, alla fin della fiera, questo e’ anche relativamente possibile, perche’ il dolore in qualche modo va sempre a toccare le corde piu’ emotive del mio cuore.
Ecco quindi che rimango impressionato e sentimentalmente coinvolto quando vedo un bambino africano con la pancia gonfia a causa dei vermi, o quando assisto a scene tremende come quelle dei vari disastri che regolarmente capitano nel mondo: chi potrebbe rimanere insensibile al dramma di una popolazione colpita da una eruzione vulcanica come quella delle Canarie!
Ma mi rendo conto che gioire con chi gioisce e’ piu’ difficile ancora: implica la capacita’ di volersi bene in modo disinteressato, di non essere gelosi gli uni degli altri, di non avere preconcetti nei confronti del prossimo.

domenica 10 ottobre 2021

Il peso di essere solo

Anche oggi in ospedale.
Sono infatti sa solo, di giorno e di notte. Non ho potuto fare molto. Visita ai pazienti in reparto al mattino. Alcuni casi ambulatoriali che ho ricoverato per intervento ortopedico.
Maternita' movimentata ma finora senza complicazioni.
Oggi non ho operato ma sono stato di guardia per le ultime 72 ore, e sono stanco, soprattutto perche' la sala e' pesante ed il reparto pieno. E' come essere un cane al guinzaglio. Non puoi andare da nessuna parte anche se poi l'ospedale e' tranquillo. La guardia continua fino a domattina.
Domani arrivera' una nuova dottoressa e spero che almeno la tensione ed il peso delle guardie si riducano un po'.

Fr Beppe

Blowing in the wind

Carissimi amici,
è mezzanotte e sono molto depresso.
La giornata era stata piena già di per sè; poi sono venute due emergenze nello stesso momento: una mamma da cesarizzare ed una bambina di 12 anni violentata da uno sconosciuto. Sono completamente solo a Matiri e non ci sono altri medici in questo lungo fine
settimana.
Il caso della bimba mi ha sconvolto. Frequenta le scuole primarie di Matiri e stava rientrando a casa verso le ore 18. Secondo quanto i suoi genitori mi hanno raccontato, la piccola è stata assalita dallo stupratore a poche centinaia di metri dall’abitazione, quando ancora non era buio. Era in preda allo shock e non parlava. In compenso perdeva molto sangue.
A questo punto si colloca l'inizio della mia crisi. Decido che devo suturare la bambina e che dobbiamo operare in anestesia generale, perchè lei non vuole saperne di farsi toccare. Ci mettiamo quindi del tempo: l'induzione del sonno non è immediata perchè la paziente è terrorizzata e rifiuta anche la vena. Pure cucire è stato laborioso e lungo.

sabato 9 ottobre 2021

Ancora grazie

Carissimi del Gruppo “Amici di Mujwa”,Guardando al tempo che scorre, le riflessioni che mi vengono in mente sono davvero tante, e potrebbero essere sintetizzate con due espressioni: “per il passato: grazie... e per il futuro: sì”.
Grazie per tutto quello che avete fatto per me sia a Chaaria prima e sia ora a Matiri, a partire da quel giorno in cui Franco ed alcuni di voi sono venuti a trovarci, con il desiderio di fare qualcosa per noi.
Da allora la nostra collaborazione è sempre e solo cresciuta, e soprattutto è cresciuta la nostra amcizia.
Ricordo tutti i vostri doni, le vostre donazioni economiche.
Ricordo i vestitini per bambini che portavate ai nostri orfani. Penso alla bilancia che mi avete donato i primi mesi della mia permanenza a Matiri e che anche ora in sala mi parla di voi, ogni volta che su di essa deposito un altro neonato dopo il cesareo.
Molte altre sono le ragioni per dire grazie all’ Associazione “Amici di Mujwa”

giovedì 7 ottobre 2021

Grazie!

Di cuore ringrazio il gruppo missionario delle parrocchie di Cambiano, Santena e Villastellone (Piemonte) che desiderano offrire i proventi raccolti nel mese missionario per le attivita' dell'ospedale di Matiri.
Il Signore benedica questi benefattori che tanto ci aiutano nel nostro impegno.
Oggi ho comprato viti e impianti ortopedici per circa 2000 Euro.
Tutti saranno donati in modo assolutamente gratuito ai pazienti che afferiscono a Matiri.
Grazie di cuore a chi ci sostiene.

Fr Beppe

mercoledì 6 ottobre 2021

Appendicite

Inizio l’intervento come al solito, ma le cose si mostrano subito molto complicate. C’e’ un piastrone duro fermamente adesso alla parete anteriore dell’addome. Inoltre il cieco non e’ mobilizzabile.
Dobbiamo procedere ad un’ampia aperture della pancia. Ci sono aderenze molto resistenti che coinvolgono sia il peritoneo parietale, sia alcune anse del tenue.
L’adesiolisi purtroppo causa una perforazione ileale e dobbiamo procedere ad anastomosi ileo-ileale.
Difficilissimo e’ anche l’isolamento del cieco che e’ “murato” nella fossa iliaca destra. Con paura e pazienza andiamo avanti piano piano con lo scollamento. Troviamo alla fine l’appendice, che e’ retrocecale e necrotica. La isoliamo con prudenza, la leghiamo alla base e la recidiamo. Il cieco e’ tutto sanguinolento ed in parte disepitelizzato, ma non c’e’ una vera perforazione. Decido quindi di lasciarlo, perche’ una amputazione del cieco con anastomosi ileo-colica sarebbe stata un suicidio per il chirurgo, data la situazione delle aderenze.
Ho lavato abbondantemente la cavita’ peritoneale e messo dei drenaggi.

martedì 5 ottobre 2021

I poveri

Mi trovo davanti una donna smilza e malamente vestita. Ho la netta sensazione di averla gia’ vista, ma non ricordo dove ne’ quando. E’ malata di malaria: la vedo provata. Ha la fronte che scotta (almeno 40 di febbre, penso tra me e me). Il test della goccia spessa e’ positivo per alta densita’ di parassiti. Le chiedo di ascoltarle i polmoni, ed e’ in questo momento che mi accorgo della sua poverta’: sotto un vestito ancora decente, indubbiamente messo solo per l’occasione, vedo una canottiera traforata dai buchi come un pezzo di groviera.
Le chiedo se vuole ricoverarsi. La donna piange per il mal di testa ed ha un inutile conato di vomito davanti a me; infatti non esce nulla da quella pancia incavata che probabilmente e’ vuota da giorni a causa del parassita che le impedisce di nutrirsi.
“Vuoi essere ricoverata?”... le ripeto ancora.
“Non ho i soldi!”
Ci credo senza ombra di dubbio.

Week end

Qualcuno potrebbe affermare che si tratta di “scarogna”; altri forse parlerebbero di strane congiunzioni astrali; qui da noi molta gente direbbe che si tratta di malocchio.
Il fatto comunque rimane: i week end sembrano stregati.
E’ come se tutte le complicazioni piu’ strane si dessero l’appuntamento per colpire proprio nel momento in cui siamo piu’ vulnerabili a causa della assenza di molto personale.
Anche lo scorso fine settimana e’ stato “secondo copione”. Tanti pazienti hanno affollato i nostri corridoi, al punto da farci domandare se non sia successo qualche cosa di collettivo nella mente della gente: forse tutti al giorno d’oggi pensano che, scegliendo di venire di sabato o di domenica, faranno meno coda e saranno serviti prima. Pero’ essi non considerano che, se inconsciamente questa diventa una decisione collettiva, i tempi di attesa non saranno certo inferiori che al lunedi’... anche considerando la riduzione dello staff in servizio.
I cesarei del week end sono stati molti; ma questo non e’ piu’ realmente un problema per noi: ne abbiamo fatti cosi’ tanti, che ormai si tratta di una normale pratica quotidiana.

domenica 3 ottobre 2021

Malattie gravi e pazienti difficili

Oggi giornata durissima.Pazienti dovunque... e naturalmente tutti con la pretesa di essere
visti per primi.
Un numero crescente di persone che si arroccano il diritto di essere visitati solo dal “medico bianco”, con il pericolo sempre piu’ reale che il “dottore mzungu” venga in realta’ “mangiato” da problematiche minori ed a volte inesistenti di persone che non accettano di vedere nessun altro ufficiale sanitario... e con lo spettro contrapposto e sempre piu’ possibile che queste persone ti tolgano il tempo e l’energia mentale per dedicarti a chi e’ veramente grave.
Oggi per esempio, quando G. e’ venuta da me in lacrime dicendomi di aver “perso” una giovane paziente di 16 anni affetta da insufficienza renale grave, io da una parte mi sono difeso psicologicamente, e le ho detto che dall’eco eseguita in mattinata risultava evidente che la malata fosse spacciata: reni distrutti, ascite, ecocardio pauroso con frazione di eiezione ridotta, ipertensione incontrollabile... 

venerdì 1 ottobre 2021

La morte dei bambini

Poco fa sono stato chiamato urgentemente a rianimare un bambino di 4anni, appena arrivato in ospedale da molto lontano: era gonfio come un pallone su tutto il corpo, ma profondamente emaciato sul volto.
Durante gli interminabili minuti in cui ho tentato la rianimazione del piccolo, la mamma era stata mandata in doccia per lavarsi ed indossare l’uniforme dell’ospedale.
Purtroppo però le mie mani sono state inutili ancora una volta... Il bambino, probabilmente cardiopatico grave o affetto da insufficienza renale, è spirato davanti a me dopo pochi istanti. Io sono rimasto annichilito e senza parole, come mi capita di solito. Non ho emesso grida o pianti isterici. Sono rimasto di pietra.
Quando la mamma è uscita dai servizi, ancora umida dopo il bagno salutare, mi si è avvicinata, ha guardato il bimbo, poi si è appoggiata con il suo braccio contro il mio, e mi ha chiesto: “se n’é già andato via?”. Io ho posto la mia mano sulla sua spalla e le ho sussurrato: “ Sì, se n’è andato così in fretta e non tornerà più”.

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