domenica 28 febbraio 2021

Non è lasciare Dio

Sabato e domenica molto esigenti, soprattutto in maternita'. Sei cesarei nelle ultime 24 ore. La notte e' stata disturbata da una chiamata alle 2, ed anche stamattina ho avuto un cesareo a pochi minuti dall' inizio della Messa.
Grande crisi di coscienza perche' so che arrivero' in ritardo alla celebrazione eucaristica.
In sala va tutto bene.
Mamma e neonato in ottime condizioni.
Finisco intervento velocemente ed arrivo alla Messa dopo la fine della predica.
Ma nel mio cuore risuonano le parole di San Giuseppe Cottolengo: "un servizio di carita' urgente prende sempre il primo posto, anche di fronte alla Messa domenicale...Ricordati che non e' lasciare Dio quando lo si lascia per incontrare Dio nuovamente nel povero e sofferente che ha bisogno del tuo aiuto".

sabato 27 febbraio 2021

Un sabato con tante domande nel cuore

Oggi è stata una giornata campale, sia in ospedale che soprattutto in sala operatoria.
Uno di quei sabati che ti fanno sentire davvero un medico missionario!
Una chiamata notturna alle 2,30. Poi poco sonno.
Messa mattutina e quindi in sala a partire dalle 8 di mattina e fino alla sera alle 19, con
circa 5 minuti per trangugiare un po' di pranzo...e lo fai non per i soldi, ma per aiutare la gente, ed i poveri soprattutto.
Anche oggi l'ortopedia l'ha fatta da padrona, ma pian piano stanno facendo capolino anche altre specialità chirurgiche: oggi, oltre a una amputazione di arto inferiore ed una dislocazione di ginocchio, abbiamo infatti operato anche una miomectomia ed una conizzazione di cervice uterina, una appendicite acuta ed un’ernia.
La storia del ragazzo di 15 anni che ho amputato oggi al di sopra del ginocchio, è davvero triste: ricoverato in un ospedale governativo con frattura di femore e poi abbandonato in un letto per 8 giorni, in attesa che la sua famiglia trovasse i soldi per acquistare il chiodo endomidollare che avrebbe risolto il suo problema.

Ho un sogno di servizio e donazione

Io credo che, se continuiamo a voler bene ai poveri, a dar loro la priorità, a sacrificarci per loro giorno dopo giorno, la  gente continuerà a credere in noi e la nostra opera continuerà ad essere significativa.
I poveri sono il nostro parafulmine e, finchè il nostro cuore appartiene a loro, la nostra azione ed il nostro servizio saranno stabili e duraturi, perchè costruiti sulla roccia e benedetti da Dio.
I problemi cominceranno quando le nostre giornate saranno “vuote” di poveri, quando avremo tanto tempo libero per pensare a noi stessi e poco tempo da dedicare agli altri, quando non ci sacrificheremo più per il nostro prossimo.
Vedere l’ospedale nuovamente pieno è per me una gioia, non tanto perchè soffro di megalomania, ma piuttosto perchè sinceramente ritengo che, se la gente ci apprezza e si fida di noi, ciò significa che anche Dio forse è contento di quello che facciamo. 

mercoledì 24 febbraio 2021

Chissà?

Anna è arrivata di notte, in preda a forti contrazioni uterine nel secondo trimestre di gravidanza.
Abbiamo provato di tutto, ma non siamo riusciti a fermarle.
Alla fine Anna ha avuto un aborto al quinto mese, ed ha perso due gemellini.
E' stato un dramma parlarle e cercare di consolarla.
Mi sono accorto che aveva febbre alta, ma ho pensato ad una complicazione dell'aborto stesso e le ho semplicemente dato antibiotici.
Questa mattina il suo addome era però tesissimo, dolente e disteso.
Non 'c'erano borborigmi o segni di peristalsi. Anna ha riferito che non andava di corpo da sei giorni, ma pensava che questo fosse dovuto alla gravidanza.
L'emocromo era quello di una peritonite con bianchi e piastrine altissime.
La donna peggiorava e diventava sempre più disidratata.

La natura!

Oggi è stata una giornata brillante di sole, un sole caldo e confortevole sulla pelle.
Tutte le volte che riuscivo a passare per il cortile, entrando ed uscendo dalla sala operatoria, mi sentivo come rinvigorito dai suoi raggi benefici.
E' stata una giornata dura di lavoro intenso.
Esco dalla sala che è già notte e mi accorgo di una stellata mozzafiato.
Sono queste piccole carezze della natura che ci aiutano nella nostra quotidiana stanchezza.
Penso alle persone che ho operato, ed ai nuovi arrivi in ospedale.
Forse anche oggi abbiamo aiutato qualcuno.

Fr Beppe Gaido

lunedì 22 febbraio 2021

Jackline ha nove mesi e già la conoscevamo perchè un mese fa l’avevamo ricoverata per un grosso prolasso del retto. Avevamo allora decisoper un intervento di minima, ed avevamo eseguito il cerchiaggioperianale secondo Thiersch.
Sembrava che andasse tutto bene e l’avevamo dimessa, pensandola guarita. Questa mattina però è stata riportata in ospedale dai genitori; il prolasso era recidivato, ed era enorme: più di venti centimetri di intestino violaceo sporgeva dalle natiche della povera
bambina che appariva disidratata ed in condizioni scadenti.
Per prima cosa abbiamo fatto passare alcune ore in cui abbiamo cercato di stabilizzare le condizione emodinamiche della piccola con fluidi endovena.
Siamo entrati in sala al pomeriggio alle ore 15, sotto un temporale fuori stagione che, scaraventando acqua contro il tetto della sala, ci impediva quasi di sentirci mentre parlavamo.

domenica 21 febbraio 2021

Domenica pomeriggio

Anche se poi e' naturalmente arrivata una doppia emergenza con addome acuto e cesareo in serata, oggi siamo comunque riusciti a organizzare una uscita insieme, come personale della sala operatoria. Abbiamo invitato anche familiari e qualche amico.
Siamo usciti per pranzo ed abbiamo condiviso circa 5 ore insieme in serenita' e relax. Abbiamo parlato ed abbiamo cementato ulteriormente la nostra fraternita'.
Ho sempre creduto in questi momenti insieme al di fuori dell'ambiente lavorativo, momenti che migliorano i rapporti, fanno dimenticare le tensioni e ci aiutano poi a lavorare in armonia quando il rullo compressore della quotidianita' ed il ritmo incalzante delle emergenze ci chiedono di condividere pesi e fatiche.
Ringrazio il Signore per questo pomeriggio fuori, che ha ricaricato le nostre batterie ed ha migliorato il nostro umore, oltre che renderci piu' amici di prima.

Fr Beppe

Neurochirurgia

Anche oggi ho avuto la grande fortuna di avere con me il Dr Nyaga, con il quale abbiamo operato un bambino di appena sei mesi, affetto da una grave forma di idrocefalo.
Abbiamo inserito la derivazione (o shunt) ventricolo peritoneale, e l'intervento è andato bene.
Sinceramente speriamo di aver aiutato questo piccolo.
Infatti la derivazione, effettuata in giovanissima età e prima di eventali danni cerebrali, in genere permette sopravvivenze lunghe ed un quoziente intellettuale nella norma.
Mentre ringrazio il Dr Nyaga per la generosità verso di noi, auguro al piccolo paziente una vita lunga e "normale".
E' il secondo intervento di questo tipo effettuato a Matiri da quando ci sono.
Si tratta di operazioni impegnative, sia dal punto di vista anestesiologico che chirurgico. La prima era andata benissimo, ed ora riestiamo con il fiato sospeso per questo secondo caso...ma siamo fiduciosi.

Fr Beppe

venerdì 19 febbraio 2021

Un momento di terribile scoraggiamento

Abbiamo ricevuto un paziente di circa cinquant'anni in preda a continue convulsioni. Aveva anche una certa rigidità sia nucale che ai quattro arti. Era in coma profondo. Non aveva febbre e non pareva un caso di malaria cerebrale o di meningite. 
Aveva invece segni di lato, con apparente emiplegia destra, deviazione della rima buccale ed anisocoria pupillare.
Era inoltre severamente iperteso con valori pressori di 230/150.
Per l'ipertensione abbiamo immediatamente predisposto una terapia in flebo con idralazina: abbiamo stabilito una bassa dose iniziale, in quanto volevamo che la pressione scendesse lentamente, al fine di evitare ulteriori accidenti ischemici cerebrali.
Le convulsioni (tonico-cloniche generalizzate di tipo Jackoniano) però continuavano ed è stato giocoforza decidere di usare del diazepan in vena, secondo le linee guida nazionali.
Dovevamo "stoppare" quelle crisi comiziali subentranti, per scongiurare ulteriori danni cebrebrali!

giovedì 18 febbraio 2021

Quanto è facile distruggere

Oggi ho passato le ultime due ore della mia giornata chirurgica cercando di riparare i danni inflitti ad un giovane uomo dalla violenza di altri esseri umani.
Al mio paziente e' stato inflitto un tremendo colpo di machete che ha fratturato alcune ossa del
carpo, ed ha sezionato tutti i tendini flessori insieme all'estensore del pollice della mano sinistra.
Non so quali siano state le ragioni dell'attacco ed onestamente non mi interessa saperlo. C' e' chi dice che il mio paziente abbia rubato della miraa, e che questa sia la punizione riservatagli nella cultura locale. Non commento su questo.
Quello che mi frulla per la testa e' il fatto che a distruggere ci vuole un attimo, mentre per ricostruire ci vuole molto, molto tempo.
Una frazione di secondo e' bastata al facinoroso per distruggere la mano sinistra del mio paziente, per altro mancino.

mercoledì 17 febbraio 2021

Buon inizio di Quaresima...

BUON INIZIO DI QUARESIMA A TUTTI I LETTORI E BUON CAMMINO QUARESIMALE...



martedì 16 febbraio 2021

Una nuova vita

Sto visitando un paziente ambulatoriale, quando vengo chiamato urgentemente in sala parto. Il bimbo dell’ultimo cesareo e’ veramente in pessime condizioni. Non respira, e’ cianotico e l’attivita’ cardiaca e’ lentissima.
Dalle narici aspiriamo un liquido verde e densissimo: “ha inspirato molto meconio… Prendi subito l’adrenalina, e iniziamo la rianimazione cardiorepiratoria”.
La medicina viene iniettata lentamente attraverso il cordone ombelicale. Lucy afferra il piccolo torace tra le dita e ritmicamente usa i pollici per il massaggio cardiaco. Io infondo aria e ossigeno con l’ambu.
Sono minuti eterni, in cui il nostro sudore scorre abbondante anche a causa della lampada che abbiamo acceso a distanza ravvicinata dalla cute del neonato, per assicurargli una adeguata temperature corporea.
Il colore viola delle sue labbra pian piano cambia al roseo, grazie al ritmico pompare e all’ossigeno che entra abbondante attraverso la minuscola sonda di Mayo.

lunedì 15 febbraio 2021

Intervista

Domani sera ci sara' una diretta Instagram con il sottoscritto per parlare del libro "Madri".
La diretta sarà visibile sulla storia del profilo Instagram @gliscrittoridellaportaaccanto alle 18:30 domani martedì 16 febbraio.
Grazie a chi sara' libero di seguirmi e grazie a coloro che ancora comprano, regalano e soprattutto leggono il libro "Madri".

Fr Beppe



domenica 14 febbraio 2021

Notte tremenda

E' come se il Signore mi avesse preso in parola, dopo il post di ieri sulla dimensione spirituale del nostro servizio in maternita'. L'ho scritto chiaramente che desidero essere sempre disponibile al servizio della vita, 24 ore al giorno.
E questo e' quanto e' successo ieri notte. La prima chiamata per cesareo e' arrivata verso le 22. Si trattava di una donna con disproporzione cefalo-pelvica e travaglio ostruito. Entro le 23,30 eravamo fuori dalla sala. Madre e figlia in ottime condizioni. Noi stanchi e madidi di sudore ma felici.
Sono andato a letto prima di mezzanotte e mi sono addormentato subito come una pietra. Ero davvero esausto, anche perche' durante il giorno avevamo avuto 6 grossi interventi chirurgici.
Ma non era destino che potessi riposare.
Sono stato svegliato di soprassalto verso l'una di notte. Nuovamente la maternita'. Mi sono alzato e sono accorso per una emorragia ante-partum. 

sabato 13 febbraio 2021

La maternità

Sono le due di mattina e sfortunatamente il cicalino si rifa’ sentire.
Dormivo da un’ora soltanto a causa di un aborto arrivato in tarda serata.
E’ l’infermiera della maternità che con voce brillante mi annuncia che c’e’ un altro cesareo. Gia’, lei e’ tutta pimpante perche’ lei fa la notte e domattina dormira’... penso sconsolato.
Raccolgo le idee ed inizio a chiamare al telefono Ishmael, che si sveglia di soprassalto ma risponde prontamente all’appello. Poi chiamo l’anestesista con un certo senso di colpa, visto che anche la notte prima era stato disturbato alle 3 per incannulare una vena difficile in un bambino... ma anche lui non si fa chiamare due volte.
E cosi’ anche stavolta la “macchina-cesareo-notturno” si mette faticosamente in moto.
In sala il nostro lavoro inizia a procedere abbastanza liscio... purtroppo si tratta di una donna che ha gia’ avuto altri due precedenti cesarei, e questo crea qualche difficolta’ nella tecnica chirurgica, ma ce la caviamo, e pian pian arriviamo alla fine.
Ci abbiamo messo quasi un’ora e mezza, cioe’ circa trenta minuti in piu’ del previsto... e quindi un’altra mezz’ora e’ stata rubata alle nostre notti sempre così battagliate.

venerdì 12 febbraio 2021

Incontro su Zoom con Fr. Beppe Gaido

Oggi, venerdi 12 febbraio, alle 20.30 il secondo incontro on line del ciclo "Come due amici che si conoscono". 
Dialogheremo con fratel Beppe Gaido che, dal Kenya, racconterà la sua missione di medico e di uomo.

Su zoom cliccando sul seguente link:


ID riunione: 725 2773 4406
Passcode: a61rF5


Invasione di locuste a Matiri

Questo era il cielo stasera alle 18.30, al termine della seduta operatoria.
Tutti i pazienti erano fuori a contemplare questo evento biblico che porta con se' reminiscenze di distruzione e di punizione divina. Nessuno ha paura delle locuste, anche se ti sbattono sulla faccia, ma tutti sono impressionati dalla magnitudo di quanto sta capitando.
Siamo invasi dalle locuste... milioni di locuste. Sono grandi, gialle, talvolta rosse.
Colorano il cielo di nero e sembrano volteggiare e spostarsi con il vento. Volano ovunque e cercano di arrampicarsi su tutto il tuo corpo dandoti una strana sensazione di prurito...ma non mordono e sono innocue.
Gli uccelli ovviamente sono strafelici, perche' per loro il cibo abbonda. I contadini invece non lo sono affatto. Sento nella sera tamburi rullare e gente che fa rumore sulle lamiere. Ma certo questo non puo' cambiare il corso di uno stormo tanto immenso di locuste che si spostano e migrano chissa' dove.

mercoledì 10 febbraio 2021

Ringrazio i generosi benefattori

Da circa 5 giorni ho pazienti ricoverati con fratture esposte degli arti inferiori, che non sono riuscito ad aiutare. La ragione è che nuovamente i fissatori esterni erano finiti.
Come mai così presto dopo l'ultima recente donazione?
I motivi sono tanti: tantissime fratture esposte con osteomielite già al ricovero; fissatori esterni messi a pazienti che poi si sono persi, magari scegliendo di andare in altri ospedali per farseli togliere al momento dovuto; oppure anche situazioni difficili in cui l'infezione non migliora e non si riesce a rimuoverli per molti mesi.
Fatto sta che ne ero nuovamente sprovvisto, e non potevo operare i pazienti.
Ho bisbigliato il mio problema ad alcuni amici che nuovamente hanno risposto con tanta generosità.
Oggi infatti ho ricevuto un nuovo carico di fissatori esterni, del valore di 1000 euro.
Ne sono molto felice e già domani ho messo in lista tutti i pazienti in attesa.
Grazie di cuore alla generosità di tutti coloro che si fidano di me.

martedì 9 febbraio 2021

Esperienze dello spirito in reparto maternità

E’ indubbio che sempre provo una tenerezza infinita di fronte al mistero di una vita nascente.
Non è mai un’esperienza a cui faccio il callo ed a cui mi abituo.
E’ nuova e grande tutte le volte, allo stesso modo in cui lo è stata la prima volta in cui ho assistito ad un parto.
Un parto naturale che procede senza problemi ti dà una gioia profonda e difficile da esprimere con parole. 
Stare vicino ad una donna che prima soffriva tremendamente per le doglie ed ora è rilassata, tranquilla e gioiosa nella consapevolezza che “le è stato donato un figlio” (come direbbe la costruzione grammaticale swahili), riempie l’anima di pace. 
Anche quei pochi minuti che dedichi al neonato sono gioia pura: lo senti piangere o magari respirare tranquillo; lo osservi mentre si succhia un dito e si addormenta sereno. Tutto questo ti basta e ti fa sentire bene.

lunedì 8 febbraio 2021

Ringraziamo la Provvidenza

Stasera segnalo un altro piccolo passo avanti nella rinascita di questo ospedale.
Infatti, sono da oggi attivi i telefoni interni.
So che agli albori di questo ospedale il sistema di comunicazione telefonica interna c'era ed era molto efficiente, ma da anni il vecchio impianto non funzionava più.
Questo è stato causa di disagi non indifferenti e di continui ritardi.
Per chiamare un paziente in sala per l'operazione, si doveva sempre correre in reparto, così come alla fine di ogni intervento, al fine di riportare l'operato in reparto.
Se c'era una urgenza in sala ed avevamo bisogno del laboratorio, bisognava andarci a piedi. Ora possiamo telefonare. Lo stesso dicasi per la farmacia.
Anche quando ero in ambulatorio a visitare i pazienti esterni, ogni qualvolta l'intervento successivo era pronto, un infermiere veniva a chiamarmi di persona.

domenica 7 febbraio 2021

Devastato

Il paziente era obeso, ed anche questo in se' e' un fattore di rischio.
Dopo un incidente stradale ha riportato una frattura del femore.
E' stato in un altro ospedale dove e' stato tenuto su una barella senza che nulla venisse fatto per oltre 24 ore...cosa che non ha di certo aiutato.
L'ho operato senza grossi problemi. Frattura non difficile da ridurre. Fissazione agevole con chiodo endomidollare... sutura dei piani abbastanza celere.
Ma, arrivato alla fascia, avverto una agitazione strana tra gli anestesisti.
Mi dicono che va tutto bene ma il paziente si e' ipoteso.
Finisco l'intervento con il cuore pesante. La pressione risale con adrenalina, ma poi ripiomba a livelli pericolosi.
La respirazione diventa difficile. Il paziente ha fame d'aria.
Pensiamo subito ad una embolia polmonare. Iniziamo con ossigeno, eparina ed anche warfarin.

Sabato con il dr. Nyaga

Stasera siamo molto stanchi, non solo perchè ieri notte ci sono stati tre cesarei a distanza di 3 ore l'uno dall'altro, in modo che il sonno è stato praticamente impossibile, ma anche perchè la giornata chirurgica insieme al Dr Nyaga è stata davvero impegnativa, fin verso le 18.30.
Il Dr Nyaga è un mentore, un consigliere, un amico con cui condivido molti ideali di servizio.
Abbiamo operato tanto ed abbiamo lavorato in armonia e serenità, condividendo in sala anche un frugale pasto tra un intervento e l'altro.
Con il Dr Nyaga si fanno cose grosse, soprattutto di chirurgia addominale, ma anche tiroide ed urologica.
Oggi il top è stata una gastrectomia subtotale per tumore dello stomaco in paziente che ormai non poteva più nutrirsi a casa dell'ostruzione pilorica.
L'intervento è andato bene, sia grazie al dr Nyaga sia ai bravissimi anestesisti Peter e Naaman.

giovedì 4 febbraio 2021

Maternità

Non conosce tregua e non ha orari.
Solo Dio sa quando un bimbo deve venire alla luce.
Sei sempre disponibile e pronto all'azione, di giorno e di notte. Se tutto procede per il meglio, le infermiere se la cavano e non ti chiamano. Se qualche complicazione si para all'orizzonte, il telefono suona e devi correre in sala. Non c'e' orario.
Anzi. Di notte ci sono piu' parti che di giorno.
Ovviamente quindi cesarei e complicazioni sono piu' frequenti di notte.
Ma una scena come quella che vi propongo e che ho fotografato dopo un cesaero alle due di notte, fa scomparire la stanchezza.

Fr Beppe

mercoledì 3 febbraio 2021

Stanco

Hai lavorato tutto il giorno e la chiamata arriva alle 23, quando vorresti chiudere la giornata e riposare. Invece la dedizione totale ai bisognosi ti chiede di farti forza e di aiutare le persone che
hanno bisogno di te.
Vai a letto dopo le due e mezza di notte e poi ti chiamano nuovamente per un addome acuto alle  4.30.
Sei l’unico che può operare, e quindi lo devi fare, anche se sei esausto, perchè salvare una vita è un atto divino: sai che quella persona potrebbe morire se dicessi di no.
Certo non è facile rimanere concentrati e lucidi in situazioni così estreme.
L’addome acuto di oggi era infatti tremendo (volvolo con estesa necrosi intestinale); la persona è arrivata in ritardo e non potevi dirle di essere stanco, sapendo che ulteriori posticipi potrebbero essere letali.
A metà dell’intervento ero così stanco e spaventato che non sapevo più cosa fare. A Matiri non ho nessuno a cui chiedere consigli...

martedì 2 febbraio 2021

Il continuo braccio di ferro

Joyce e’ incinta di 8 mesi. E’ venuta in ospedale perche’ non avverte i normali movimenti del feto nella sua pancia. 
La faccio accomodare sulla barella e inizio a fare l’eco. La verita’ mi si presenta davanti immediatamente nella sua durezza, in quanto localizzo immediatamente il cuore fetale, ma non ne vedo alcun movimento. Prendo un po’ di tempo, perche’ e’ sempre difficile iniziare un discorso del genere:
“Hai altri figli?”
“Si’, ne ho uno di 3 anni”.
“Sai, a volte le gravidanze hanno dei problemi. Ci sono dei difetti di fabbrica, per cui madre natura, invece di permettere la nascita di un bimbo che non avra’ salute, preferisce che il feto non venga neppure alla luce”.
“Vuoi dire che il mio bambino e’ morto dentro di me?”
Abbasso lo sguardo ed annuisco con un cenno del capo.

lunedì 1 febbraio 2021

Adrenalina

John ha un fissatore esterno sul femore da oltre un mese per una terribile frattura esposta con osteomielite.
Da tempo sanguina dalla ferita.
E' sangue rosso vivo, come di sanguinamento in atto: sanguina dalla parte mediale della coscia, ed in molti ospedali hanno pensato che uno dei "pin" del fissatore sia andato troppo oltre ed abbia perforato l'arteria femorale.
Nessun chirurgo però ha avuto il coraggio di aiutare questo sventurato, che per oltre un mese ha ricevuto trasfusioni, senza mai risolvere il suo problema.
Gli specialisti chiedevano l'angio-TAC, per la quale in paziente non aveva i soldi: senza questa non avrebbero operato, ed il paziente non avrebbe mai potuto farla per motivi economici...ed intanto continuava a sanguinare.
E' miracolosamente arrivato a Matiri ieri mattina, ormai collassato e pallido. Il sangue usciva a fiotti ed era rosso vivo, sicuramente arterioso.

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