mercoledì 30 novembre 2022

Kaburu, un miracolo che sia vivo

Sono le 6.30 e vengo chiamato in ospedalem mentre mi sto preparando per la messa: “Cosa e’ successo?” domando al telefono.
“Hanno portato un uomo tagliato dappertutto, e sta sanguinando molto!”
Comprendo che anche oggi saltero’ la messa, ma so che il Signore e’ molto meno formale di noi e capisce quando non possiamo proprio fare diversamente. Arrivato all’outpatient mi trovo davanti una scena raccapricciante. Aveva proprio ragione Paul. Quel vecchio tutto sporco di terra e’ veramente fatto a fettine. Mi assale un forte senso di scoraggiamento: non so come toccarlo, non ho idea di eventuali fratture ossee, e quindi bisogna fare lastre praticamente di tutto il corpo.
Per un momento il mio elettroencefalogramma resta piatto: mi passano davanti scene gia’ vissute, come quella di Kawira la sera di capodanno o come quella del vecchietto sbranato dai cani alcuni anni fa.

martedì 29 novembre 2022

Marsabit

La regione di Marsabit è molto lontana dal Tharaka, quasi 500 chilometri.
Da molti anni, sin dai tempi in cui lavoravo a Chaaria, molti pazienti di Marsabit sceglievano le nostre cure ed affrontavano un viaggio lunchissimo per raggiungerci.
Anche a Matiri, dopo un lungo periodo di assenza dovuto in parte anche alla pandemia COVID ed alle retrizioni di viaggio, i pazienti di Marsabit sono ora quasi una costante.
Vengono soprattutto per motivi chirurgici: la maggior parte per fratture complesse, dovute sovente a ferite da arma da fuoco, ma anche secondarie a brutti incidenti stradali.
Qualcuno viene per problemi di chirurgia generale, come una tiroidectomia per esempio.
in questa settimana ho operato tre fratture da Marsabit; domani ne ho un altro in lista operatoria, e ne sto aspettando uno che arriverà probabilmente stanotte.

lunedì 28 novembre 2022

Il rapporto medico-paziente

Molte volte i farmaci a nostra disposizione non sono molto diversi da quelli che i pazienti trovano nel dispensario del loro villaggio. Se poi leggiamo i loro documenti precedenti, sovente ci rendiamo conto che hanno assunto piu’ o meno tutto cio’ che e’ disponibile sul mercato, ma non sono migliorati.
Quando invece vengono da me, dicono che i nostri farmaci sono efficaci e che con le nostre terapie stanno davvero meglio.
Perche’ questo?
Le ragioni possono essere varie, ma la principale penso vada ricercata nel fatto che con me si sentono ascoltati senza fretta, e poi ricevono anche spiegazione dettagliata di quello che abbiamo trovato e delle ragioni per cui abbiamo compiuto una particolare scelta terapeutica.

sabato 26 novembre 2022

Endoscopia digestiva

E’ un piccolo servizio a Matiri.
La nostra media si aggira su circa 20 endoscopie al mese.
E’ comunque un servizio molto apprezzato dala gente, in quanto offriamo gastroscopie e colonscopie al prezzo più basso di tutto il Meru ed il Tharaka.
Inoltre siamo disponibili tutti i giorni, dal lunedì al sabato, senza bisogno di appuntamento.
Ovviamente questo non si applica alla colonscopia, per cui dobbiamo prescrivere la preparazione.
La qualità delle nostre immagini è buona, e siamo in grado di offrire anche documentazione fotografica.
In endoscopia eseguiamo ovviamente anche biopsie e escissioni di polipi del colon. Il tempo necessario per la risposta all’esame istologico si aggira sui 10 giorni.
La ragione per cui gli utenti non sono tanti, va ricercata nella situazione geografica dell’ospedale.

venerdì 25 novembre 2022

Tiroidectomia

Oggi ho tolto una grossa tiroide.
Come sempre è stato un intervento molto ansiogeno: paura che la paziente sanguinasse troppo, Timore di ledere il nervo laringeo ricorrente. Ansia finchè la paziente è stata estubata ed ha respirato da sola. Sollievo quando ha detto la prima parola con un tono di voce brillante.
Era una tiroide davvero grande, e sono così contento che sia andata bene.
Quante remore e quanti dubbi, prima di decidermi ad operare e durante l'intervento!
Ma è finita bene!
Oggi ho pensato tantissimo al mio grande mentore, Dr Pietro Rolandi, che mi ha insegnato la tiroidectomia passo per passo.
Il mio pensiero è andato anche al Dr Massimiliano Zuccaro, che per la prima volta mi obbligò a fare la tiroidectomia da solo, senza la sua presenza in sala. Lui era a distanza di sicurezza, nella sala del personale, pronto per eventuali complicazioni. Tutto era andato bene comunque e non lo avevo chiamato.

giovedì 24 novembre 2022

Politrauma

Vengo chiamato dall’infermiere dell’ambulatorio, che appare abbastanza scosso e preoccupato.
“E’ successo un incidente stradale. Si tratta del solito mototaxi troppo carico di passeggeri. Ci sono due feriti: uno è in condizioni discrete, ma l’altro è davvero malmesso”.
La scena che mi trovo davanti è tremenda: nella stanza c’è sangue ovunque; il paziente giace sulla barella; è ancora tutto imbrattato di terra ed urla di dolore chiedendo dei calmanti.
Ci sono ferite in varie parti del corpo, soprattutto al lato destro del corpo; ci sono tagli sul viso, sulla mano, sulla gamba e sul piede.
Ma la cosa che preoccupa di più sono le fratture: siamo di fronte ad un politrauma con entrambi gli arti inferiori spezzati in più frammenti, con una frattura dell’estremo prossimale dell’omero ed un’altra del bacino.
Il paziente è anche ipoteso e dobbiamo rianimarlo con liquidi in vena.
L’eco addome fatta d’urgenza sembra escludere che ci siano emorragie interne o rotture di organi.

martedì 22 novembre 2022

La panga a portata dei bambini

Abbiamo ricoverato Antony in una pozza di sangue.
Aveva una ferita sulla parte posteriore del collo, per fortuna abbastanza superficiale. L’abbiamo quindi suturata senza grossi problemi.
Purtroppo pero’ aveva anche una ferita disastrosa nella parte volare dell’avambraccio. Tutti i tendini flessori erano stati recisi, insieme a buona parte dei muscoli.
Mercy ha praticato un buon blocco anestetico all’escella, ed abbiamo quindi potuto fare le nostre tenorrafie a paziente sveglio.
Pensiamo di aver fatto un buon lavoro e di aver trovato e ricostruito tutti i tendini.
Il fatto che Antony fosse un ragazzo di 15 anni appena, mi ha incuriosito un po’, perche’ mi sembrava troppo giovane per essere classificato come il solito avvinazzato che conclude una rissa qualunque con dei colpi di machete.
“Cosa e’ succeso?” gli ho chiesto, mentre suturavo la cute e mi sentivo ormai rilassato.
“E’ stato mio fratello piu’ piccolo”, mi ha risposto senza lasciar trapelare emozioni.

domenica 20 novembre 2022

Ed è subito sera...

Quante volte questa poesia di Quasimodo mi torna alla mente quando, come oggi, mi ritrovo a sera, stremato e con il cervello appiattito, dopo una giornata che oserei chiamare intensa.
Ed è subito sera...non hai neppure il tempo di accorgertene. Ti alzi da letto prestissimo, corri come un pazzo tutto il santo giorno, ed a letto desideri tornare perchè le forze ti abbandonano: la giornata è volata via e pare un attimo da quando ti sei alzato al mattino.
Oggi è stato come un film che girava con il tasto di "avanti veloce": tutto è stato una corsa a perdifiato. I malati erano tantissimi in ambulatorio, la sala operatoria pesante, in sala parto un'attività continua.
Oggi è lunedì, e ce lo aspettavamo!
Il problema è che il week end è stato tremendo.
Quando poi le notti sono difficili (e sono di guardia 5 giorni alla settimana!), la giornata seguente è pesante già dal mattino. Poi arriva l'assalto dei pazienti e non c'è più tempo neppure per respirare.

sabato 19 novembre 2022

Chirurgia della mano a Matiri

Oggi, con il Dr Winters, abbiamo eseguito un difficile intervento di riparazione dei tendini estensori della mano.
Si trattava di una ferita da panga (machete) che risaliva al mese di febbraio.
I tendini non erano stati riparati dopo il trauma, ed il poveretto aveva una paralisi della mano in flessione.
L’operazione è stata lunga e complessa. I tendini erano ormai retratti ed inglobati in tessuto cicatriziale.
Abbiamo eseguito delle trasposizioni tendinee per permettere al paziente di recuperare l’estensione del polso e delle dita.
Credo che sia stato un gran bell’intervento che ridarà al paziente l’uso della mano, anche se per ora deve stare con il gesso per 2 mesi.
Ringrazio il Dr Winters, senza il quale non sarei stato in grado di fare un’operazione del genere.

Fr Beppe

venerdì 18 novembre 2022

Frammenti di croce

Zipporah e’ malata grave ed e’ ricoverata per una serie di complicazioni legate all’HIV.
E’ vedova, perche’ suo marito e’ morto da tempo a causa della malattia.
Non sono ricchi, ma con un grande sforzo Zipporah era riuscita a mettere da parti qualche soldino. Poi con il corrispondente di circa 500 Euro, era riuscita ad acquistare una motocicletta cinese, 125 cc di cilindrata, per il suo primogenito di 18 anni: lo scopo era quello di iniziare un servizio di mototaxi, che avrebbe loro permesso di guadagnare qualche scellino, per tirare avanti e per educare il secondogenito, anche lui sieropositivo, di appena 10 anni.
Suo figlio Richard ieri e’ venuto a trovarla qui in ospedale, prendendosi una pausa dalla sua attivita’ di tassista.
Finito l’orario di visita, ha ripreso le sue corse su e giu’ tra il cancello del nostro presidio e le varie destinazioni richieste dai clienti. Il tempo che segue l’orario di visite e’ molto redditizio, ed
i motociclisti diventano spericolati per completare le corse nel minor tempo possibile, e per tornare nuovamente a riprendere altri passeggeri.

giovedì 17 novembre 2022

William ora mi stringe la mano

Ha delle escrescenze bluastre su tutto il corpo. Sono dei bubboni duri e dolenti alla palpazione. Quelli sul volto gli conferiscono un aspetto grottesco e mostruoso.
Alcuni noduli sono chiaramente purulenti e si vede una patina di pus giallo che li ricopre.
William e’ molto irritabile e sembra arrabbiato con la vita...
“Che cos’hai da guardarmi cosi’? Lo so che sembro un mostro e che faccio schifo. Lo so che puzzo come le feci a causa dei bubboni. Sono HIV positivo, e sono sicuro che ora nessuno osera’ piu’ toccarmi o rivolgermi la parola”.
“Perche’ dici questo? Stiamo seguendo molti malati nella tua stessa condizione, ed oggi ci sono delle medicine che possono veramente ridurre la massa del sarcoma di Kaposi che ti affligge”.
“Non ci credo... e poi a che pro vivere se nessuno osera’ piu’ neppure stringermi la mano?”

martedì 15 novembre 2022

Falso allarme

Sono le 3.15 del mattino ed il cicalino suona con insistenza. Mi viene un accidente perchè è la seconda notte di fila che mi chiamano e sono davvero stanco.
Questa volta al walky-talky non dicono subito la parola magica: “cesareo”; la spiegazione è più lunga: parlano infatti di una persona con addome acuto.
Mi avvio in ospedale sonnolento e preoccupato: se è davvero un addome acuto, devo svegliare anestesista e staff reperibile.
Arrivato in ospedale mi viene detto che si tratta di una ragazza di 16 anni, e questo aumenta lo spettro delle ipotesi diagnostiche: si potrebbe trattare di una gravidanza extrauterina.
Scoprendo la pancia della giovane mi rendo conto della ragione che ha reso nervosi gli infermieri del turno di notte: la malata ha una lunga cicatrice sull’addome. 

lunedì 14 novembre 2022

I massimi sistemi

Spesso nella vita ci troviamo a discutere su problemi piu’ grandi di noi. Puo’ essere l’effetto serra, la politica o a volte anche le posizioni della nostra fede di fronte a grandi problemi di attualita’.
Quando ci lanciamo in tali argomenti pare sempre che noi abbiamo le soluzioni in tasca per tutto.
Non e’ infrequente che, anche parlando del più e del meno, ci si “imbarchi” in tali labirinti e sabbie mobili.
Sempre piu’ pero’ mi rendo conto che io non so dare risposte sui “massimi sistemi”... non ne ho la formazione e non sono d’altra parte nella posizione di cambiare alcunche’.
Perche’ quindi iniziare disquisizioni che non ci porteranno a nessuna deliberazione pratica?

sabato 12 novembre 2022

Protesi totale d'anca

Oggi a Matiri abbiamo fatto una protesi totale d'anca cementata, ed il paziente non ha pagato niente per l'impianto che è stato donato da amici americani. Anche il cemento era parte della donazione.
L'intervento è stato lungo e faticoso, ma il risultato finale è stato ottimo.
Siamo strafelici per il paziente; estremamente grati ai donatori americani, e soprattutto al Dr Winters, senza il quale non sarei stato in grado di eseguire tale complicata operazione.
La protesi totale di anca ha costi proibitivi per la maggioranza, ma le donazioni gratuite dagli USA ci permettono di aiutare anche coloro che non se lo potrebbero permettere.

Fr Beppe

venerdì 11 novembre 2022

Drammi

Sto quasi per finire l’ambulatorio, quando arriva Miriam“Mi dispiace, ma non posso lasciarti andare a riposare dopo questo malato. E’ infatti arrivato un prolasso del cordone ombelicale”.
“Oh Santo Cielo, ma il cordone pulsa?”, le chiedo concitato.
“Veramente non ne sono sicura... e’ meglio che vieni a controllare!”
Non mi arrabbio con Miriam, che e’ appena uscita dalla scuola infermieri, perche’ e’ piu’ che normale non abbia tutta quell’esperienza che ti aspetteresti per la gestione di una sala parto oberata come la nostra.
Seguo la mia infermiera e mi trovo davanti una donna molto povera, a giudicare dalle condizioni degli abiti. E’ sporca ed impolverata. La sua statura non supera il metro e trenta, e noto sul suo addome una cicatrice da pregresso cesareo.
Non sento alcuna pulsazione quando afferro il cordone tra pollice ed indice, e decido per una ecografia d’urgenza in sala parto con lo strumento portatile.

giovedì 10 novembre 2022

Emergenza notturna

Sono le 23 ed arriva la telefonata che mi rovina il sonno: "distress fetale da Marimanti. Condizioni fetali pessime e situazione della madre molto precaria perchè si tratta di pre-eclampsia".
Da Marimanti a Matiri il viaggio dura circa un’ora e mezza; è passata la mezzanotte quando arriva l’ambulanza: ; mi alzo, raggiungo la sala parto come uno zombi e confermo che non si può aspettare.
Il battito cardiaco fetale è presente e regolare, ma la donna è irritabile e molto edematosa. La sua pressione è altissima. Ha proteine e sangue nell’urina. C’è meconio.
Ci mettiamo relativamente poco ad entrare in sala dopo aver contattato i reperibili.
In pochissimi minuti estraiamo il piccolo... il meconio è bruttuissimo ma per fortuna la femminuccia piage quasi subito.

mercoledì 9 novembre 2022

Assalitore o assalito?

John e’ arrivato stamattina in ospedale in pessime condizioni generali. Appariva in preda al dolore, soprattutto all’addome. I parenti che lo hanno accompagnato ci hanno riferito che il loro congiunto era stato assalito dai ladri durante la notte ed era stato “pestato” con una serie infinita di calci nella pancia.
Alla visita l’addome era veramente dolente, e la palpazione creava una evidente reazione di difesa, come nei casi di peritonismo.
Abbiamo fatto una ecografia urgente ed abbiamo documentato una ingente quantita’ di fluido corpuscolato in cavita’ peritoneale. Abbiamo dunque eseguito una paracentesi esplorativa ecoguidata, ed abbiamo appurato che si trattava di sangue rosso vivo. Siccome il nostro cliente aveva anche una importante splenomegalia, abbiamo formulato l’ipotesi diagnostica di rottura traumatica della milza con emoperitoneo (il fegato appariva infatti normale).

lunedì 7 novembre 2022

Domenica pomeriggio

Anche oggi, come sempre, ho lasciato Matiri alle 11, dopo l'ennesimo cesareo d'urgenza.
A Chaaria, come ogni domenica, ho trovato una lista lunghissima di pazienti che mi attendevano.
L'ambulatorio della domenica a Chaaria, e' insieme un tributo di affetto per quella comunita', ed insieme un contributo per tutte le persone malate che non avrebbero i soldi per arrivare a Matiri.

Fr Beppe

Il volto della fame

Sto camminando spedito verso l’ospedale. La strada è terribilmente polverosa ed il sole torrido. Non c’è un filo di vento ed il cielo è di un blu incantevole. Gli occhi bruciano tutte le volte che uno spericolato matatu sfreccia e mi sorpassa, lasciandomi immerso in una nuvola di polvere rossa. Ad un certo punto odo una voce femminile alle mie spalle:
“Padre, fermati per piacere”.
Istintivamente penso che quella persona stia chiamando me, seppure io non sia prete…
Mi giro di scatto ed inizio ad intravedere tra la polvere argillosa che comincia a depositarsi sul terreno, una figura smilza, accompagnata da un nugolo di bambini. E’ bassa di statura, minuta e dalla carnagione chiara, seppure i caratteri somatici siano chiaramente bantu (brown li chiamano qui, in contrapposizione ai black che hanno una pelle color ebano). In testa ha un foulard tutto sporco; cammina scalza, come pure tutti i suoi bambini. I vestiti sono stracciati e intrisi di una polvere vecchia di settimane. 

La domenica pomeriggio

Anche ieri, come sempre, ho lasciato Matiri alle 11, dopo l'ennesimo cesareo d'urgenza.A Chaaria, come ogni domenica, ho trovato una lista lunghissima di pazienti che mi attendevano.
L'ambulatorio della domenica a Chaaria è insieme un tributo di affetto per quella comunità ed insieme un contributo per tutte le persone malate che non avrebbero i soldi per arrivare a Matiri.

Fr. Beppe Gaido



sabato 5 novembre 2022

Trentun anni da medico e venticinque di Kenya

Oggi ho ripensato un attimo al giorno della mia laurea, con il cuore pieno di riconoscenza e con un misto di sensazioni che mi aiutano a ricordare vari aspetti di questa splendida professione e missione.
Era il 5 novembre 1991, quando qualcuno ha pronunciato la frase fatidica che mi ha dichiarato dottore in medicina e chirurgia.
Di acqua ne è passata tanta sotto i ponti...tante cose sono cambiate da allora; soprattutto sono cambiato io, e non solo perchè sono più vecchio di 31 anni!
La giornata di oggi è iniziata presto in sala operatoria. Oggi è sabato ed il Dr Winters è a Matiri. Con lui si opera tanto e si imparano sempre cose nuove.
Che bello arrivare alla soglia dei 61 anni e potersi sentire ancora come uno specializzando che vuole e deve imparare tante cose nuove, per servire gli altri sempre meglio e sempre di più!
Celebrare questo trentunesimo anniversario di laurea con cinque interventi andati bene, mi ha galvanizzato e mi ha fatto pensare che nei prossimi 31 anni avrò ancora tantissimo di apprendere.
Oggi è andato tutto bene in sala e ne ringrazio il Signore.
Ovviamente in 31 anni di pratica medica non è stato sempre così: quante sconfitte, quante volte ha vinto la morte, lasciandomi devastato; quanto dolore condiviso ed anche provato insieme ai miei malati ed ai loro familiari!
Sì, 31 anni di traguardi raggiunti, di nuove tecniche apprese e messe in pratica, di prestazioni cliniche sempre più elevate ed avanzate; ma anche 31 anni di sconfitte e di dolore vero e profondo, soprattutto di fronte alla morte.
E poi tanto lavoro: oggi è stato uno di quei sabati terribili in cui si esce di sala operatoria davvero stanchi. Avresti voluto staccare un po’ la spina, ma non ci sei riuscito perchè i bisogni sono sempre
tanti.
Pure questo aspetto ha avuto il suo senso nella celebrazione feriale del mio anniversario da medico.
Se penso al tempo trascorso in Africa (25 anni!!!), ma anche a quello precedente in Italia, è stato sempre caratterizzato da tantissimo lavoro, da innumerevoli sacrifici, da tanta dedizione al paziente e da
una sincera donazione personale.
Fatica, impegno e sacrificio...elementi davvero importanti nella "missione" di un medico che è sempre chiamato a vivere la propria professione come un servizio all’umanità sofferente.
Ora è ormai giunta la sera.
Le luci in sala operatoria sono al momento spente. La sala parto è vuota. I reparti sono pieni, ma i malati sono tranquilli.
Provo a fare un bilancio di questi 31 anni, e non trovo altro da fare che ringraziare il Signore per tutto quello che mi ha donato in tale lungo periodo di continua crescita professionale e di innumerevoli
soddisfazioni; quello che sono diventato come medico e come chirurgo (qualcuno dice che sono un medico a 360 gradi) è certamente dono Suo, dono accolto con riconoscenza e fatto fruttificare con un sincero e quotidiano impegno personale.
La giornata di oggi (vorticosa, esilarante per molti aspetti, entusiasmante per i nuovi traguardi che ancora mi si presentano, ed allo stesso tempo triste e depressa per gli eventi di morte che caratterizzano la vita in ospedale) è per me un’occasione grande di rendimento di grazie.
Grazie al Signore per il dono della vita e della salute, che posso mettere a disposizione degli altri: invecchio, ma sto bene e le forze per adesso tengono bene.
Grazie a tutti i volontari che hanno visto in me dei talenti che neppure sapevo di avere, e che hanno voluto investire in me e credere nelle mie potenzialità umane e professionali. Sono stati loro a rendermi quel medico tuttofare che sono diventato pian piano nel corso degli anni. Loro sono stati i miei mentori.
Oggi è stato un giorno assolutamente feriale e lavorativo esternamente, ma è anche stato un giorno di gioia semplice e profonda nel segreto del mio cuore.

Fr. Beppe Gaido

venerdì 4 novembre 2022

Lucyline

Da qualche tempo, Lucyline ha cominciato ad accusare vaghi dolori e bruciori alla parte superiore dell’addome, insieme a sensazione di ripienezza anche a digiuno.
Le abbiamo fatto una ecografia, per escludere una pancreatite o una patologia delle vie biliari: era tutto negativo. Anche gli esami epatici erano nella norma, ed il parassitologico delle feci negativo.
Abbiamo quindi praticato una gastroscopia ed abbiamo diagnosticato un’ulcera peptica cronicizzata, con segni di gastrite associata.
Lucyline ha iniziato la terapia, ma con poco giovamento.
Con grande sorpresa poi, me la sono trovata in ospedale due settimane dopo, verso mezzanotte, con un addome così disteso da sembrare una gravidanza a termine, con gonfiore alle gambe e con segni evidenti di difficoltà respiratoria.
Visitandola, mi sono accorto che quella pancia doveva essere piena di fluido. Ho rifatto un’eco.
“Magari ha una cirrosi epatica, o una insufficienza renale”, penso tra me.
Ma lo “scan” mi confonde ancora di più: fegato e reni sono normali, e tutti gli organi esaminati mi paiono nella norma, incluse le ovaie.
L’unica differenza dall’esame ultrasonografico precedente è la massiccia presenza di acqua (chiamata in medicina ascite): ce n'è così tanta da provocare una compressione sul diaframma e non permettere a Lucyline di respirare bene.
Lei ha anche febbre alta.
Faccio un piccolo prelievo con siringa per essere sicuro che non si tratti di sangue... nel qual caso penseremmo ad una gravidanza extrauterina, e dovremmo correre in sala operatoria. Il materiale che recupero è giallo citrino, con vaghe sfumature al verdastro: non è sangue, e quindi non mi trovo di fronte a quello che temevo. Non pare neppure fecale, e perciò non ritengo possa trattarsi di una
perforazione intestinale. E’ comunque così giallo da farmi pensare che possa trattarsi di una forma infettiva: peritonite non credo, in quanto ci sono sia i movimenti che i suoni intestinali, e la pancia
non ha la resistenza lignea di quella patologia.
Anche se è notte, faccio partire qualche esame urgente: la VES impressiona in quanto è di 85, ma i globuli bianchi all’emocromo sono sostanzialmente inalterati. “Bianchi” normali, insieme all’assenza di segni clinici, distolgono il mio pensiero per esempio da una appendicite che si sia già perforata.
Nei meandri della mente penso che potrebbe trattarsi di tubercolosi intestinale; ma prima di sottoporre la malata a sei mesi di pesante terapia antibiotica, ne voglio essere sicuro.
Per ora la “copro” con del Rocefin, e le do dei diuretici. Gli elettroliti infatti sono nella norma, e me lo permettono!
So che a volte anche i tumori maligni esordiscono in questo modo bizzarro.
Il mattino seguente, prima di orientarci eventualmente ad una TAC, preleviamo circa due litri di materiale ascitico, e lo inviamo immediatamente per esame batteriologico (ricercando soprattutto il bacillo della TBC) e citologico (sospettando qualche forma maligna di cui non conosciamo l’origine).
Il colleghi anatomo-patologi capiscono che si tratta di un caso molto urgente, e ci danno la risposta in quattro giorni: non c'è crescita di micobatteri della tubercolosi, ma purtroppo nel liquido vengono trovate cellule tumorali maligne, di partenza quasi certamente gastrica.
Si tratta dunque di una carcinosi peritoneale (cioè di estese metastasi alla cavità addominale), ed ormai il tumore è totalmente fuori controllo.
Che disfatta per noi... e che sfortuna per Lucyline.
Non ha avuto mal di stomaco per più di qualche settimana, ed ora il cancro ha già dato metastasi generalizzate.
Purtroppo poi, sappiamo che, pur volendo fare della chemioterapia, i risultati su tale tipo di neoplasia sono assolutamente deludenti.
Che mistero la sofferenza?
E’ inutile chiedersi “perchè”, in quanto non si troverebbero risposte.
Oggi Lucyline sta meglio, grazie soprattutto ai diuretici... e vuole andare a casa. I familiari mi chiedono di non dirle nulla della diagnosi, ed essa è euforica perchè l'acqua nella pancia si è ridotta moltissimo.
Io però credo fermamente che lei abbia il diritto di sapere e la informo con delicatezza. E’ stata durissima, sia per me che per lei.
Ha pianto tanto, soprattutto pensando alla sua bambina piccola.
Le sono stato vicino e le ho parlato della possibilità di vedere un oncologo.
La sua storia mi ha depresso profondamente, e di nuovo mi ha posto brutalmente di fronte all'ineluttabile.
Domande del tipo: “come fa Dio a permettere certe cose?”, fanno capolino nel mio subconscio... ma mi sforzo di non imbucare questa strada che non mi porterebbe da nessuna parte, se non ad un maggior disagio emotivo. Nella fede tento di ripetere a me stesso che “le Sue vie, non sono le nostre vie”, e che “Dio non turba mai la gioia dei Suoi figli, se non per darne loro una più grande e più certa”.

Fr. Beppe Gaido

giovedì 3 novembre 2022

Docente mancato

Mi è sempre piaciuto insegnare, e le lezioni in ospedale sono sempre state un mio impegno da molti anni.
Nelle ultime settimane sono stato sempre io a presentare la formazione permanente per il personale, il giovedì mattina.
Abbiamo affrontato il tema delle trombosi venose profonde e dell'embolia polmonare, spesso un grosso rischio perioperatorio per i pazienti ortopedici,
Ho dato spazio anche alle patologie emergenti, soffermandomi sul vaiolo delle scimmie prima, e sull'ebola poi (abbiamo focolai epidemici in Uganda e dobbiamo tenerci pronti).
L'ultimo sforzo è stata la presentazione di una classe sull'ascite.
Preparare le lezioni mi prende molto tempo, spesso rubato al sonno, ma devo dire che mi piace anche e mi gratifica un sacco.
Il personale in genere è attento, e questo mi incoraggia a pensare che io non sia poi così noioso.

Fr. Beppe Gaido

martedì 1 novembre 2022

Fare il bene oggi

Vorrei iniziare il post di oggi con un pensiero spirituale del Dalai Lama, che dice piu’ o meno: ci sono solo due giorni della vita in cui non puoi fare niente per gli altri. Ieri e domani. Proprio per questo impegnati al massimo oggi nel servizio del prossimo.
Questo aforisma del buddismo tibetano mi aiuta sempre moltissimo ad alzarmi al mattino e ad affrontare i nuovi impegni, anche quando e’ dura e quando la giornata si presenta complicata ed estenuante.
Mi incoraggia pure a prendere decisioni radicali, che abbiano come fine l’aiuto del prossimo molto piu’ che l’autodifesa da eventuali problemi medico-legali.
Oggi ho operato sette fratture, oltre a due cesarei d’urgenza; ho avuto due gastroscopie, e poi tanti pazienti ambulatoriali e ricoverati.
La sala operatoria sembra ormai una fucina, ed in essa si sentono rumori ora consueti, come quelli della sega elettrica, del dermatomo, del trapano, del martello e scalpello...oltre che il vagito dei neonati.

POST IN EVIDENZA

ERA OTITE

  Ivonne ha pochi mesi ed è arrivata in condizioni estreme dovute ad una malattia febbrile molto  severa. Era stata ricoverat...