venerdì 5 marzo 2021

Mani che non hanno mai lavorato

Anche oggi ho finito di operare alle 19.30, con un ritmo serrato e non stop.
Ho avuto casi molto difficili, spesso decisamente faticosi. Interventi lunghi in cui anche dovevamo applicare forza fisica non indifferente per la riduzione delle fratture.
L'ultimo caso è stato un politrauma in una vecchietta che era stata investita da un motociclo ed aveva riportato fratture multiple.
L'abbiamo operata in anestesia generale: tre lunghe ore di lavoro e concentrazione, ma tutto è andato bene e la paziente si è svegliata abbastanza in fretta.
Stanotte sono di guardia, e nel mio giro serale sono andato a far visita alla nonnina ormai abbastanza sveglia anche se ancora leggermente confusa.
Inaspettatamente, mentre la visitavo, mi ha preso la mano con l'unico arto non fratturato, ha accarezzato il palmo, e poi ha detto con candore: "si vede che queste sono mani che non hanno mai lavorato. Non sono mani di contadino. Certamente non usi la zappa".


Non ho risposto, sia per non fare polemiche, e sia perchè forse la paziente ha ancora qualche fumo di anestetico nel cervello.
Non ho i calli sulle mani, questo è vero.
Ma la vita in sala, le decisioni difficili da prendere sempre da solo, le sconfitte ed il continuo contatto con la sofferenza e con la morte, i calli me li hanno fatti venire sul cuore.
Alla sera sono stanchissimo e non ce la faccio quasi neppure a parlare, sono tormentato dai sensi di colpa per quanto non è andato bene, e so che il cicalino mi può svegliare in ogni momento.
Non ho i calli sulle mani, ma nella mia vita ho davvero lavorato.

PS: nella foto vedete viti ortopediche appena acquistate con le generose donazioni di alcuni donatori. Lo scatolone è piccolo, ma il valore contenuto è di 1000 euro, Grazie

Fr Beppe



Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il commento.

POST IN EVIDENZA

EMERGENZA

EMERGENZA IN MATERNITA' E'arrivata al mattino con una cicatrice da pregresso cesareo ed una emorragia antepartum. Era anche in trava...