giovedì 29 aprile 2021

Il Dr Omar Sayid

Dopo due settimane di intenso lavoro ortopedico in sala operatoria, il Dr Omar Sayid e' oggi rientrato a Mogadiscio, dove dirige il dipartimento di ortopedia dell'ospedale universitario.
E' stato a Matiri per imparare a conoscere i segreti della tecnica chirurgica di Sign.
Sono stati giorni di intenso scambio di esperienze e di conoscenze, di amicizia ed accoglienza vicendevole.
Il Dr Sayid mi ha insegnato molto, e spero di aver fatto altrettanto nell'area dell'utilizzo dello strumentaro Sign.
E' un grande onore per me che il Dr Omar sia stato affidato a me per il primo sgrossamento nella tecnica ortopedica di SIGN.

fr. Beppe

mercoledì 28 aprile 2021

Malaria

Negli ultimi anni sono stati fatti molti passi avanti nella lotta alla malaria, che comunque ancora uccide piu' del COVID, almeno nell'Africa Subsahariana.
Il numero dei casi di malaria e' sceso nello scorso decennio.
Il piu' grande contributo da questo punto di vista lo ha certo dato la distribuzione di zanzariere a tutte le donne incinte ed a quelle con un figlio di eta' inferiore ai 5 anni.
Le zanzariere impregnate con piretro hanno fatto un grande lavoro proprio perche' donate alle madri.
E cosi' la fascia di eta' con la mortalita' malarica piu' elevata (i bambini da 0 a 5 anni) e' stata la piu' protetta...perche' le mamme si prendono cura dei figli.
Sono anche arrivati farmaci nuovi dalla Cina (le terapie combinate a base di artemisina), farmaci efficacissimi, rapidi e con effetti collaterali minimi.
Da segnalare che un possibile vaccino antimalarico e' ormai in fase 3 di sperimentazione sia in Kenya che in Ghana.

martedì 27 aprile 2021

Arrivato il nuovo generatore

Non possiamo che ringraziare il Signore per il preziosissimo dono oggi ricevuto a Matiri.
Grazie ai generosi benefattori che hanno pagato questo costoso e necessario dono per l'ospedale.
Il generatore e' nuovo di fabbrica ed arriva direttamente dalla Cina. Sara' ora installato e connesso.
La corrente elettrica e' diventata sempre piu' erratica negli ultimi mesi, con periodi di black out anche di 72 ore continuative.
Altro grosso problema e' il basso voltaggio che non ci permette di usare le macchine.
Il vecchio generatore era insufficiente e soprattutto non automatico. Anche oggi sono rimasto senza corrente per 15 minuti durante una prostatectomia, prima che il generatore fosse attivato manualmente. Anche queste ansie dovrebbero finire con il nuovo, potente generatore.
Grazie ai generosi benefattori che non nomino ma di cui conosco i nomi.
Dio sapra' ricompensare con il centuplo coloro che donano nel segreto.
Grazie!!!

Fr Beppe

lunedì 26 aprile 2021

I pazienti impazienti

In fondo la natura umana e’ la stessa a tutte le latitudini: quelli che chiamiamo i nostri pazienti diventano ogni giorno meno pazienti, e si lamentano sempre; dicono di venir da lontano, di non avere mezzi di trasporto per ritornare a casa, di essere stanchi di attendere, ecc.
Anche oggi, pur avendo lavorato non-stop fino alle ore 22.30, ho dovuto sentire questa canzone a partire dal mattino, e tra me pensavo che davvero l’essere umano rischia di essere incontentabile.
Offriamo a tutti il nostro servizio, seppure onestamente non di eccellenza; eseguiamo in una sola giornata degli esami che anche in Italia vanno prenotati in precedenza con liste di attesa di vari mesi...
Eppure quel che sentiamo sono sempre lamentazioni (siamo lenti, si aspetta per troppe ore per essere visitati, e cosi’ via).
Nessuno poi si rende conto che, se tardiamo a prenderci cura di lui, e’ perche’ ci sono altri problemi o emergenze da qualche altra parte dell’ospedale.

domenica 25 aprile 2021

Le fratture esposte

Sono sempre un grandissimo problema. Ci vogliono mesi anni e parecchi interventi per farle guarire. Si tratta di approcci multidisciplinari, sovente complessi, in cui ti devi destreggiare tra la traumatologia e la chirurgia plastica. Per me la parte piu' impegnativa rimane quella plastica. I lembi sono difficili e sovente falliscono pure.
Solo quando i tessuti molli guariscono completamente, puoi pensare a terapie ortopediche definitive come chiodi endomidollari o placche. I pazienti stanno mesi e mesi in fissatore esterno. Spesso si scoraggiano.
Bisogna inoltre pensare a soluzioni complesse come trasporti ossei con Ilizarov o tecniche con cemento osseo.
Spesso abbiamo successo ma purtroppo non sono rari i casi in cui si finisce con una amputazione.
C'e' chi chiede l'amputazione dall'inizio, normalmente per motivi economici, ma e' un peccato non tentare a salvare l'arto.

Due prostate alla settimana

Nell'ultimo mese ho sempre lavorato un po' sotto pressione nel campo delle prostatectomie. Ho avuto parecchie richieste, ma per motivi di carenze infermieristiche ho potuto fare solo due prostate alla settimana. 
Il problema piu' grande e' l'estremo impegno infermieristico nel post-operatorio. A Matiri non riusciamo a gestire piu' di un lavaggio continuo alla volta.
Per questo programmo la prostatectomia seguente il giorno in cui termino il lavaggio del paziente precedente.
Oggi ne ho fatta un'altra. Il prossimo paziente da operare sara' mercoledi'. I problemi sono molteplici nella gestione di tale intervento: bollire l'acqua per il lavaggio continuo da una parte, ma dall'altra l'estrema attenzione richiesta al personale infermieristico affinche' il catetere non si blocchi, non si formino coaguli e non si vada a finire in una complicazione.

venerdì 23 aprile 2021

Casi difficili

Abbiamo ricoverato un poveretto con un’ernia scrotale incarcerata ed associata ad un idrocele.
Anche in questo caso l’operazione e’ stata un incubo. Non si trattava di un’ernia normale. Era un groviglio di anse abnormi e pesantissime che non si riusciva assolutamente a staccare dalla vaginale del testicolo. Ho avuto dei momenti di panico e di scoraggiamento, anche perche’ il malato e’ parente di un medico di Meru. Poi, sono riuscito a staccare le anse intestinali anomale, ad eseguire l’eversione della tunica vaginale, ed a ridurre il materiale intestinale attraverso la porta erniaria.
La riduzione e’ stata molto difficoltosa perche’ c’erano aderenze e sinuosita’ anormali in quel lungo pezzo intestinale, che comunque ci sembrava vitale e che quindi non abbiamo pensato di recidere.
I problemi di questo paziente sono pero’ iniziati la notte stessa.

mercoledì 21 aprile 2021

Panga

Ieri mattina abbiamo assistito una ragazza “machetata” dal fratello per una questione di eredita’: la panga e’ scesa violentemente sul suo braccio sinistro, ha tranciato arteria e nervo ulnare, muscoli e tendini, per poi fratturare l’ulna. 
E’ stato un lavoro lungo: dapprima abbiamo fermato l’emorragia arteriosa, e poi, con pazienza certosina abbiamo cercato i tendini che nel frattempo si erano retratti parecchio in alto. 
Abbiano fatto la neurorrafia dell’ulnare così come ne siamo stati capaci. 
Anche la frattura era piuttosto scomposta e con pazienza abbiamo tirato e ridotto, apponendo infine i due capi ossei
l’uno sull’altro. Abbiamo scelto un fissatore esterno per la malcapitata, che comunque ora riesce a muovere tutte le dita.
Alle 17 di ieri pomeriggio poi abbiamo ricevuto un caso ancor piu’ mostruoso: ancora una volta si trattava di una donna, vittima di violenza domestica da parte del marito, ed ancora una volta si trattava di “panga”. 

martedì 20 aprile 2021

I tumori

Quando ero studente si diceva che in Africa le neoplasie sono molto rare. Lavorando qui per anni ormai, e facendo esperienza anche in zone ancora piu’ difficili, come per esempio il Sud Sudan, mi sono reso conto che questa affermazione era viziata in partenza.
a) Il primo problema e’ rappresentato dall’abilita’ diagnostica in Africa: pensando a certi villaggi sperduti, alla poverta’ che vi regna, per esempio in Sud Sudan, ma anche in certe aree vicine a noi, e’ evidente come i dispensari locali non abbiano la capacita’ di “trovare” un tumore.
Quasi sempre queste strutture si limitano a poche diagnosi, spesso di natura infettiva. Cio’ da una parte porta ad una sovrastima di certe patologie: ogni forma di febbre per esempio e’ considerata malarica ed ogni diarrea viene curata come amebica o secondaria a tifo addominale.
Dall’altra si perdono per strada le diagnosi piu’ complesse, sia perche’ non ci sono medici nei servizi piu’ periferici, sia soprattutto per mancanza di strumenti diagnostici quali ecografia, TAC, colon o gastroscopia, biopsia. 

lunedì 19 aprile 2021

Felicità

L’Africa mi ha cambiato profondamente in questi anni che inesorabilmente passano e mi incanutiscono i capelli e la barba.
Mi ha cambiato come persona, ma anche come medico.
Direi che l’Africa è stata la mia salvezza: mi ha salvato da una vita forse più comoda e sicura, ma certamente più piatta ed anonima. Mi ha fatto esplodere come medico a trecentosessanta gradi , ma soprattutto mi ha aiutato a comprendere che forse nella povertà e nella vita umile sta nascosto il piccolo seme che tutti passiamo la vita a cercare affannosamente: il seme della felicità.
Stando qui ho compreso che la felicità la trovi nella condivisione, nella donazione e nella dedizione ai poveri ed ai sofferenti... mai invece la potrai trovare nella competizione, nella gelosia, e tanto meno nel far del male agli altri.

domenica 18 aprile 2021

Diritti d'autore

Stasera sono arrivati all'ospedale di Matiri 390 Euro che sono i diritti d'autore del libro MADRI. Grazie a tutti i lettori di questo memoir.

I soldi saranno utilizzati per l'acquisto di materiale chirurgico e per coprire le spese sanitarie dei poveri che non se le potrebbero permettere. 

Questi soldi hanno gia' salvato la vita ad una ragazza ventenne con grave emorragia in gravidanza. Non aveva un centesimo, ma e' stata ricoverata ed ha ricevuto le cure del caso. Grazie a tutti.

Fr Beppe

sabato 17 aprile 2021

Il dramma di non avere figli

Apro la porta per accogliere il prossimo paziente ambulatoriale. Mi trovo davanti una donna esile ed altissima. Il suo corpo e’ completamente coperto di nero, ed il chador lascia intravvedere degli occhi vivacissimi attraverso la minima fessura.
Come sempre vengo attratto dall’aura di mistero che circonda queste creature completamente nascoste al nostro sguardo. Con lei entra un uomo che veste abiti tradizionali islamici e porta in mano il rosario con i 99 grani corrispondenti alle litanie di Allah che il buon musulmano prega continuamente.
Chiedo alla paziente quale sia il suo problema; mentre parlo, guardo il marito direttamente, perche’ so che lei non potra’ rispondermi.
Parlera’ solo lui. Lui mi dice che sua moglie non riesce ad avere bambini, dopo 3 anni di matrimonio.
Io mi rannicchio tra le spalle e mi sento impotente. Chiedo al marito se potro’ visitare la moglie, metterle una sonda ecografica sulla pancia, mandarla a fare esami di laboratorio anche un po’ privati. Su questo l’uomo non ha problemi, a patto che lui possa essere sempre presente durante tutti i test clinici.

venerdì 16 aprile 2021

I dieci comandamenti

1) Io sono il Signore tuo Dio, che tu hai la possibilita’ di incontrare ogni giorno nei poveri e negli ammalati che servi e per cui stai spendendo la vita. Sono presente nei pazienti piu’ difficili e piu’ puzzolenti, in quelli piu’ scortesi e difficili da accontentare.
Ma ricordati che “neppure un bicchiere d’acqua dato per amore sara’ dimenticato”.
2) Non nominare il nome di Dio invano: non e’ il caso di riempirsi la bocca di tante parole sulla carita’. Sono necessari i fatti. Bisogna veramente impegnarsi notte e giorno nel Mio servizio, con una fede che diventa azione, con un impegno che dimostri nella pratica quello in cui crediamo.
3) Ricordati di santificare le feste. Pensa sempre che Io, Gesu’, continuo ad essere presente in chi soffre. Tieni dunque a mente che anche alla domenica le Mie piaghe sono da medicare, il Mio corpo sudato e’ da lavare. 
Rammenta che pure nei giorni di festa ho bisogno di essere imboccato perche’ sono paralizzato e non posso usare le Mie mani, o portato ai servizi perche’ sono in carrozzella. E poi tieni conto di una cosa: se anche stai pregando, ed un servizio ungente di carita’ ti chiede di andare ad assistere qualcuno veramente in difficolta’, non temere neanche per un minuto... corri subito e pensa che “non e’ lasciare Dio, quando lo si lascia per incontrarlo nuovamente nelle membra di un bisognoso”.

giovedì 15 aprile 2021

Ringrazio tutti i donatori

Mi rendo conto che e' difficile ricordare tutti su questa pagina.
Spesso dimentico di citare un benefattore e lo faccio rimanere male.
Altre volte posso citare una Associazione in modo impreciso, creando confusione, ed anche questo fa star male qualcuno. Poi citare una Associazione piuttosto che un'altra, potrebbe anche creare tensioni tra vari gruppi.
Da oggi quindi in pubblico ringraziero' solo in modo generico, scrivendo: "i benefattori", mentre in privato ringraziero' i singoli donatori con email.
Sono comunque convinto che il Signore vede nel segreto. Egli conosce il cuore dei benefattori e quello che ognuno ha fatto, anche senza che io lo nomini. Il Signore sapra' ringraziare adeguatamente chi ci aiuta, anche se io non li citero' in pubblico.

Fr Beppe

martedì 13 aprile 2021

Malattie dimenticate

Questa sera su Zoom ho parlato di malattie dimenticate insieme ai colleghi ed amici Dr Carlo Lanza e Dr Remo Melchio. Il webinar e' stato registrato e sara' disponibile presto su youtube. Sara' mia premura condividerlo.
E' una delle conferenze organizzate dai Medici Cattolici Italiani, e sono molto onorato che mi abbiano invitato.
Viviamo separati a causa del Covid, ma questi mezzi di comunicazione ci fanno sentire comunque vicini.
Domani sera alle 18,30 italiane, potrete guardarmi sul canale Instagram de "gli scrittori della porta accanto" in una intervista a cura di Valentina Gerini...tecnologia che ci fa sentire piu' vicini.

Fr Beppe

lunedì 12 aprile 2021

Stupro

E’ stata spogliata e suprata al tramonto.
L’hanno semplicemente spinta in un prato protetto da alcuni cespugli.
Le hanno fatto quello che volevano, e nessuno ha avuto il coraggio di soccorrerla.
L’hanno poi lasciata li’ sanguinante e mezza nuda.
E’ ritornata a casa da sola, con la sua umiliazione in parte coperta dalla notte incipiente. E’ stata la mamma a portarla in ospedale verso le 21. Ho visitato la piccola paziente e mi sono reso conto che le hanno fatto veramente del male; l’hanno davvero violata... e non so darmene pace in quanto davanti a me vedo una bambinetta, e non una donna fatta.
La bimba si chiama Mercy ed ha 10 anni.
Oggi non sta male. Mi parla ed e’ molto tenera verso di me.
Questa mattina ha dovuto subire un altro trauma in quanto suo papà è venuto con due giovani da lui accusati del misfatto. Il genitore ha detto alla bimba di dirgli se riconosceva l’aggressore.

domenica 11 aprile 2021

La primitiva comunità cristiana

La prima lettura della Messa di oggi ci ha proposto il modello dei primi cristiani di Gerusalemme, che erano un cuor solo ed un'anima sola. 
Nessuno tra loro era nel bisogno perche' quanti possedevano qualcosa lo vendevano, l'importo era depositato ai piedi degli Apostoli che poi lo vendevano, ed il ricavato veniva distribuito secondo i bisogni di ciascuno.
Stupendo modello di quello che la comunita' cristiana dovrebbe essere...la vera koinonia.
Oggi anche il Papa si e' soffermato su questa icona di comunione e di vita cristiana ideale.
San Giuseppe Cottolengo ha messo la primitiva comunita' cristiana di Gerusalemme come modello della Piccola Casa, dove si mette in comune non solo quello che si ha, ma anche e soprattutto quello che si e': talenti, forza, tempo, competenze.

sabato 10 aprile 2021

Eunice è in paradiso

Aveva 30 anni, e da tempo era nostra paziente, dapprima per dei fibromi uterini enormi che le hanno impedito di avere dei bambini e le hanno creato non pochi problemi con il marito e con la famiglia, e poi per delle anemie ricorrenti che per il passato abbiamo interpretato come legate alla patologia fibromatosa uterina.
Due settimane fa ce l’avevano portata nuovamente a motivo di una malaria che apparentemente aveva causato un aggravamento della sua anemia. L’abbiamo ricevuta con una emoglobina di 2.9 grammi.
Ricordo il giorno del suo arrivo. Era sabato, e quindi eravamo gravemente sotto staff. Eunice era collassata.
Gli infermieri in turno erano tutti molto giovani e nessuno era in grado di trovare una vena. La situazione era terribilmente stressante, in quanto avevamo tre donatori, ma non riuscivamo a reperire un accesso venoso.
Alla fine ho avuto fortuna e sono riuscito ad incannulare la giugulare interna.

Appena in tempo

Onesimus era venuto all’ospedale già tre volte nell’ultima settimana.
Aveva dolori addominali, che ci orientavano verso un’ ulcera duodenale. Bruciore epigastrico che migliorava con l’assunzione di un po’ di pane o di un bicchiere di latte; dolore in zona periombelicale.
Lamentava anche una sensazione sgradevole, di cupa sofferenza alla pressione sulla cistifellea.
L’ecografia era sostanzialmente negativa: non si vedevano calcoli ne’ alla colecisti, ne’ ai reni. Gli altri organi esplorati erano normali, ed i movimenti intestinali presenti.
Avevamo anche pensato ad una gastroscopia ma il paziente non ha accettato.
Ci siamo quindi orientate verso la diagnosi di malattia peptica ulcerosa e lo abbiamo messo in terapia. Onesimus non e’ mai stato ricoverato perche’ ha sempre opposto un netto rifiuto alla nostra proposta di ulteriori accertamenti.

giovedì 8 aprile 2021

Perforazione di ulcera duodenale

Questa e' stata l'emergenza che ha chiuso la nostra giornata.
Paziente anziano, forte bevitore, al momento molto disidratato.
Non andava di corpo da 3 giorni ed aveva vomitato una volta sola ieri.
L'emocromo non mi aiutava molto.
I "bianchi" erano normali, ma l'addome aveva una resistenza lignea. Ho deciso quindi di fare un'eco, che e' stato l'esame dirimente.
Ho infatti osservato una grossa quantita' di versamento libero nella cavita' peritoneale, versamento denso e corpuscolato. L'apparenza era diversa sia dal pus che dal sangue. Ho subito pensato ad una perforazione di ulcera peptica.
Siamo quindi partiti con la preparazione per la laparatomia d'urgenza.
Avevo infatti ragione.
Si trattava di un'ulcera duodenale perforata che in sala abbiamo suturato in due strati.
Ora speriamo nel post- operatorio.

Fr Beppe

mercoledì 7 aprile 2021

Podalico

Ho appena preso sonno, dopo l'inevitabile sudata causata dal clima torrido di questo periodo; è circa mezzanotte, quando il telefono suona.
Sono sorpreso perchè non sono io di guardia, ma mi alzo ugualmente.
E' infatti il numero dell'altro medico, che stanotte è di turno.
Mi chiede senza preamboli se sono in grado di gestire un parto podalico.
Io sono assonnato, ma la domanda mi risveglia in fretta, e chiedo subito le poche informazioni chiave: vengo quindi a sapere che la donna non è una primipara, che la dilatazione della cervice è completa e che la parte presentata è bassa.
Comprendo subito perchè il giovane collega mi abbia chiamato: non c'è infatti tempo di organizzare il cesareo che avrebbe potuto fare senza di me.
Mi vesto in fretta e furia e mi precipito in sala parto.

martedì 6 aprile 2021

Felicità

Non deriva dall'avere molto.
Non si identifica con lo svago e con il molto tempo libero.
Non è neppure legata a quello che la gente dice di te. Tanto lo sai che questo non aggiunge nulla a ciò che sei davanti a Dio, nel bene e nel male.
Non si è felici perché si vive una vita confortevole o agiata.
La felicità è donazione agli altri.
È la consapevolezza di aver fatto qualcosa di buono per qualcuno, di aver aiutato in qualche modo il prossimo.
Sono felice quando la mia giornata è stata piena, quando alla sera crollo di sonno e di stanchezza, quando penso che più di così non potevo fare, pur con tutti i miei limiti ed i miei errori.

lunedì 5 aprile 2021

Fratture collo femore e fratture pertrocanteriche

Da tempo a Matiri siamo in grado di rispondere anche alle necessità di questi pazienti, a cui offriamo la possibilita' di endoprotesi.
È ormai un intervento di routine per me.
Non sono purtroppo in grado di offrire l'impianto gratuitamente, perché l'endoprotesi non è offerta da "Sign".
La protesi costa circa 200 euro, ma sovente la pago io per i pazienti che non possono permettersela.
Anche oggi ho operato il paziente della foto e ringrazio il generoso benefattore che mi ha donato i 200 euro per l'impianto ortopedico.
Grazie a tutte queste gocce di Provvidenza che aiutano la povera gente.

domenica 4 aprile 2021

Buona Pasqua a tutti

Ieri sera veglia pasquale durata 3 ore, in cui tra l'altro abbiamo avuto anche 4 battesimi.
Stamattina alle 7.30 Messa della giornata di Pasqua.
Pochissima la gente per le celebrazioni, e nessun malato.
Il COVID ora e' estremamente diffuso anche in Kenya. Il sistema sanitario e' al collasso. Le poche rianimazioni sono piene e comunque a pagamento ed al di sopra delle possibilita' economiche della maggioranza.
Si fa tanta fatica a reperire ossigeno per l'ospedale. L'ossigeno scarseggia in tutta la nazione.
Non abbiamo ventilatori.
Intanto sono arrivati i vaccini. Per ora solo Astra Zeneca, nel prossimo futuro pare anche lo Sputnik.

sabato 3 aprile 2021

Le complicazioni

E’ inutile farsi illusioni! Nella vita di un medico missionario impegnato 24 ore sul campo le complicaazioni sono inevitabili: può essere una frattura della tibia in cui la placca ha fatto decubito ed ha causato l’esposizione dell’osso; oppure può essere un paziente operato di perforazione intestinale che sviluppa una deiscenza.
Queste complicazioni ti entrano nella testa e ti fanno sentire uno straccio; hanno il potere di toglierti tutta la soddisfazione che umanamente potresti provare per i molti malati guariti, e ti sprofondano nella depressione e nell’angoscia su cosa poter fare per fronteggiarle e sconfiggerle.
E’ questa una delle croci del medico: non ricordare i successi, le persone guarite; ma essere perseguitato emotivamente dai fallimenti e dalle cose andate male.

venerdì 2 aprile 2021

Gravidanza extrauterina

E' una delle emergenze chirurgiche più frequenti. Statisticamente viene al terzo posto, dopo il raschiamento uterino per aborto incompleto ed il cesareo per travaglio complicato.
Quasi sempre si tratta di una gravidanza tubarica, e nel 100% dei casi le pazienti vengono all'ospedale quando già la gravidanza extra è "rotta", cioè quando l'impianto del trofoblasto e la crescita del sacco amniotico ha fatto "scoppiare" la tuba.
Tale dato ci indica che si tratta quasi immancabilmente di un’emergenza, e che spesso bisogna agire in fretta, su pazienti collassate e gravemente anemiche.
Non sono però infrequenti i casi di cosiddetta "ectopica cronica" in cui il sanguinamento è minimo perchè il grembiule omentale è riuscito a circoscrivere l'area ed a trasformarla in un grosso ematoma.

giovedì 1 aprile 2021

Carcinoma della mammella

Joyce è rimasta in ospedale solo per due giorni.
E' morta a 32 anni per un carcinoma della mammella in uno stadio di malattia cosi devastante che è difficile immaginare.
Entrambe le mammelle erano dure come pietre, con la cute caratteristicamente a buccia di arancia; gli arti superiori erano quasi inservibili perchè entrambi i cavi ascellari erano bloccati in quella corteccia lignea che aveva invaso anche i seni.
Joyce respirava malissimo ed all'eco toracica avevamo visto un versamento pleurico massivo bilaterale. Lo avevamo drenato con toracentesi per migliorare la ventilazione e darle un po' di sollievo; all'eco avevano notato che si trattava di un liquido francamente ematico.
L'ecografia addominale ci aveva inoltre rivelato anche ascite ed un fegato tempestato di formazioni rotondeggianti, quasi sicuramente metastatiche.

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LEZIONI DI VITA

Certo, lavorare a Matiri insegna molte cose, soprattutto ci rende consapevoli dei nostri limiti, di quello che non sappiamo, e di quello c...