sabato 30 dicembre 2023

PROGETTO SARORIA


Oggi Ruth ha portato a termine il grande progetto che ci eravamo prefissi per il mese di Dicembre.

Grazie alle offerte ricevute durante la mia visita in Italia, ho infatti comprato stoffa che, grazie alle mani esperte di Ruth, ora si è trasformata in:

1)      100 camicie da notte per il reparto donne.

2)      60 camici da sala operatoria.

3)      200 teli verdi da sterilizzare per il campo operatorio.

Molte delle vecchie divise ospedaliere femminili erano infatti strappate, lise e trasparenti...onestamente non più decenti. Le pazienti non le volevano più indossare perchè si sentivano semi-nude,  e preferivano invece stare con i vestiti di casa

La situazione in sala operatoria era molto simile, con camici strappati, bucati e senza elastico ai polsi; con teli stravecchi, strappati e bucati come colabrodi.

Ruth ha lavorato tantissimo, normalmente dal mattino alle 6 fino alla sera alle 20.

Le sono molto grato perchè la sua opera è stata gratuita. Le offerte sono state usate solo per l'acquisto del materiale.

Mercoledì la nuova donazione sarà benedetta durante la Messa dello staff, e poi il materiale entrerà in uso per i pazienti e per la sala.

Ringrazio tutti coloro che hanno fatto offerte per il "progetto sartoria", e naturalmente esprimo tanta riconoscenza a Ruth che, ancora una volta, ci ha donato un mese della sua vita ed il suo prezioso volontariato.

Che Dio benedica Ruth e tutti i benefattori!

giovedì 28 dicembre 2023

IL LAVORO DELLA CUCINA


Pochi forse pensano al grande lavoro che dobbiamo portare avanti per nutrire tutta la popolazione dell'ospedale.

Normalmente si cucinano ogni giorno oltre 100 pasti: ai pazienti si offrono tre parti al giorno, oltre al porridge altre due volte al giorno.

In pediatria ricoveriamo anche le mamme, che ovviamente vanno ad aumentare il numero dei pasti che si consumano.

Inoltre si cucina anche per i volontari, pur essendo il cibo piuttosto basale e quasi esclusivamente vegetariano.

Il lavoro della cucina è veramente grande: si tratta infatti di cucinare un numero altissimo di pasti ogni giorno. Per i bambini piccolissimi bisogna bollire il latte e preparare i semolini; per i pazienti adulti ci sono i pasti normali, che per noi sono costituiti normalmente da un piatto unico a base di fagioli, riso e verdura. Diamo però una dieta speciale per diabetici e degenti con problemi renali. Ci sono poi le diete ipercaloriche per i malnutriti.

Il lavoro in cucina inizia alle 6 di mattina e finisce alle 17.

Inoltre non abbiamo cucine a gas, e tutto si prepara su stufe a legna o su semplici focolari all'aperto, che giornalmente si devono accendere alle 4 di mattina in modo che il latte della colazione sia pronto per le 6.30.

E che dire di tutto il lavoro necessario per l'approvvigionamento del legname: comprarlo, trasportarlo, scaricarlo, spaccarlo.

Il lavoro dello spaccalegna è certamente uno dei più duri e dei più necessari, anche se non molto in evidenza.

Con il post di oggi voglio semplicemente rendere onore a tutti quei lavoratori di Matiri che si sacrificano ogni giorno con il sudore della loro fronte, perchè tutti noi possiamo mangiare ed avere a disposizione bevande calde.

Normalmente essi non hanno rapporti preferenziali con i volontari (come per esempio succede per le infermiere della sala operatoria), non ricevono regali... ma senza di loro non troveremmo nulla da mettere sotto i denti quando, stanchi dopo una giornata di lavoro, ci vogliamo rifocillare con qualche buon piatto ben preparato.

Grazie quindi ai cuochi ed a tutto il personale che spacca la legna perche possiamo avere il fuoco nelle nostre cucine.

martedì 26 dicembre 2023

UNA NUOVA VITA


 

Sto visitando un paziente in ambulatorio, quando vengo chiamato urgentemente in sala parto. Il bimbo dell'ultimo cesareo e' veramente in pessime condizioni. Non respira, e' cianotico e l'attivita' cardiaca e' lentissima.

Dalle narici aspiriamo un liquido verde e densissimo: "ha inspirato molto meconio… Prendi subito l'adrenalina, e iniziamo la rianimazione cardiorepiratoria".

La medicina viene iniettata lentamente attraverso il cordone ombelicale. Lucy afferra il piccolo torace tra le dita e ritmicamente usa i pollici per il massaggio cardiaco. Io infondo aria e ossigeno con l'ambu.

Sono minuti eterni, in cui il nostro sudore scorre abbondante anche a causa del calore della culla termica. Il colore viola delle sue labbra pian piano cambia al roseo, grazie al ritmico pompare e all'ossigeno che entra abbondante attraverso la minuscola sonda di Mayo.

Il battito cardiaco, dapprima non superiore ai 30 al minuto, gradualmente risale fino a valori normali per un neonato.

Compaiono i primi sforzi respiratori: per vari minuti sono solo gasping, ma poi lentamente il bimbo assume una respirazione regolare, dapprima molto superficiale ed in seguito sempre piu' valida.

A questo punto prendo il pupo per i piedi e lo sculaccio decisamente… finalmente reagisce con vigore ed emette un forte pianto. Ce l'abbiamo fatta; lo abbiamo ripreso per la punta dei capelli.

Oggi ha vinto la vita. Questo bambinone di 4400 grammi proprio non ne ha voluto sapere di andarsene ancor prima di aver visto il suo primo giorno di vita.

Ora posso tornare dal mio paziente che e' rimasto a lungo ad attendermi sulla barella dell'ambulatorio.UNA NUOVA VITA

 

Sto visitando un paziente in ambulatorio, quando vengo chiamato urgentemente in sala parto. Il bimbo dell'ultimo cesareo e' veramente in pessime condizioni. Non respira, e' cianotico e l'attivita' cardiaca e' lentissima.

Dalle narici aspiriamo un liquido verde e densissimo: "ha inspirato molto meconio… Prendi subito l'adrenalina, e iniziamo la rianimazione cardiorepiratoria".

La medicina viene iniettata lentamente attraverso il cordone ombelicale. Lucy afferra il piccolo torace tra le dita e ritmicamente usa i pollici per il massaggio cardiaco. Io infondo aria e ossigeno con l'ambu.

Sono minuti eterni, in cui il nostro sudore scorre abbondante anche a causa del calore della culla termica. Il colore viola delle sue labbra pian piano cambia al roseo, grazie al ritmico pompare e all'ossigeno che entra abbondante attraverso la minuscola sonda di Mayo.

Il battito cardiaco, dapprima non superiore ai 30 al minuto, gradualmente risale fino a valori normali per un neonato.

Compaiono i primi sforzi respiratori: per vari minuti sono solo gasping, ma poi lentamente il bimbo assume una respirazione regolare, dapprima molto superficiale ed in seguito sempre piu' valida.

A questo punto prendo il pupo per i piedi e lo sculaccio decisamente… finalmente reagisce con vigore ed emette un forte pianto. Ce l'abbiamo fatta; lo abbiamo ripreso per la punta dei capelli.

Oggi ha vinto la vita. Questo bambinone di 4400 grammi proprio non ne ha voluto sapere di andarsene ancor prima di aver visto il suo primo giorno di vita.

Ora posso tornare dal mio paziente che e' rimasto a lungo ad attendermi sulla barella dell'ambulatorio.

domenica 24 dicembre 2023

BUON NATALE A TUTTI I LETTORI


Con l'occasione del Santo Natale desidero esprimere i miei più sinceri auguri a tutti i lettori.

Auguro a tutti un Natale sereno e gioioso insieme alle vostre famiglie.

Auguro pace ed amore ad ognuno di voi, pensando anche a tutte le situazioni di guerra che viviamo nel mondo (Ucraina, Gaza, Sudan).

Insieme ai miei auguri, giunga ad ognuno di voi anche il mio grazie: grazie per il cammino fatto insieme, grazie per il sostegno morale ed economico, grazieper l'affetto e per la stima.

Possa Gesù bambino colmare i vostri cuori di tutti di doni di cui avete bisogno

sabato 23 dicembre 2023

ADDOME ACUTO


E' la seconda volta che opero Peter: almeno così mi ha detto lui!

Io assolutamente non me ne ricordo; troppi anni sono passati.

Ho comunque visto la lunga cicatrice ombelico-pubica.

E' stato Peter a ricordarmi che l'ho operato nel 2007, sempre per addome acuto: non si ricorda però quale ne fosse stata la causa.

La lastra dell'addome diretto ha indicato la presenza di una occlusione intestinale, con anse dilatate e livelli idro-aerei.

Data la storia clinica ho pensato che la causa del dolore acuto addominale potesse essere da ricercare nelle aderenze.

Il paziente è stato intubato ed anestetizzato.

Dopo la preparazione del campo operatorio da parte dello staff, hoi aperto la pancia con circospezione, temendo di perforare anse aderenti alla cicatrice: di intestino appiccicato alla parete addominale ce n'era infatti moltissimo, ma sono riuscito a staccarlo piano piano senza fare danni.

Aperto il peritoneo, mi sono accorto che la situazione era davvero complessa: praticamente tutta la lunghezza del tenue era coinvolta dalla massa aderenziale.

Mi sono quindi accinto alla lisi delle aderenze: ci ho messo tantissimo tempo, sia perchè era difficile capire l'anatomia, e sia anche per il timore di perforare un'ansa.

E' stato in lavoro da certosino, ma pian piano sono riuscito a liberare tutte le anse, senza causare alcuna perforazione.

Adesso Peter è sveglio e le sue condizioni sono stabili.

venerdì 22 dicembre 2023

TORSIONE DEL TESTICOLO


 

E' un'emergenza non frequentissima, ma estremamente pericolosa perchè quasi sempre misconosciuta a livello di dispensario, con il risultato che purtroppo sovente a noi afferiscono ragazzi a cui non si può fare altro che l'orchidectomia, ovvero rimozione del testicolo.

Quest'ultimo intervento ha in genere conseguenze psicologiche molto pesanti su questi sfortunati adolescenti.

A poco vale la rassicurazione che il testicolo rimasto è sufficiente per la procreazione... e sovente, all'orchidectomia seguono molte sindromi psicosomatiche.

Purtroppo si pensa poco a questa patologia, e, a livello periferico, i dispensari tendono a confondere una torsione (emergenza chirurgica) con una orchite (trattata invece con antibiotici). Ciò provoca i ritardi terapeutici che poi portano alla perdita del testicolo...la torsione infatti ischemizza il testicolo in modo irreversibile entro poche ore.

Il paziente di oggi invece è stato fortunato...se così si può dire, perchè è giunto a noi direttamente, dopo appena tre ore dall'inizio del dolore acuto.

La presentazione clinica pareva quella di torsione; l'ecografia ha confermato l'estrema povertà dei flussi ematici nel testicolo dolente.

Non ci sono stati dubbi e siamo corsi in sala.

Oggi il testicolo lo abbiamo salvato, perchè siamo intervenuti prima che l'ischemia lo rendesse necrotico.

Il ragazzo ora non ha male, e credo non cadrà in quella marea di dolori funzionali che invece si instaurerebbero se avessi dovuto effettuare l'orchidectomia.

martedì 19 dicembre 2023

LE CAUSE DELLE NOSTRE FRATTURE


Gli incidenti stradali rimangono la causa principale, e tra questi soprattutto quelli che coinvolgono  motocicli. Purtroppo spessissimo si tratta di passeggeri, ed a volte anche di pedoni investiti sul ciglio della strada.

In Tharaka è frequente anche ricevere adulti con fratture causate da cadute da alberi: le ragioni vanno ricercate nel fatto che molta gente qui pratica l'apicoltura, e gli alveari sono posti sugli alberi. A volte la caduta avviene nel momento della raccolta del miele, sovente fatta di notte.

Altra attività agricola che qui porta a cadute dagli alberi è quella molto comune di fare da spaventapasseri nei campi di miglio: gli uomini si danno il cambio durante il giorno e stanno sugli alberi, da cui lanciano sassi per spaventare gli uccelli che tentano di cibarsi di miglio. Spesso un colpo di sonno sotto il sole cocente è la ragione della caduta.

Nella stagione dei mango, un'altra ragione di caduta dagli alberi è la ricerca dei mango stessi, soprattutto da parte di bambini ed adolescenti.

Un'altra causa relativamente frequente e purtroppo in incremento numerico è la violenza: bastonate così forti da spaccare una tibia, attacchi con panga (o machete) che provocano fratture della mano e degli arti superiori...ed ultimamente anche fratture da arma da fuoco, evento sempre più comune soprattutto nelle regioni settentrionali del Kenya

Per le persone anziane a volte si tratta di una semplice caduta, ed in questo caso la frattura più frequente è quella del collo-femore.

Tra i giovani abbiamo anche fratture degli arti inferiori dovute a incidenti dello sport: soprattutto calcio.

lunedì 18 dicembre 2023

SARA


Grazie di cuore all'infermiera italiana Sara, che oggi torna in Italia dopo un mese di servizio a Matiri.

Sara ha lavorato nel reparto uomini, ed è stata di grandissimo aiuto in un momento di grave carenza di personale.

La ringraziamo per il lavoro fatto e per i momenti fraterni trascorsi insieme; insieme le auguriamo ogni bene per il suo futuro.

sabato 16 dicembre 2023

I BIMBI MALATI

Era mezzzanotte ieri sera, quando ho ricoverato un bambino di otto mesi, davvero gravissimo: diarrea e vomito, febbre altissima, convulsioni febbrili, stato comatoso.

Pensavo proprio che morisse anche prima di riuscire a fermale le convulsioni, ma pian piano esse sono state controllate dal diazepan e dal fenobarbitone.

La febbre è anche scesa lentamente, cosa che ha aiutato molto nel controllo delle convulsioni.

Dai nostri esami clinici sembra un caso di setticemia: non ha parassiti malarici, e la puntura lombare è negativa per meningite. Ha invece tantissimi globuli bianchi nel sangue.

E' stata una notte difficile: già trovare una vena è stata un'impresa; poi il piccolo ha cominciato a desaturare, ed abbiamo dovuto somministrare ossigeno.

Fortunatamente però il bimbo è ancora vivo e dà segni di buona risposta ai farmaci. Questa sera alle 17 abbiamo sospeso l'ossigneno e stiamo monitotando il paziente.

Satura molto meglio, anche senza ossigeno. Non ha più avuto convulsioni durante il giorno, ed è ora cosciente, anche se molto debole.

Speriamo che si salvi!

venerdì 15 dicembre 2023

AMPUTARE UN ADOLESCENTE

La storia del ragazzo di 15 anni che ho amputato oggi al di sopra del

ginocchio, è davvero triste: ricoverato altrove con

frattura di femore e poi abbandonato in un letto per 8 giorni, in

attesa che la sua famiglia trovasse i soldi per acquistare il chiodo

endomidollare che avrebbe risolto il suo problema.

Poi la situazione è precipitata.

La gamba è diventata fredda come la morte ed ha iniziato a gonfiare

paurosamente. In quell'ospedale hanno fatto una fasciotomia d'urgenza,

ma ovviamente era troppo tardi.

Hanno quindi dimesso il paziente ed hanno detto ai parenti di

scegliere un ospedale dove il ragazzo avrebbe potuto essere

aiutato...naturalmente senza dire loro quello che invece hanno scritto

nella lettera di dimissione: "gangrena dell'arto inferiore con assenza

di polso popliteo, tibiale e pedidio".

I parenti hanno scelto Matiri e sono rimasti sconvolti quando a loro

ho detto che l'arto era morto e che bisognava amputare.

Ovviamente sono molto poveri, non hanno assicurazione sanitaria e non

possono pagare l'ospedale.

Ho detto comunque di ricoverare il ragazzo, senza chiedere alcuna caparra.

L'altro problema è stato il sangue: il paziente era infatti anemico,

con emoglobina di 5 grammi e noi non avevamo sangue in ospedale.

I parenti inoltre sono andati in negazione freudiana, e non hanno

firmato il consenso all'amputazione.

Giovedì quindi non ho potuto amputare, ma ho attivato l'ospedale per

trovare un po' di sangue. L'impresa è stata difficilissima ed alla

fine mi sono trovato con una sola sacca di sangue.

La gangrena è peggiorata rapidamente e la puzza di carne morta ha

infestato l'ospedale.

Anche questo purtroppo ha aiutato i parenti a decidere, e oggi

abbiamo avuto il consenso all'intervento. Ovviamente bisognava

intervenire subito. Aspettare

oltre avrebbe significato la morte del paziente.

Amputazione difficilissima, con piani anatomici modificati

dal'infezione e dall'edema; paziente instabile dal punto di vista

anestesiologico a motivo dell'anemia (abbiamo trasfuso l'unica sacca a

disposizione in sala operatoria).

Comunque alla fine possiamo dire che il paziente è vivo e che la

triste decisione di amputarlo a 15 anni di età è stata l'unica

possibile.

Ho promesso al padre disperato, che dopo l'intervento piangeva come un

bambino, che lo avrei aiutato sia per le spese ospedaliere che per

trovare in futuro una protesi per il suo ragazzo.

Ho una sensazione mista nel cuore: da una parte sono contento di aver

amputato perchè altrimenti il paziente sarebbe morto di setticemia;

dall'altra sono molto triste al pensiero che con un chiodo di Sign

inserito al momento opportuno, subito dopo l'incidente, questo

paziente oggi sarebbe in grado di camminare ed avrebbe entrambe le

gambe.

martedì 12 dicembre 2023

PROBLEMI TECNICI A RIPETIZIONE

E' un dato di fatto che le macchine  si rompono.
Più le usi e più la possibilità di guasto è frequente.
Nelle ultime settimane siamo stati colpiti da problemi tecnici a ripetizione: dapprima uno dei due elettrobisturi, poi il fluoroscopio ed ora anche la sterilizzatrice più grande che serve tutto l'ospedale, e non solo la sala operatoria.
Per l'elettrobisturi e per il fluoroscopio abbiamo dovuto attendere 3 settimane, in quanto i pezzi di ricambio dovevano essere importati. Ora fortunatamente funzionano nuovamente. L'autoclave è crollata ieri.
Anche in questo caso il problema è serio. Ci vorranno settimane per avere il pezzo di ricambio, nuovamente da importare.
Abbiamo quindi dovuto ripensare il sistema di sterilizzazione, che ora ha a disposizione una sola autoclave, più piccola e più lenta: sterilizziamo anche tutta la notte, ma ci sono comunque ritardi

lunedì 11 dicembre 2023

I VOLONTARI TEDESCHI

Siamo molto contenti di avere con noi il Dr Volker, per la seconda volta a Matiri. Egli è un chirurgo ortopedico, specializzato in traumatologia. Il suo aiuto è davvero molto importante sia in sala operatoria che in reparto o in ambulatorio. Ha una lunga esperienza africana, avendo lavorato per anni in Camerun ed in Madagascar.

Con noi è anche la dottoressa Klaeber, moglie del Dr Volker e chirurga della mano. Anche la dottoressa ci è di grandissimo aiuto con i molti casi di traumi della mano: tagli da panga che necessitano difficili ricostruzioni ossee e tendinee, fratture delle ossa della mano e del polso, e così via.

Sono entrambi tedeschi e molto impegnati in vari progetti della chiesa luterana in Africa...ma nei loro impegni filantropici, ora hanno inserito anche Matiri.

Per me è un grande onore lavorare con loro.

giovedì 7 dicembre 2023

LEZIONI DEL GIOVEDI'

Manteniamo fede al nostro impegno formativo settimanale.
Nella pianificazione delle lezioni, cerchiamo sempre di coprire argomenti rilevanti alla nostra attività clinica di tutti i giorni.
Nelle settimane passate ci siamo occupati di ipertensione prima, e di disturbi erettili poi. 
Oggi l'attenzione è stata focalizzata sul settore odontoiatrico, piccolo, ma comunque attivo nel nostro ospedale.
E' stata una lezione molto partecipata in cui abbiamo parlato di carie dentarie: abbiamo affrontato veri aspetti clinici e terapeutici, ma ci siamo soffermati molto soprattutto sulla prevenzione

sabato 2 dicembre 2023

NON SOLO OSSA

NON SOLO OSSA

L'ospedale di matiri è ormai conosciuto come un centro traumatologico-ortopedico. Io stesso vengo definito come "daktari ya mifupa" (= dottore delle ossa).

Pur essendo un fatto assodato che a Matiri la stragrande maggioranza delle operazioni è di natura ortopedica, è pur vero che anche la chirurgia generale e ginecologica costituisce una parte discreta del nostro lavoro.

Negli ultimi dieci giorni abbiamo avuto due laparatomie per occlusione intestinale: in un caso di trattava di ernia ombelicale strozzata con necrosi delle anse incarcerate; nel secondo caso invece abbiamo ricevuto un paziente con ostruzione meccanica da aderenze. In entrambe le occasioni abbiamo operato in urgenza, ma i pazienti stanno bene.

Abbiamo anche operato una grossa massa addominale, che si è poi rivelata intra-operatoriamente come una cisti dell'omento. Attendiamo l'istologico, ma ci è parsa una massa benigna. Anche questa paziente è in ottime condizioni.

Nello stesso periodo abbiamo inoltre avuto tre isterectomie per fibromi uterini: questo intervento mi piace sempre tantissimo, pur avendo i suoi livelli di stress e di difficoltà.

Abbiamo fatto anche interventi urologici, come idrocele, orchidectomia, biopsia prostatica.

Abbiamo operato una mammella, per una massa sospetta che comunque speriamo benigna.

Ci siamo poi lanciati con un po' di chirurgia plastica: un lembo cutaneo-muscolare per frattura esposta di tibia, vari innesti cutanei per ulcere che non guarivano mai, ed un bell'intervento di correzione di contratture da ustione per un povero bambino aveva il gomito bloccato in flessione estrema.

Naturalmente a tutto questo dobbiamo aggiungere gli immancabili cesarei.

Quindi davvero, a Matiri non ci sono solo ossa!

venerdì 1 dicembre 2023

GRANDISSIMO SUCCESSO

La bambina nella foto ha 13 anni, ed è nata con un bruttissimo piede torto.
Questa malformazione congenita può essere facilmente corretta alla nascita, usando tecniche di manipolazione e gessi.
Se però si aspettano anni ci vogliono interventi lunghi e difficili. 
Operare alla sua età è stato forse temerario, ma ieri abbiamo ottenuto un risultato davvero eccezionale. Siamo riusciti a correggere la malformazione completamente

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