sabato 31 luglio 2021

Orto-Matiri

Dati raccolti qua e là in letteratura indicano che nei Paesi in Via di Sviluppo, le fratture sono molto più frequenti che nei Paesi Occidentali: si tratta di incidenti della strada, di cadute dall'alto, ma anche di atti di violenza.
Moltissimi non possono avere cure adeguate: ecco quindi che una frattura spesso significa poi infezione, osteomielite, amputazione...talvolta setticemia e morte.
I pazienti che non possono permettersi un intervento ortopedico sovente vengono abbandonati in ospedali governativi dove sono messi in lettini da trazione a volte per anni...ma senza mai ottenere un buon callo osseo. Va da sè che questi sventurati sono a rischio di embolie polmonari, piaghe da decubito ed infezioni nosocomiali...oltre che di abbandono da parte dei familiari.
Ho letto recentemente che i morti per complicazioni da fratture nel "Terzo Mondo" sono di più di quelli causati dalla malaria o dall'HIV.

venerdì 30 luglio 2021

Visita di Sign a Matiri

E' con grande onore che oggi abbiamo accolto il chirurgo ortopedico Kyle Dickson, dagli USA.
Si fermerà alcuni giorni ed opererà con noi.
Lunedì prossimo un altro specialista ortopedico statunitense (Justin Duke) si unirà a noi per una settimana, sia per supportare la nostra attività traumatologica e sia per insegnarmi nuove tecniche chirurgiche.
Entrambi sono qui anche per valutare il buon andamento del programma Sign a Matiri.
Ne siamo felici ed onorati.
Ancora una volta esprimiamo la nostra riconoscenza a Sign che davvero ci sostiene e ci stima

Fr Beppe

martedì 27 luglio 2021

Una coltellata

E' arrivata stasera quando ormai erano le 18.Eravamo stanchi morti.
La tentazione di rimandare all'indomani era fortissima, ma le condizioni generali della sventurata ce lo hanno sconsigliato...bisognava agire con urgenza.
Abbiamo radunato le poche energie rimasteci ed abbiamo programmato l'intervento.
La storia era brutta: accoltellata nella pancia giorni prima; suturata in un altro dispensario, ed ora in condizioni generali disperate a causa di un addome acuto. L'ecografia dimostrava abbondante liquido intra-peritoneale, mente l'auscultazione dell'addome era silenziosa: nessun movimento peristaltico.
L'emoglobina era di sei, ed in frigo non avevamo sacche di sangue. La paziente era febbricitante e probabilmente settica.
Aspettare l'indomani avrebbe significato quasi sicuramente che sarebbe morta durante la notte. Entriamo quindi in sala verso le 19: la coltellata aveva in effetti causato la perforazione di un'ansa intestinale, ed in addome c'era una quantità enorme di liquame di origine ileale. Abbiamo dovuto passare con calma tutto il tenue ed anche il colon. 

lunedì 26 luglio 2021

La chirurgia infettivologica

Oggi la giornata è stata pesantissima, con una lista operatoria ditutto rispetto.
Avremmo comunque potuto finire tutti gli interventi entro le 18, se non fossero arrivate le complicazioni...che in genere non si fanno mai attendere.
Nel primo pomeriggio mi è stato chiesto di fare un’ecografia ad un giovane che da alcuni giorni era ricoverato per una grave forma di gastrite. Aveva una gastroscopia di poco tempo prima e quindi era stato messo in terapia senza fare altri esami diagnostici.
Il dolore però non era migliorato con le medicine, ed in più, da tre giorni, il malato non andava di corpo.
La palpazione addominale era abbastanza tipica di occlusione: la pancia era distesa e molto dolente. L’ecografia dimostrava anse intestinali distese e piene di liquido; c’era anche dell’ascite in peritoneo.
All’emocromo i globuli bianchi erano molto aumentati.

sabato 24 luglio 2021

La chirurgia pediatrica

Sempre più spesso ci capita di operare bambini veramente molto piccoli. Sovente ci troviamo di fronte ad ernie inguinali congenite, e più spesso ad ernie ombelicali a volte intasate e parzialmente strozzate.
Frequenti sono i casi di testicolo ritenuto. Di tanto in tanto abbiamo anche qualche grossa complicazione addominale con occlusione intestinale, il più delle volte legata ad intussuscezione.
Negli ultimi sette giorni abbiamo operato già cinque bambini: due per ernia ombelicale, uno per ernia inguinale e due per delle grosse neoformazioni del collo che purtroppo mi sembravano maligne...aspettiamo ora l'istologico!
Il bimbo più piccolo da noi operato in questi giorni aveva solo 3 settimane; la media degli altri variava tra l'anno ed i 2-3 anni di età.
Certamente la chirurgia pediatrica è molto ansiogena, soprattutto per l'anestesista.
A volte i risvegli sono un po' difficoltosi, e l'ansia aumenta di conseguenza, ma in genere le operazioni pediatriche vanno bene, ed i bambini poi si riprendono.

giovedì 22 luglio 2021

Il fiume Tana

Lo incontriamo a 45 minuti di motocicletta da Matiri.
Posto incantevole e selvaggio, al di la' della valle dei baobab.
Il tempo e' sempre molto limitato, ma una passeggiata al Tana alla domenica davvero ricarica interiormente.

Fr Beppe

mercoledì 21 luglio 2021

Madri stoiche

Catherine viene dal Tharaka, non lontano da Matiri. Ci e’ statainviata per anemia grave e per assenza di battito cardiaco fetale. Lei e’ forte, in quanto le hanno detto tutto, ma riesce ad essere composta e stoica. Non parla di spiriti maligni e continua a ripetere: “Kazi ya Mungu” (e’ la volonta’ di Dio).
La sua emoglobina e’ 4 grammi, ma, con nostra sorpresa, lei cammina e non lamenta grandi problemi, se non una tachicardia severa con cuore che galoppa ad oltre 140 al minuto.
Le faccio un’eco, soprattutto per decidere il da farsi. Sono infatti combattuto tra una revisione della cavita’ uterine ed un parto pilotato con oxitocina.
Ma questa volta il monitor mi presenta un’immagine dolce a vedersi: il battito e’ presente e vivace. Il feto e’ di circa quattro mesi, ed e’ per questo che nel dispensario di partenza non avevano sentito l’attivita’ cardiaca, mentre la mamma ancora non era cosciente dello scalciare del piccolo. Le ho dato la notizia, che l’ha fatta saltare sul lettino ed esultare con un forte: “Alleluya, God is great!”.

martedì 20 luglio 2021

Abbiamo operato tanto

I casi chirurgici sono decisamente tanti. Operiamo ininterrottamente dal lunedi' al sabato e non riusciamo a star dietro alla lista. 
Da una parte questa e' una grande benedizione ma dall'altra e' anche davvero molto pesante. Temiamo nuovamente uno sciopero della sanita' pubblica dal primo agosto e ci stiamo preparante ad un nuovo periodo di superlavoro e di tanti malati, soprattutto nel campo della maternita' e dell'ortopedia. 
Ma so che il Signore ci dara' la forza di servire tutti.

Fr Beppe

La Messa domenicale in Ospedale

La Messa domenicale con gli ammalati ieri è stata commovente comesempre: mi piace davvero tanto che la mia Eucaristia sia con quei malati per cui mi spendo tutti i giorni, con cui soffro e per cui anche gioisco.
A Messa con loro, li ricordo tutti e prego soprattutto per quelli che non stanno andando tanto bene: oggi ho a cuore particolarmente un bambino che sta facendo molta fatica a tirarsi su nel post-operatorio.
Più volte nella preghiera ho chiesto al Signore di restituire alla salute completa quella povera creatura. Ho pensato anche alla sua mamma che dorme con lui in pediatria e che mi guarda con occhi speranzosi e spaventati nello stesso tempo.

Fr Beppe

domenica 18 luglio 2021

Due diagnosi sbagliate, ma due terapie corrette

E' successo due volte oggi in sala. Il primo paziente aveva forte dolore in fossa iliaca destra.

C'era anche una certa resistenza peritonitica alla palpazione, ed i globuli bianchi erano molto aumentati.
All'ecografia quello che ho visto è stata tutta una serie di matasse intestinali conglomerate. Di liquido peritoneale libero ce n'era molto poco.
Onestamente ho pensato ad un'appendicite, probabilmente perforata ed ormai complicata con ascesso periappendicolare.
Entrati in sala ed aperto l'addome, abbiamo in effetti trovato un quadro peritonitico, con tantissime aderenze, con un sacco di fibrina ormai depositata sulle matasse intestinali, e con una certa quantità di liquido peritoneale in parte biliare o comunque verdastro.
L'apparenza del versamento ed il quadro severamente infiammatorio dell'intestino, unito al fatto che invece l'appendice appariva bella ed innocente, mi ha spinto a cercare altre cause.

sabato 17 luglio 2021

Ed è subito sera

Quante volte questa poesia di Quasimodo mi torna alla mente quando,come oggi, mi ritrovo alle 11 di sera, stremato e con il cervello appiattito, dopo una giornata che oserei chiamare massacrante.
Ed è subito sera...non hai neppure il tempo di accorgertene. Ti alzi da letto prestissimo, corri come un pazzo tutto il santo giorno, ed a letto desideri tornare perchè le forze ti abbandonano: la giornata è volata via e pare un attimo da quando ti sei alzato al mattino.
Oggi è stato come un film che girava con il tasto di "avanti veloce": tutto è stato una corsa a perdifiato. I malati erano tantissimi, la sala operatoria pesantissima; avevo sulle spalle anche la radiologia e l’ecografia perchè il tecnico è di riposo.
Neppure la pausa pranzo, ma pian piano siamo arrivati a sera ancora vivi: ed è sempre subito sera.
E così passano le nostre giornate, sempre uguali e monotone perchè sempre piene di malati e di sala operatoria, ed allo stesso tempo sempre diverse perchè i casi che ci si presentano sono sovente strani, interessanti e difficili da risolvere...molti vanno bene, ma qualcuno va storto e ti rodi di sensi di colpa.

mercoledì 14 luglio 2021

Ma quanti figli fanno!

“Ha partorito bene?”“Sì, è andato tutto benissimo ed il parto è stato molto veloce. La mamma infatti ha già avuto altre gravidanze!”
“Quanti figli ha?”
“Non lo so, ma adesso glielo chiedo”
La domanda non è semplice e la risposta ancor più difficile da comprendere perchè mi devo cimentare con le mie limitatissime conoscenze di kitharaka. Ma alla fine arrivo a capire:
“Questo è l’undicesimo parto...”
Non riesco a concludere la frase perchè il mio interlocutore mi interrompe bruscamente, dicendo con una punta di sufficienza: “unidici?! E magari ne vuole ancora? Ma come si fa! Non c’è nessuno che le insegni un po’ di panificazione delle nascite?”
“Anche io una volta la pensavo come te, perchè ero pieno di idee occidentali sulle famiglie piccole, sulla pianificazione delle gravidanze e sull’adeguato spazio in anni tra un figlio e l’altro, in modo da prevenire la malnutrizione. 

Amore di padre

Non è così frequente vederli, ma direi che ultimamente non è più neppure tanto raro.
Vengono in ospedale con un bambino piccolo affetto da malaria cerebrale o da polmonite.
A volte il figlio ha un problema chirurgico e deve essere operato: in questi casi di solito la mamma non viene in ospedale con il figlio ammalato perchè è a casa con un bambino più piccolo da allattare, o magari perchè è malata lei stessa; raramente capita di incontrare un marito abbandonato dalla moglie e non ancora risposato: un vero
"single father".
In questi casi non possiamo ricoverare i bambini ed il genitore in pediatria, perchè questo è un ambiente rigorosamente femminile.
Ricoveriamo papà e bimbo nel reparto uomini.
Questi papà sono in genere molto buoni ed affettuosi, e direi che fanno concorrenza alle tante mamme che abbiamo in pediatria.

lunedì 12 luglio 2021

Mollusco contagioso

Non avevo mai visto una cosa simile.
Il mollusco contagioso è una malattia dermatologica virale che può colpire sia la cute delle persone immunocompetenti che di quelle immunosoppresse.
Come molte altre malattie infettive, generalmente si presenta più estesa e generalizzata nel soggetto immunocompromesso.
Quando, durante il giro serale, mi hanno chiamato in pediatria a visitare quella bambina di 12 anni, non mi aspettavo di trovare quello che ho visto.
Prima di tutto la diagnosi di ingresso era scorretta: avevano scritto in cartella che si trattava di varicella, e la piccola era stata giustamente isolata.
Appena sono stato vicino a lei, mi sono però reso conto che la presentazione cutanea non mi ricordava affatto la varicella.
Era un quadro mostruoso!
La cute della bambina era completamente ricoperta e praticamente sostituita da papule rilevate ed umbilicate, assolutamente tipiche di mollusco. Non c'era un millimetro libero.
La bimba ne era assolutamente invasa...ovunque... anche sui genitali.
Era febbricitante, sofferente ed un po' agitata.
Il sintomo che più la disturbava era un forte dolore epigastrico, probabilmente una gastrite da stress.
Ho fatto estemporaneamente un test HIV sia a lei che alla mamma:
entrambe sono risultate positive!
Ne ero praticamente certo, purtroppo, anche prima di eseguire l'esame diagnostico!
Erano le 22.30 ed ho quindi deciso di darle tutte le terapie sintomatiche del caso, e di attendere l'indomani per discutere con i colleghi della clinica per HIV le modalità di inizio della terapia antiretrovirale.
A volte incominciare la terapia antivirale in un soggetto troppo defedato, può essere estremamente deleterio.
Purtroppo però la bimba non ci ha aspettato e stamattina era già morta.
La mamma è in totale negazione freudiana e rifiuta il risultato positivo.
Speriamo di riuscire a convincerla, per aiutare almeno lei, il marito e gli altri figli con la terapia antiretrovirale.
Ci siamo così tanto abituali all'AIDS che spesso non ci badiamo più: un caso come quello descritto ci ripropone tutta la drammaticità di questa infezione, certamente ora più controllabile che in passato, ma ancora fortemente letale, soprattutto in certe parti del mondo ed in età pediatrica.

Fr Beppe



Come posso ricambiare?

Con sorpresa quotidiana, mi rendo conto che tante persone mi sostengono con l'affetto, con la preghiera ed anche con tante donazioni.
Anche oggi ho ricevuto degli aiuti che mi permetteranno di comprare le zanzariere per i letti dei malati.
Le nostre sono infatti troppo poche; sono vecchie e bucherellate.
Matiri è zona malarica; c'è inoltre la leishmaniosi viscerale, anch'essa trasmessa da una zanzara.
Le zanzare sono davvero tante e disturbano molto il sonno, tutti i mesi dell'anno.
Ecco che questa inaspettata donazione arriva al momento giusto, per cercare di porre un argine anche a questa piccola emergenza.
Non so dire altro che grazie.
Come ricambiare questa generosità che mi commuove?

venerdì 9 luglio 2021

Troppo tardi

E’ arrivata ieri mattina in pessime condizioni. Non riusciva proprio a respirare.Iniziamo con l’ ossigeno immediatamente, e poi la visitiamo.
L’auscultazione del torace è silente, come nel caso di versamento pleurico massivo.
Chiediamo quindi una lastra del torace urgente, lastra che conferma la presenza di liquido, ma anche dimostra delle lesioni rotonde nel tessuto polmonare compresso dal versamento.
Alla visita ci colpisce la mammella di sinistra che è dura come una pietra ed ha la cuta che appare come la buccia di un’arancia.
Spulciando le vecchie carte, troviamo anche una biopsia, che conferma il carcinoma della mammella ormai un anno fa.
Ann ha circa 35 anni, anche se non ricorda la data di nascita. Come spesso accade a queste latitudini, il tumore l’ha colpita in giovane età, pur avendo 3 figli, tutti allattati al seno.
Cerchiamo di capire dai parenti la ragione per cui la paziente non è stata operata prima.

mercoledì 7 luglio 2021

Il forcipe delle 22

Stavo per lasciare l’ospedale e cercare un po’ di recupero fisico, quando Susan mi ha detto: “questa donna è completamente dilatata da un po’; la testa è bassissima ma non riesce a partorire. Il battito cardiaco fetale adesso non è dei migliori. Forse è meglio che facciamo un forcipe”.
Sono stanco, ma non posso che darle ragione: la testa è troppo bassa per pensare ad un cesareo, e non si può più aspettare.
Il forcipe riesce bene, anche se la donna non collabora e non spinge a dovere.
C’è un sacco di meconio ed il bambino non respira alla nascita.
Mi impegno quindi su questo fronte, mentre Susan si occupa della mamma.
All’inizio l’attività respiratoria del neonato è assente ed il battito estremamente bradicardico.
Procedo con il massaggio cardiaco e con l’adrenalina.
Aspiro il meconio ed inizio a ventilare con l’ambu.

lunedì 5 luglio 2021

La maledizione di Judith

La conosco da quando era una bambina. L'ho vista crescere e diventare prima una bella ragazzina e poi una giovane davvero attraente: alta e snella, carnagione chiara per queste latitudini, capelli lisci e vagamente somali.
La sua bellezza fisica non era mai andata di pari passo purtroppo con tanta voglia di studiare: ha a mala pena finito le scuole primarie, sempre l'ultima della classe.
Era però molto attiva in parrocchia ed era una dei membri più bravi del gruppo addetto alle danze durante le celebrazioni eucaristiche.
Adesso ha all'incirca 25-26 anni, ma onestamente ne dimostra 80.
La sua bellezza è rapidamente sfiorita, mangiata da una malattia che non perdona, nonostante le terapie che oggi abbiamo a disposizione.
Da quando le ho fatto diagnosi di HIV sei anni or sono, Judith è diventata sempre più magra: in lei ho sempre visto uno dei quadri più tipici dell'AIDS africano, quello che qui comunemente chiamiamo la "slim disease". 

domenica 4 luglio 2021

Hiv e Tbc

Da sempre lo sappiamo che esiste un forte rapporto tra HIV e TBC: infatti i pazienti immunosoppressi sono molto più predisposti ad ammalarsi di tubercolosi. Quest'ultima a sua volta contribuisce significativamente a distruggere la residua immunità dei malati e li uccide molto più rapidamente.
E' un circolo vizioso in cui il virus predispone all'infezione da micobatterio, e poi quest'ultimo ricambia il favore con la deplezione delle ultime resistenze dell'organismo al virus stesso: in pratica si aiutano vicendevolmente.
Ann è arrivata ieri, anche lei orfana, ed anche lei accompagnata in ospedale dalla nonna.
Ha otto anni, ma il suo corpicino devastato dalla malattia è uno scheletrino di poco più che sei chilogrammi. L'aspetto vecchieggiante della sua cute ricorda quelle foto di bambini denutriti che vedevamo alla televisione durante la famigerata guerra del Biafra.
Ha problemi enormi a respirare.
Abbiamo chiesto alla nonna di poter fare alla bimba il test HIV, che naturalmente è risultato positivo.

sabato 3 luglio 2021

Grazie ancora

In questa scatola ci sono viti, placche, fili da cerchiaggio e fili di Kirshner, oltre a due cacciaviti ortopedici nuovi.
Sembra una scatola piccola, ma contiene 1400 euro di materiale ortopedico che useremo in modo assolutamente gratuito per i nostri pazienti.
Anche per questo nuovo dono devo rendere grazie alla generosita' di tanti benefattori che credono nella mia dedizione ai piu' poveri e nella mia onesta'.
Certamente questi impianti aiuteranno molte persone che potranno nuovamente usare i loro arti dopo l'intervento.
Con questo dono andremo avanti per vari mesi.
Nessuno sara' mandato via perche' non puo' pagarsi la placca o le viti...e questo grazie ai donatori che sono uno strumento nelle mani di Dio per aiutare i piu' poveri.
Grazie di cuore.

Fr Beppe

Il carcinoma della mammella

E' estremamente frequente. A volte si vedono donne giovanissime con forme avanzate ed ormai metastatizzate; altre volte visiti donne con cavolfiori ulcerati e pieni di vermi che non sarebbe neanche più possibile operare.
Allora ti chiedi: ma come è possibile arrivare ad uno stadio così avanzato? Perchè non farsi vedere prima?
La risposta è davvero difficile da trovare, ma penso che in parte si da ascrivere alle carenze del sistema sanitario locale: ricordo una ragazza di 28 anni, morta in ospedale due giorni dopo il ricovero.
Aveva una forma avanzatissima di tumore alla mammella che le aveva causato metastasi polmonari e versamento pleurico, Quando le avevo chiesto come mai fosse venuta in ospedale così tardi, mi aveva risposto che lei era andata da subito al dispensario locale a motivo di un eczema del capezzolo. 

giovedì 1 luglio 2021

Settimana intensa di formazione permanente

Questa settimana abbiamo avuto due inportanti eventi formativi. Martedi' abbiamo avuto la Dottoressa Kellen, oculista del ministero della sanita', che ci ha formati sul tema dei traumi oculari. Oggi la lezione e' stata sul carcinoma del colon-retto che anche in Kenya sta diventando molto frequente.
La lezione odierna e' stata affidata al sottoscritto.
La formazione e' parte integrante del servizio.
Noi ci crediamo molto e ci impegnamo a portare avanti eventi formativi ogni settimana.

Fr Beppe

POST IN EVIDENZA

LEZIONI DI VITA

Certo, lavorare a Matiri insegna molte cose, soprattutto ci rende consapevoli dei nostri limiti, di quello che non sappiamo, e di quello c...