domenica 31 luglio 2022

I nuovi volontari

Benvenuti ai nuovi volontari di Matiri!
Vengono tutti e tre dall'Italia.
Francesco e Rosa, a destra nella foto, vengono dalla Sardegna.
Anna, a sinistra nella foto, viene da Modena.
Anna e' una fisioterapista e si fermera' con noi per sei settimane: un aiuto importante e centrale nel lavoro di riabilitazione post-chirurgica dei nostri pazienti con frattura.
Rosa e Francesco saranno con noi per 2 settimane.
Sono strumentisti e ci stanno dando una buona mano in sala operatoria. Stiamo cercando di imparare da loro nuovi modi di lavorare e nuove tecniche.
Li ringraziamo per aver scelto di donare il loro tempo e le loro energie a Matiri.
Il volontariato e' sempre un grande dono.

sabato 30 luglio 2022

Free medical camp

Per la seconda volta a Matiri abbiamo avuto una giornata in cui abbiamo offerto servizi medici gratuiti a tutti i pazienti che si presentavano.
I farmaci sono stati offerti in toto da generosi benefattori.
Oggi a Matiri sono stati visitati e serviti gratuitamente 601 pazienti.
Oltre alle terapie ambulatoriali per varie patologie, abbiamo anche offerto screening oculistico, pap test e screening per tumore al seno.
Inoltre abbiamo anche vaccinato contro il covid e contro il papilloma virus.
E' stata una giornata molto faticosa, ma anche decisamente gratificante.

Fr Beppe

venerdì 29 luglio 2022

Come lucertole

Luglio è il mese più freddo dell’anno; quest’anno fa particolarmente freddo, e le nuvole la fanno da padrone sovente anche durante le ore del giorno. Quando però il sole appare, con il suo tepore, i nostri pazienti amano moltissimo passare ore ed ore a riscaldarsi sotto i suoi caldi e benefici raggi.
Escono dalla camera già alle 7 di mattina per cogliere il sole dell’aurora, ma li puoi trovare nella stessa posizione pure al pomeriggio.
Non è infrequente vederli sdraiati sull’erba o addirittura sui marciapiedi, dove il riverbero del sole offre loro un po’ di calore anche sulla schiena.
Noi li lasciamo fare e rispettiamo i loro desideri: normalmente portiamo loro medicine e cibo lì dove sono, senza richiedere loro di rientrare in reparto. Certo, ciò costituisce uno sforzo in più per gli infermieri che somministrano la terapia, perchè, quando i malati non rispondono alla chiamata in stanza, bisogna supporre che essi stiano “facendosi l’abbronzatura” fuori.

giovedì 28 luglio 2022

Felici di aiutare

Domenica scorsa in Tharaka Nithi abbiamo avuto un terribile incidente stradale in cui un autobus con destinazione Mombasa e' precipitato in un profondo canyon.
Trentacinque morti, tre dispersi e molti feriti.
Il ponte da cui e' precipitato il bus non e' lontanissimo da Matiri, ed abbiamo avuto l'onore di poter assistere alcuni dei sopravvissuti.
A noi hanno mandato fratture, e con orgoglio possiamo dire che tutti sono gia' stati operati.
Si tratta di una tragedia tremenda. I sopravvissuti sono psicologicologicamente sconvolti e traumatizzati.
E' un dovere missionario aiutarli.
Sono convinto che altri ancora saranno portati a Matiri, e cercheremo di aiutare tutti.

Fr Beppe

mercoledì 27 luglio 2022

Il cicloergotomo

Un abbraccio ed un grazie sincero a Marta per averci donato il cicloergotomo ed a Luna per averlo trasportato in Kenya.
E' un dono bellissimo ed importantissimo per un centro traumatologico come Matiri.
Questa mini-ciclette puo' aiutarci molto nella riabilitazione all'uso degli arti, dopo frattura e dopo operazione di fissazione interna.
Stimola la motilita' degli arti superiori, previene la rigidita' del ginocchio ad aiuta la trofia muscolare.
E' uno strumento versatile che possiamo trasportare di paziente in paziente e che puo' essere utilizzato anche in coloro che sono alettati, differentemente da una ciclette classica.
Grazie di cuore a Marta per averci fatto questo dono che tanto aiutera' o nostri pazienti a recuperare completamente la motilita'.
Grazie di cuore anche a Luna.
Un altro passo e' stato fatto per migliorare i servizi della nostra fisioterapia.

martedì 26 luglio 2022

Il parto a casa

E’ ancora molto frequente nei villaggi attorno a Matiri.
Le complicazioni di questa pratica sono moltissime, ma oggi condivido con i lettori quella che più frequentemente osserviamo nel nostro ospedale.
Si tratta della placenta ritenuta.
E’ abbastanza frequente ricevere una donna che ha partorito a casa con successo, ma che non è riuscita a secondare la placenta. Si tratta di una complicazione molto rischiosa per la vita della partoriente, in quanto una placenta ritenuta può causare perdite ingenti di sangue in pochi minuti: ciò significa che una donna che magari è già relativamente anemica a causa di una splenomegalia o di una malaria ricorrente, può raggiungere livelli di emoglobina pericolosi per la vita in pochissime ore.
L’arrivo in ospedale è spesso ritardato da vari fattori, come per esempio le condizioni delle strade, o la diponibilità di un matatu che possa trasportare fin qui la donna. In genere passa parecchio tempo dal parto al ricovero.

lunedì 25 luglio 2022

Il buon ed il meno-buon volontario

Quello che voglio dire stasera può essere preso bene oppure male, ma credo che sia importante che esprima alcuni pensieri.
Il volontariato è una realtà stupenda in cui credo molto e che promuovo dal oltre 20 anni: normalmente i volontari sono bravissime persone che si offrono cariche di entusiasmo, spirito di servizio e capacità di adattamento.
Il volontario è inoltre un portatore di freschezza ed entusiasmo nella continuazione del nostro lavoro. Troppo spesso la routine ci può rendere cinici, incapaci di condividere fino in fondo il dolore altrui. Diventiamo freddi, come paralizzati nei sentimenti dal contatto troppo continuo con la sofferenza e con la morte.
Corriamo il rischio di voler dare a tutti lo stesso livello di attenzione, perchè abbiamo paura di coinvolgerci troppo con alcune persone che poi dovremo lasciare, o perchè muoiono o perchè guariscono e se ne vanno.

domenica 24 luglio 2022

A Chaaria

Come ogni domenica, oggi sono stato a Chaaria.
E' tanta la gente che mi sceglie ancora come medico a Chaaria; si fidano di me e desiderano i miei servizi.
Molti sono coloro che opero a Matiri ed hanno bisogno delle visite di controllo.
Chaaria e Matiri non sono collegati con mezzi di trasporto pubblici.
Per raggiungere Matiri da Chaaria i mezzi disponibili sono il mototaxi o l'affitto di un'auto.
In entrambi i casi i prezzi sono alti.
10 euro per la moto, in se' pericolosa e certamente scomoda per il paziente, che gia' sta molto male.
40 euro per l'automobile: cifra davvero alta, soprattutto se si pensa che lo stipendio di una signora delle pulizie in ospedale si aggira sui 60 euro.
Ecco perche' da quasi 3 anni dedico la mia domenica pomeriggio ai pazienti di Chaaria, a titolo del tutto volontario.

sabato 23 luglio 2022

Clinica mobile a Mikinduri

Oggi ho lavorato lontano da Matiri, dove sono stato egregiamente sostituito dal Dr Kinyua e dalla Dottoressa Michelle Foltz che hanno fatto ben 6 operazioni.
Non che non mi costi lasciare Matiri, ma non devo essere possessivo, soprattutto quando mi assento per iniziare e consolidare un nuovo servizio.
La sala operatoria di Matiri ha lavorato, i malati sono stati serviti...e questo mi basta!
Io sono stato a Mikinduri per la clinica mobile mensile. Ho visitato oltre 40 pazienti e fatto almeno 20 ecografie.
Oggi a Mikinduri abbiamo iniziato anche lo screening per il carcinoma della cervice uterina ed abbiamo fatto PAP test a circa 20 donne.
Il prossimo mese inizieremo pure lo screening oculistico, e l'ospedale di appoggio per le cataratte sara' Miathene, che non e' lontano.
A Mikinduri stiamo inoltre predisponendo i servizi di maternita'. Inizieremo lunedi' mattina.

venerdì 22 luglio 2022

La sensazione di aver fatto qualcosa

Quando alla sera vai a letto e ti senti distrutto, allora fai un bilancio della tua giornata.
Certo avresti potuto fare di piu', ma quello che potevi lo hai certamente fatto.
Hai dato il massimo.
Molti pazienti operati, altrettanti dimessi. Qualcuno e' arrivato urlante di dolore per una frattura e lascia l'ospedale camminando.
Hai aiutato una vita a nascere ed hai dato gioia ad una mamma con un cesareo.
Hai ascoltato le lamentazioni di pazienti ambulatoriali che hanno male dappertutto ed hanno gia' assunto tutti i farmaci sul mercato senza alcun giovamento.
Non sai cosa fare per loro, ma ci provi.
Hai dato notizie brutte ai tuoi malati, dicendo loro che hanno un cancro, ma non hai ucciso la loro speranza. Avresti voluto fuggire lontano, non dire la verita'...ma sei rimasto; hai dato la notizia terribile ed hai cercato di sostenere il tuo paziente...

giovedì 21 luglio 2022

Donne senza diritti!

Ricevo in ambulatorio una paziente di etnia Rendille.
Ha i capelli rasati alla maschietto ed è tutta adorna di braccialetti e collari, come da tradizione della sua tribù.
Non riesco a visitarla da solo perchè non sa una parola di inglese o kiswahili, e devo quindi chiamare un traduttore.
Con lei entra un uomo molto più anziano che pare conoscermi perchè mi saluta come se fossimo vecchi amici. Io non lo ricordo, anche se lui insiste che è stato a lungo mio paziente.
Gli chiedo se la donna è sua moglie, ma lui dice di no; afferma invece di essere un amico del marito che è rimasto a casa.
Insisto e domando se non ci fosse la possibilità che a tradurre fosse un parente più stretto.
Lui candidamente afferma che fuori c’è il padre della donna, ma che anche lui conosce solo la lingua rendille: non ci sono quindi alternative!

martedì 19 luglio 2022

Joy

E' stata la prima orfana di Sr Oliva, quando la sua mamma mori' di parto.
E' stata a Chaaria nel reparto orfanelli per quasi due anni, e poi e' rientrata a casa con il papa', che e' molto povero e malato di epilessia. L'abbiamo sempre sostenuta nei suoi studi: elementari prima, e superiori poi.
Tra i donatori che ci hanno aiutato economicamente per Joy, citiamo con riconoscenza il gruppo Matumaini di Milazzo, ed in particolare la Presidente Carmen Falletta.
Dopo aver finito le superiori, Joy ha espresso il desiderio di studiare ancora.
Non ho grosse possibilita' economiche, e quindi le ho promesso solo un corso da segretaria d'azienda.
Sono 3 semestri in tutto.
Il primo semestre e' stato pagato nuovamente dall'Associazione Matumaini, che ringrazio di vero cuore.

lunedì 18 luglio 2022

L'ultimo intervento

Erano le 19.30 quando abbiamo finito.
E’ stato un intervento impegnativo ed altrettanto formativo.
Ancora una volta ho imparato dai pazienti, che sono i nostri veri maestri di vita.
Si trattava di una donna ricoverata la notte precedente.
Mi avevano chiamato perchè all'infermiere pareva un addome acuto.
L'avevo visitata mezzo addormentato, ma mi sembrava che non si trattasse di una paziente chirurgica. Avevo quindi messo la terapia, ritenendola un caso di gastrite o di ulcera peptica.
Stamattina la donna non era migliorata affatto; me l'hanno fatta rivedere, ma ancora non mi pareva chirurgica. Ho confermato la terapia instaurata e mi sono permesso di dire agli infermieri una frase di cui ancora mi pento, perchè superficiale: "penso che ci sia una componente di esagerazione nella sintomatologia lamentata dalla paziente".

domenica 17 luglio 2022

E' sempre dura quando non si dorme di notte

Sono le 3 di mattina ed il cercapersone squilla senza pieta’... mi giro tra le coperte; spero che non sia vero, ed invece riprende a suonare e Kathure dice di correre presto: stavolta pero’ non e’ un cesareo. Si tratta di una donna che era caduta a terra la sera precedente alle ore 19, riportando una ferita profonda sulla fronte e sulla palpebra destra, probabilmente a causa di un grosso sasso.
La paziente e’ arrivata cosi’ tardi nel cuore della notte, perche’ i suoi familiari non hanno trovato un matatu ed hanno dovuto camminare.
Nonostante le condizioni precarie, la donna ha percoso circa 14 chilometri a piedi. Ora e’ fredda e non ha pressione. La suturo velocemente per fermare il sangue che ancora scorre abbondante.
Fortunatamente non vedo fratture ossee attravero la profonda lacerazione dei tessuti. 
Il problema e’ che la donna sta peggiorando ed abbiamo bisogno di infondere liquidi. Insieme alle infermiere diamo del nostro meglio per trovare una vena, ma sono tutte collassate. La mamma sta andando in shock, e noi la stiamo a guardare impotenti.

venerdì 15 luglio 2022

Gastronomia

E’ un intervento abbastanza frequente che facciamo normalmente a scopo del tutto palliativo per pazienti affetti da carcinoma dell’esofago in fase terminale.
Usiamo normalmente la tecnica di Stamm, che e’ considerata una gastrostomia temporanea, ma permette un funzionamento della stomia molto lungo, normalmente superiore alla sopravvivenza media di questi pazienti,che soccombono al tumore nel giro di 1-2 anni al massimo.
La tecnica sopra citata ci permette dei tempi operatori ragionevolmente brevi in pazienti molto defedati ed in condizioni anestesiologiche precarie.
Entriamo in cavita’ peritoneale con una breve incisione mediana sull’epigastrio. A questo punto identifichiamo lo stomaco e scegliamo un punto della sua parete anteriore che possa essere avvicinato alla parete addominale senza tensione. 

giovedì 14 luglio 2022

Formazione su brucellosi

Oggi la lezione del giovedi' e' stata affidata a me.
La brucellosi e' una patologia di grande importanza clinica per noi, in quanto e' endemica nella popolazione, e la sua terapia e' complessa, lunga e costosa.
Oggi ho cercato di dare allo staff linee guida chiare per la dianosi e la terapia di tale patologia per noi tanto comune.
Il quorum e' stato buono e la partecipazione molto attiva.

Fr Beppe

mercoledì 13 luglio 2022

Grazie

Oggi abbiamo terminato il campo gratuito per protesi totali di anca.
Gli amici americani sono partiti.
Grazie di cuore per quanto hanno fatto per le persone che mai avrebbero potuto permettersi una protesi totale d'anca.
Grazie per gli strumenti che ci hanno donato.
Grazie per il.lavoro insieme.
Domani lavoro da solo e spero di dedicarmi soprattutto alla chirurgia generale.
Venerdi' nuova esperienza con altri ortopedici USA. Ci focalizzeremo sulle fratture esposte, sulla terapia delle deformita' e sulle infezioni in ortopedia.
L'impegno continua.

Fr Beppe

martedì 12 luglio 2022

Tre in un colpo solo

Il telefono suona in piena notte. Brancolo nel buio e rispondo ancora tutto assonnato. Guardo l’ora e sono le 4.30 del mattino. Dall’altra parte della cornetta una voce vispa e pimpante mi dice: “Stiamo partendo adesso con una partoriente che ha un prolasso di cordone.
Partiamo da Gatunga”.
Sapendo che Gatunga è molto lontano che che ci vorrà ancora un’ora e mezza prima del loro arrivo, decido di allertare il personale della notte, dicendo loro di preparare la sala, mentre io provo a riposarmi ancora un po’.
L’ambulanza arriva alle 6 in punto, come mi aspettavo: io naturalmente ero sveglio per la tensione e non mi sono fatto chiamare due volte. Ad Eunice che mi parlava dal cercapersone ho solo chiesto se il cordone ombelicale pulsava ancora dopo le ore di viaggio sulle nostre strade.
Alla sua risposta affermativa ho chiamato per l’anestesia. E’ rarissimo riuscire a salvare il feto nel caso di prolasso del cordone ombelicale, ma ci proveremo.

lunedì 11 luglio 2022

Maratona ortopedica

E' stato un week end molto duro, soprattutto dal punto di vista della traumatologia.
Abbiamo operato tanto, e quanto piu' facciamo, tanto piu' ci rendiamo conto che la lista di attesa si prolunga sempre piu', invece di diminuire.
I pazienti vengono a frotte.
Oggi avevamo anche il Dr Kinyua, ed abbiamo operato 7 casi molto complessi.

Fr Beppe

domenica 10 luglio 2022

Il Buon Samaritano

Mi ha aiutato tantissimo oggi la lettura del Vangelo.
Mi sono sentito nei panni di quella persona che chiedeva a Gesù: “che cosa devo fare per ereditare il Regno dei Cieli?”
Il Vangelo di oggi è stato come un raggio di luce e di speranza: la figura del buon samaritano mi ha come fulminato nuovamente. Non è il caso che ripeta la parabola perchè la conoscete tutti sicuramente.
Il sacerdote non si è fermato davanti a quel poveraccio che i briganti avevano lasciato a terra mezzo morto: non voleva certo arrivare in ritardo alla preghiera!
Il dottore della legge neppure si è fermato: chissà che impegni importanti aveva da svolgere, magari una conferenza proprio su quella legge di Dio di cui era maestro e che già aveva rotto trascurando un bisognoso.
Il samaritano invece si è fermato e si è preso cura del malcapitato.

sabato 9 luglio 2022

9 Luglio

Certo e' un giorno qualunque.
Ma per me rappresenta una piccola pietra miliare.
Il 9 luglio 2019, dopo un mese trascorso in Italia; dopo aver incontrato il Vescovo di Meru Mons Salesius Mugambi; dopo aver raccolto le borse con le mie cose lasciate a Chaaria prima della partenza, sono stato accompagnato a Matiri per la prima volta.
Oggi commemoro il mio ingresso ufficiale a Matiri.
Ricordo tutto di quel giorno: ricordo la mia breve visita a Chaaria, l'incontro con i confratelli e con i volontari.
Poi a Matiri rammento la presentazione ufficiale di Padre Emilio allo staff ed al consiglio di amministrazione.
Ricordo la mia promessa di rendere Matiri un ospedale pieno e funzionante.
Ho davanti agli occhi l'ospedale pulito ma decadente, con due pazienti ricoverati, e niente piu'.
La sala era chiusa, a parte i giorni in cui c'era un costoso chirurgo esterno.

venerdì 8 luglio 2022

Romeo e Giulietta

Romeo e Giulietta e’ una tragedia di Shakespeare che sempre mi turba, ma spesso penso che sia comunque solo una elaborazione letteraria e poetica.
Oggi pero’ ho davanti a me una una scena tremenda che mi ripropone il famoso scritto della letteratura inglese in tutta la sua drammaticita’.
Abbiamo infatti ricoverato tre giorni fa una ragazza di 17 anni che aveva tentato il suicidio ingerendo una grossa quantita’ di organofosforici. Abbiamo fatto tutto quello che potevamo per salvarla, ma dopo tre giorni e’ comunque morta a causa del veleno.
Ieri il suo ragazzo, dopo aver saputo della sua morte, ha lui stesso assunto una grossa quantita’ di veleno ed e’ morto pure lui.
La ragione per cui la giovane donna aveva tentato il suicidio era dovuto al fatto che i suoi genitori non approvavano la sua relazione con il fidanzato.

giovedì 7 luglio 2022

Letti bis

San Giuseppe Benedetto Cottolengo diceva che lui i letti bis (due pazienti per letto) ed i letti volanti (brandine provvisorie in corridoio), li comprendeva benissimo.
Quello che non accettava erano i letti vuoti.
Quando sono arrivato a Matiri la situazione era a dir poco drammatica. I letti erano infatti tutti vuoti. Ho trovato due pazienti in tutto l'ospedale.
Questa sera sono di guardia, e l'infermiera della notte mi ha detto con preoccupazione: "Siamo pieni. Dobbiamo mettere due pazienti per letto. Non so come fare per le emergenze della notte".
Io non ho potuto trattenere la gioiosa sorpresa: "Davvero? Non ci posso quasi credere. Ti ricordi il giorno in cui sono arrivato? Ospedale deserto! Guarda quanta strada abbiamo fatto. Dobbiamo ringraziare il Signore".
Infatti, ho sempre creduto che un ospedale pieno sia una grande benedizione di Dio ed un segno che Lui ci benedice ed e' contento di noi, nonostante tutti i nostri limiti.

mercoledì 6 luglio 2022

Dolore grande

Bisognava fare qualcosa per tentare di salvarle la vita.
Le sue condizioni erano pessime.
Diabete scompensato che le aveva causato una osteomielite del piede sinistro con gangrena umida e puzzolente ormai fino al ginocchio.
Febbre e stato settico; insufficienza renale cronica, probabilmente legata al diabete.
L’unica speranza di sopravvivenza stava nell’amputazione: ne avevamo parlato a lungo nel tanfo quasi insopportabile che circondava il suo letto. Dapprima non voleva, e si era poi convinta dopo vari giorni di ripensamenti e solo al vedere quell’arto putrefarsi sotto i suoi occhi.
Eravamo entrati in sala pieni di speranza: la glicemia era controllata dall’insulina, l’emoglobina era al di sopra dei 10 grammi; la creatinina purtroppo era 2... ma dovevamo agire comunque, prima che uno shock settico si portasse via la nostra malata.

Siamo partiti

Oggi abbiamo iniziato alla grande: ospedale pienissimo di pazienti venuti per lo screening, e naturalmente tanti interventi, non solo di protesi d'anca, ma anche di altre fratture: nella foto per esempio l'intervento e' un caso pediatrico di frattura di radio e ulna.
Siamo molto riconoscenti agli ortopedici americani che stanno aiutando i nostri pazienti.
Stasera siamo molto felici per i malati che abbiamo operato.

Fr Beppe

domenica 3 luglio 2022

Di guardia

Come al solito sono solo e quindi di guardia dal venerdì pomeriggio di ogni week end.
Le colleghe sono di riposo entrambe.
Oggi le emergenze sono tante, soprattutto in maternità.
Ricevo l’ennesima chiamata notturna dalla sala parto. Sono davvero stanco, ma cosa farci? Non posso delegare.
Mi vesto in fretta e furia senza neppure lavarmi la faccia, e mi precipito in ospedale. Corro in sala parto, nuovamente il punto nevralgico... ed infatti vedo Eunice tutta sudata che si affatica
attorno alla testa di un neonato che non ne vuol sapere di “uscire”.
Metto i guanti e sostituisco l’infermiera in questa manovra difficile e colma di tensione: il bimbo ha la spalla superiore “inchiodata” dietro il pube della mamma.
Sono gia’ passati minuti preziosi.

sabato 2 luglio 2022

Le mani del dottore

Un consiglio che mi sento certamente di dare a tutti i medici che si preparano all’esperienza con noi e’ quella di dare la massima importanza al contatto umano con il paziente.
Molte volte i farmaci a nostra disposizione non sono molto diversi da quelli che trovano nel dispensario del loro villaggio. Se poi leggiamo i loro documenti precedenti, sovente ci rendiamo conto che hanno assunto piu’ o meno tutto cio’ che e’ disponibile sul mercato, ma non sono migliorati.
Quando invece vengono da me, dicono che i nostri farmaci sono efficaci e che con le nostre terapie stanno davvero meglio.
Perche’ questo?
Le ragioni possono essere varie, ma la principale penso vada ricercata nel fatto che qui si sentono ascoltati senza fretta, e poi ricevono anche spiegazione dettagliata di quello che abbiamo trovato e delle ragioni per cui abbiamo compiuto una particolare scelta terapeutica.

venerdì 1 luglio 2022

Nuovo trapano ortopedico e sega elettrica

Grazie di cuore ai volontari e donatori americani per averci donato un nuovo trapano ortopedico di altissima qualita'.
Con il trapano e' arrivata anche la sega elettrica.
Non ho parole per esprimere la mia riconoscenza. Uno dei trapani era irreparabilmente danneggiato e con due soli ancora in uso era spesso difficile risterilizzare tra un paziente e l'altro.
Questo ritardava il flusso dei pazienti in sala.
Dio benedica chi fa del bene per il prossimo.

Fr Beppe

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