La prima lettura della Messa di oggi ci ha proposto il modello dei primi cristiani di Gerusalemme, che erano un cuor solo ed un'anima sola.
Nessuno tra loro era nel bisogno perche' quanti possedevano qualcosa lo vendevano, l'importo era depositato ai piedi degli Apostoli che poi lo vendevano, ed il ricavato veniva distribuito secondo i bisogni di ciascuno.
Stupendo modello di quello che la comunita' cristiana dovrebbe essere...la vera koinonia.
Oggi anche il Papa si e' soffermato su questa icona di comunione e di vita cristiana ideale.
San Giuseppe Cottolengo ha messo la primitiva comunita' cristiana di Gerusalemme come modello della Piccola Casa, dove si mette in comune non solo quello che si ha, ma anche e soprattutto quello che si e': talenti, forza, tempo, competenze.
Sono lontanissimo dal realizzare tale ideale, ma questa comunione totale, questa ridistribuzione a seconda dei bisogni costituisce per me un affascinante punto di arrivo a cui tendo costantemente.
Come dice il Papa oggi: non un modello comunista, ma uno di vita cristiana vera. Tutto in comune, nessuno nel bisogno perche' chi ha dona, chi non ha riceve...e tutto secondo i bisogni di ciascuno.
Sani che condividono vita e forza con i malati.
Non piu' poveri ne' ricchi, soprattutto non piu' egoisti che tengono per se', ma cristiani che ridistribuiscono.
Forse un modello irrealizzabile...ma gli ideali devono rimanere alti.
Fr Beppe
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