domenica 31 gennaio 2021

La maternità: i suoi pesi e le sue gioie

Posso dire con estrema sicurezza che la maternità è la fonte del 90% delle nostre emergenze e delle nostre chiamate notturne.
Ovviamente, se non avessimo la maternità, sarebbe davvero raro essere chiamati di notte: quasi sempre infatti l’urgenza notturna è per un cesareo, un raschiamento od una placenta ritenuta.
La lista operatoria sarebbe molto più facile da organizzare, se non ci fosse la maternità, dal momento che le emergenze non ostetriche sono piuttosto rare: sono proprio le emergenze ostetriche che spesso ci impediscono di completare la lista degli interventi programmati!
Se non riesci a staccare alla domenica pomeriggio è quasi sempre per uno o più cesarei...rare sono le volte che in sala ci devi stare per un addome acuto o per una pangata!

Il nostro ringraziamento

Con cuore pieno di riconoscenza, informo che oggi sono arrivate 100 divise per i pazienti: 50 pigiami per uomo e cinquanta camicie da notte per donna.
Insieme abbiamo ricevuto anche 130 lenzuola.
Abbiamo ancora bisogno di acquistare altre lenzuola e divise ospedaliere, perchè il numero dei ricoverati ora si aggira sui 120, e bisogna cambiare gli abiti almeno due volte al giorno, lavarli e farli asciugare.
Ma questo è un grandissimo dono, e sempre meno persone saranno in ospedale con i vestiti di casa.
Grazie di cuore.

Fr Beppe

venerdì 29 gennaio 2021

Io e la natura

Quando ti alzi al mattino alle sei, ed i tuoi occhi sono invasi dalla meraviglia dell'alba, la giornata certamente ti sorride e ti entusiasma. 
Un'alba africana riempie il cuore e ti da' la forza per andare iincontro al tuo giorno, comunque esso si presenti.
Quando poi, quasi a mezzanotte, con il fisico a pezzi cerchi di raggiungere camera tua per trovare un po' di ristoro nel sonno, e' ancora il cielo ad aprirti il cuore ed a mozzarti il fiato: a volte e' la stellata meravigliosa di una notte senza luna, ed altre volte e' la luna piena ad incantarti e ad inchiodarti con il naso in su per vari minuti di pura contemplazione.
La natura placa il cuore e riempie l'anima: in qualche modo la natura sa lenire le ferite che la giornata ti ha inflitto. 
Contemplando l'alba o fantasticando davanti alla luna piena, offri a Dio le tue  sconfitte ed i tuoi successi. 

giovedì 28 gennaio 2021

E' tardi

Anche oggi abbiamo lottato, cercando di dare il massimo.
Sono stanchissimo.
Tra tutti I pazienti di oggi voglio ricordarne soltanto uno: un poveretto, mentalmente un po' ritardato, coperto di pulci penetranti, ed affetto da frattura bilaterale di tibia e femore.
E ' stato investito da un motociclo che poi si e' dato alla fuga. E' stato soccorso dai passanti che poi lo hanno portato in ospedale.
Oggi e ' stato operato con successo, e domani speriamo possa camminare.
"Qualunque cosa avete fatto al piu' piccolo dei miei fratelli, lo avete fatto a me", dice il Signore.

Fr Beppe

martedì 26 gennaio 2021

Lezioni di vita in Africa

Certo, lavorare in Africa insegna molte cose, soprattutto ci rende consapevoli dei nostri limiti, di quello che non sappiamo, e di quello che avremmo potuto far meglio. 
Il rullo compressore della quotidiana fatica spesso smaschera elementi bui del nostro carattere: a volte si corre tutto il giorno, cercando di fare del proprio meglio, e poi verso sera, quando le energie sono ormai “in riserva”, si perde il controllo, si diventa nervosi e ci si scarica contro un paziente che ha il solo torto di essere capitato sotto le nostre grinfie nel momento meno opportuno. 
Anche questi sono comunque momenti utili: all’inizio ci si tormenta nel senso di colpa, si vorrebbe richiamare indietro il malcapitato che invece è già tornato a casa “con la coda tra le gambe”; si corre il rischio dello scoraggiamento, pensando di aver rovinato in un momento quanto costruito durante una faticosa giornata di servizio e di donazione. 

lunedì 25 gennaio 2021

Ancora grazie!

Oggi ho ricevuto una grossa quantità di fissatori esterni, da usare per la terapia di fratture esposte.
Era stato un mio appello ai lettori, che hanno risposto con tanta generosità.
Grazie a chi ha donato, a chi ha fiducia in me e mi sostiene.
Con questi fissatori potremo aiutare un buon numero di pazienti con gravi problemi traumatologici.
Ero molto in crisi, perchè continuo a mettere fissatori esterni che poi non riesco a togliere, sterilizzare e riutilizzare per molti mesi. Praticamente avevo finito le scorte.
Ero sull'orlo di dire ai nuovi pazienti che non posso più mettere alcun fissatore esterno, ma la generosità dei benefattori è arrivata.
I fissatori esterni sono già sterili e pronti per le prossime emergenze.
Grazie di cuore.

fr Beppe

domenica 24 gennaio 2021

Matiri, centro ortopedico traumatologico?

Non e' certo nei miei piani, perche' penso che gli ospedali missionari, soprattutto I piu' rurali e lontani da tutto, devono essere aperti a tutte le necessita' della gente che vi afferisce.
E' comunque vero che e' sempre la richiesta di servizi a plasmare in qualche modo le caratteristiche di una particolare struttura.
Il dato di fatto incontrovertibile e' che al momento la chirurgia rappresenta l'80% del volume dei pazienti di Matiri. Il rimanente 20% e' rappresentato dalla maternita' e dalla medicina interna.
Ma e' sempre la traumatologia a fare la parte del leone.
Infatti, nel settore chirurgico abbiamo un 90% costituito da interventi ortopedici finalizzati a curare fratture recenti o inveterate, nonche' tante loro complicazioni: osteomieliti, fratture guarite male o non saldate del tutto, deformita'.
Il restante 20% e' invece costituito da chirurgia generale, in cui prevale l'urologa...soprattutto la prostatectoma.

sabato 23 gennaio 2021

Gioire con chi gioisce e piangere con chi piange

Riflettendo su tanti miei comportamenti, pensavo che la parte piu’ difficile di questo insegnamento di San Paolo fosse la seconda: e cioe’ essere capace di condividere la sofferenza di chi e’ nel dolore e nella tribolazione.
Mi sono pero’ reso conto che, alla fin della fiera, questo e’ anche relativamente possibile, perche’ il dolore in qualche modo va sempre a toccare le corde piu’ emotive del mio cuore.
Ecco quindi che rimango impressionato e sentimentalmente coinvolto quando vedo un bambino africano con la pancia gonfia a causa dei vermi, o quando assisto a scene tremende come quelle dei disastri recentemente avvenuti in Indonesia.
Ma mi rendo conto che gioire con chi gioisce e’ piu’ difficile ancora: implica la capacita’ di volersi bene in modo disinteressato, di non essere gelosi gli uni degli altri, di non avere preconcetti nei confronti del prossimo.

Amina e Orro

Entrano insieme nel mio studio. Sono alti e snelli. La loro carnagione e’ molto piu’ chiara di quella della nostra gente qui a Matiri. 
E’ evidente che provengono dal profondo Nord. Guardo il foglio di richiesta esami, e mi rendo conto che sono di etnia Borana e che vengono a Marsabit.
E’ Amina la prima che inizia a parlare: “abbiamo un solo figlio di 15 anni, e non riusciamo ad averne un altro… Mi sento molto stressata, perche’ per la nostra cultura uno non e’ sufficiente. Vogliamo sottoporci a tutte le indagini possibili, e siamo disposti ad ogni tipo di terapia, pur di poter avere un altro bambino”.
Guardo Orro, che e’ seduto in disparte e non ha ancora aperto bocca.
Poi dico, senza rivolgermi a nessuno dei due in particolare: “Il problema potrebbe essere per il 50% femminile e per il 50% maschile. Possiamo fare tutti gli esami del caso?”
So benissimo infatti che gli uomini sono molto restii da queste parti a sottoporsi ad accertamenti nell’area della procreazione: preferiscono l’ottica dello struzzo e danno per lo piu’ la colpa alla donna.

giovedì 21 gennaio 2021

Gli amici di Malta e della Germania

Oggi e' finalmente arrivato l'essiccatoio per la biancheria donatoci dai benefattori tedeschi e maltesi in memoria di Mike Weimer.
Era stato a lungo trattenuto alla dogana.
L'essiccatoio a centrifuga ci permettera' di avere biancheria asciutta in tempi molto inferiori, risolvendo un annoso problema, soprattutto nella stagione delle piogge.
Anche questo macchinario, insieme al reparto chirurgico, manterra' viva la memoria del carissimo Mike che tanto fa fatto per me nel corso di tanti anni.
La nostra riconoscenza si trasforma in preghiera per lui, per la moglie Patricia e per i donatori tutti.

Fr Beppe

Una stella in più in cielo

Mi chiamo Doreen. Sono stata a lungo ricoverata per una malattia di cuore.Nonostante le terapie e gli sforzi di tutti in ospedale, io non sono mai migliorata veramente.
C’erano si’ dei giorni in cui mi sentivo piu’ in forma, ma in realta’ le forze non sono mai ritornate, ed io sono rimasta sempre gonfia come un pallone.
Camminare era diventato un problema perche’ avevo il fiatone dopo due o tre passi.
Da un po’ di giorni inoltre avevo notato un’altra cosa strana: se dormivo sul fianco destro, mi si gonfiava la parte destra della faccia, e se mi giravo dall’altra parte, dopo poche ore si spostava anche l’edema.
Da ieri mattina poi non sono piu’ riuscita a coricarmi: da sdraiata non respiravo proprio.
A partire dalle due del pomeriggio non ricordo piu’ nulla: solo ora, guardando la moviola del tempo qui dal Paradiso, mi rendo conto che ero fuori di testa.
Non capivo quando mi parlavano, mi alzavo e strappavo la flebo, dicevo frasi senza significato alcuno. 

martedì 19 gennaio 2021

Grazie all'Associazione "Aiutando nel mondo"

Con il cuore pieno di riconoscenza, abbiamo oggi ricevuto un nuovotrapano ortopedico, cannulato e sterilizzabile, ed un diafanoscopio per la visualizzazione delle lastre nella seconda sala operatoria, che ne era sprovvista.
Entrambi gli strumenti ci sono stati donati dalla suddetta Associazione.
Si tratta di altri due importanti doni che ci permettono di operare di più e meglio, e soprattutto ci aiutano a far crescere la seconda sala al livello della prima.
Oggi infatti abbiamo operato 8 pazienti fratturati, sia grazie alla Dottoressa Makandi che era con me e che ringrazio infinitamente, e sia anche grazie al fatto che, con quattro trapani sempre a disposizione, con due sale da usare in contemporanea, e con un sufficiente numero di strumenti chirurgici, non ci sono stati tempi morti tra un intervento e l'altro.
Grazie di cuore ai generosi benefattori ed amici di "Aiutando nel mondo".

Fr Beppe

lunedì 18 gennaio 2021

Anche oggi addome acuto

Anche oggi abbiamo avuto un addome acuto tremendo, ed ancora una volta ho perso cinque anni della mia vita nella tensione. Sempre ci sono le domande che ti poni: apro o mi astengo: e’ un addome chirurgico o medico? 
E poi, un addome acuto puo’ essere di tutto: da banali aderenze che puoi lisare senza problemi ad un volvolo che semplicemente devi derotolare, ad una invaginazione che con pazienza riesci a risolvere. 
Ma, dopo aver aperto l’addome, e’ possibile trovarsi di fronte a delle anse necrotiche ed alla necessita’ di fare delle resezioni intestinali in emergenza. Oppure puo’ essere una perforazione di ulcera peptica, o una perforazione ileale da tifo, e devi quindi essere pronto a delle rafie non semplici.
Oggi si è trattata di un'ernia strozzata in un uomo giovane.

domenica 17 gennaio 2021

L'Associazione amici di Matiri - Un Ospedale per Tharaka.

Oggi il mio pensiero ed il mio grazie va alla Associazione sopra citata.
Sono I fondato
ri dell'ospedale di Matiri e sempre lo hanno sostenuto, ben prima del mio arrivo.
A loro va il mio grazie ed il grazie dei pazienti.
Anche nell'anno appena concluso essi hanno comprato per l'ospedale una grossa quantita' di farmaci, ed hanno donato un nuovo cavo elettrico che ha permesso di migliorare decisamente la situazione dell'ospedale nel campo energetico. Hanno inoltre contribuito con donazioni che hanno permesso di pagare gli straordinari del personale.
A loro devo anche la riparazione del sistema di aria condizionata in sala operatoria.
Non posso dimenticare Stefania Bergo, della stessa Associazione, coautrice del libro Madri. Stefania ha lavorato gratuitamente ed I diritti d'autore saranno tutti per l'ospedale di Matiri.
Grazie quindi agli amici di Bologna e Ferrara perche' ancora credono e sostengono il "gigante buono"...come essi amano definire l'ospedale di Matiri.

Fr Beppe

Cosa vedi? Un punto nero o un foglio bianco?

Oggi come al solito i pazienti sono stati tanti, e penso che abbiamo anche cercato di fare del nostro meglio per tutti. Però, quando qualcosa va male, ti senti un peso sull’anima come se non avessi fatto nulla, come se tutta la giornata fosse stata inutile.
Oggi abbiamo avuto molti parti naturali, ed un cesareo, tutti andati bene. Stamattina invece avevo deciso di indurre un travaglio con oxitocina, procedura abbastanza normale quando le doglie tardano fin oltre i 9 mesi. 
L’indicazione era corretta, la dose del farmaco anche.
Abbiamo seguito la mamma con molta attenzione, e tutto sembrava procedere per il meglio: contrazioni buone, battito cardiaco fetale sempre regolare, tempi di dilatazione in perfetto orario secondo il partogramma. 
Alle 16, quando appena ero uscito da una operazione ed ero ancora tutto sudato, sono stato chiamato in sala parto per un’urgenza: con sorpresa di tutti il neonato non piangeva e non respirava. C’era però battito cardiaco, anche se molto rallentato: e’ iniziata quindi subito la rincorsa per non perdere quel poco di vita che sembrava essere ancora presente nel corpicino pallido come un cencio. 

venerdì 15 gennaio 2021

I serpenti

In pediatria in questo momento abbiamo due bambine ricoverate a motivo di un morso di serpente. Entrambe hanno un’età di circa 3 anni. 
Lab prima è stata morsicata da un cobra a Mukothima e gli effetti neurotossici del veleno le hanno causato una emiparesi destra. 
E’ fuori pericolo, ma stiamo cercando di far regredire queste sequele neurologiche con una fisioterapia intensiva.
La seconda bimba è di Gatunga ed è stata punta da un mamba nero al braccio sinistro: dapprima l’edema diffuso ha causato una sindrome compartimentale che ha richiesto una escarotomia e fasciotomia d’urgenza per evitare la gangrena; poi l’arto è diventato via via necrotico ed abbiamo dovuto eseguire già sue toelette chirurgiche per togliere i tessuti morti che fanno da pabulum per i germi. 

giovedì 14 gennaio 2021

Nuova giornata campale

Se non fosse che la settimana prossima la Dottoressa Makandi deve tornare a Eldoret per continuare la sua formazione ortopedica, potrei dire che sono al settimo cielo per l'aiuto che da lei ricevo per due giorni alla settimana negli ultimi 2 mesi.
Anche oggi eravamo insieme a Matiri ed abbiamo operato tantissime persone... pazienti complessi, liste operatorie lunghissime che riusciamo a portare a termine proprio perche' siamo in due e lavoriamo in tandem in due sale operatorie... effettivamente raddoppiando il numero di interventi. 
Quando alla sera guardo l'ora e mi rendo conto che  e' tardissimo, sovente penso che la nostra stanchezza viene ripagata solo dal fatto che tante persone sono state operate e sono state aiutate, grazie al nostro impegno ed ai nostri straordinari sul lavoro.

mercoledì 13 gennaio 2021

Grazie agli amici

Matiri è un ospedale da ricostruire giorno dopo giorno, e pian pianolo stiamo facendo.
Ciò richiede impegno, lavoro e dedizione...notte e giorno.
Ma richiede anche l'aiuto di tantissimi amici, che mi sostengono economicamente in tale sforzo.
Gli ospedali costano, ed è normale essere in deficit.
Ecco perchè abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti.
Il mio pensiero va oggi a due Associazioni a cui sono legato da sentimenti di sincera amicizia, e che mai mi dimenticano:
1) L'Associazione amici di Mujwa
2) L'Associazione Crescere Insieme Carmagnola.
So che in Italia i tempi sono durissimi, che c'è tanta povertà e tanto bisogno. Sono al corrente che da circa un anno non sono più possibili raccolte fondi, eventi, cene...

martedì 12 gennaio 2021

Ernia congenita strozzata

Lewis ha tre anni di età. Ci è stato presentato dai genitori per una massa inguino-scrotale sinistra. La massa è dura e dolente alla palpazione, ed è assolutamente irriducibile. L’eco dimostra che parte della massa è liquida, ma la diagnosi sembra comunque quella di un’ernia inguinale incarcerata.
La mamma dice che in passato il gonfiore talvolta appariva ma poi rientrava in addome: altro elemento che suggerisce la diagnosi di ernia. Ci informa anche che stavolta la massa è rimasta fuori per gli ultimi tre giorni.
Entriamo quindi in sala con procedura d’urgenza.
Decido per un approccio chirurgico inguinale sinistro: ho ancora la speranza di riuscire ad isolare il sacco, di aprirlo e di trovare anse intestinali vitali. Lo scollamento dei piani si dimostra comunque molto difficile. Il sacco erniario è diventato una cotenna molto spessa ed estremamente dura. 

lunedì 11 gennaio 2021

Addome acuto

John e’ arrivato stamattina in ospedale in pessime condizioni generali. Appariva in preda al dolore, soprattutto all’addome. I parenti che lo hanno accompagnato ci hanno riferito che il loro congiunto era stato assalito dai ladri durante la notte ed era stato “pestato” con una serie infinita di calci nella pancia.
Alla visita l’addome era veramente dolente, e la palpazione creava una evidente reazione di difesa, come nei casi di peritonismo.
Abbiamo fatto una ecografia urgente ed abbiamo documentato una ingente quantita’ di fluido corpuscolato in cavita’ peritoneale. 
Abbiamo dunque eseguito una paracentesi esplorativa ecoguidata, ed abbiamo appurato che si trattava di sangue rosso vivo. 
Siccome il nostro cliente aveva anche una importante splenomegalia, abbiamo formulato l’ipotesi diagnostica di rottura traumatica della milza con emoperitoneo (il fegato appariva infatti normale).

domenica 10 gennaio 2021

Fratture esposte

Sono un problema grandissimo.
La percentuale di complicazioni e' altissima.
Si tratta di pazienti difficilmente dimissibili, che necessitano di lunghe ospedalizzazioni, con costi tutt'altro che indifferenti.
Si tratta anche di casi in cui bisogna tornare in sala piu' volte, magari per interventi difficili e lunghissimi.
Questa settimana e' stata durissima da questo punto di vista con sei fissatori esterni posizionati in alttettanti pazienti con tremende fratture esposte.
Non amo i fissatori esterni, semplicemente perche' non sono bravo a metterli, ma sono da solo e per questi pazienti ho fatto davvero del mio meglio.
Il problema e' che nell'ultimo messe ho messo circa una ventina do fissatori esterni che per ora non ho ancora rimosso e riciclato.

sabato 9 gennaio 2021

Non mangerò più mango!

Ann ha tredici anni, ed è caduta da un albero di mango sfracellandosi a terra. Ha fratture multiple, ma sembra in condizioni abbastanza buone. 
Voleva raccogliere i frutti più dolci dei rami più alti, ma questi non hanno retto al suo peso. 
E’ arrivata in ospedale in preda ad atroci dolori, ma era cosciente. 
La sua famiglia appartiene ad una religione che vieta le trasfusioni di sangue, e questo è stato per me un grande problema con un politrauma. 
L’emoglobina era comunque buona, a 12 grammi. 
Ho fatto un piano chirurgico a lungo termine, operando una frattura alla settimana, per permettere alla bimba di mangiare e di ricostruire la massa ematica tra un intervento e l’altro. 
Inoltre ho iniziato subito la terapia preventiva con eparina. 
La prima frattura sistemata chirurgicamente è stata quella del femore. Tutto bene, pochissimo sanguinamento, intervento rapido, paziente in buone condizioni nel post-operatorio. 

Ringraziamo i donatori

Con il cuore pieno di riconoscenza, informo che ho ricevuto l’ecografoportatile che la Associazione “Aiutando nel Mondo” ci ha donato: un regalo preziosissimo che mi permette di fare ecografie di urgenza al letto del malato, ecografie ostetriche in sala parto e studi sonografici anche al di fuori dell’ospedale (per esempio in cliniche mobili nei villaggi).
E’ un ecografo a batterie, che mi permette lunghe ore di autonomia. 
Ho a disposizione stampante, sonda convex, sonda lineare ad alta frequenza e sonda transvaginale. E’ leggero e non più grande di un laptop. E’ davvero maneggevole ed in futuro potrà essere equipaggiato anche con una sonda cardiologica per ecocardio.
Con questo strumento posso fare ecografie anche alle persone che non hanno soldi e non possono pagare nulla.

venerdì 8 gennaio 2021

Amore di fratelli, amore di coltelli...

... E’ un proverbio molto comune in Italia, proverbio che e’ tornato sulle nostre labbra ieri quando abbiamo ricevuto una persona sfigurata da un enorme taglio da machete (o panga), che gli ha portato via tre quarti dell’orecchio di destra, oltre che un’ampia area di cute del collo.
Lo abbiamo ricucito... ma non essendo cosi’ bravi come Gesu’ nell’orto degli ulivi, non siamo riusciti a riattaccargli il padiglione auricolare. Lo abbiamo invece amputato completamente ed abbiam cercato di fare una plastica alla meno peggio.
“Chi e’ stato a farti questo?”
“Mio fratello, per un problema legato alla terra”.
Mi sono quindi rivolto ad un infermiere, e gli ho detto che il proverbio evidentemente non vale solo per l’Italia.

mercoledì 6 gennaio 2021

Due giorni di fuoco

E' stato bello, anche se molto faticoso, passare gli ultimi due giornicon la dottoressa Makandi qui a Matiri.
Con lei sempre sperimento la gioia dell'amicizia.
Inoltre lavoriamo in modo estenuante, in due sale diverse, per aiutare più pazienti.
Siamo riusciti infatti a operare una media di 8 pazienti al giorno, con risultati post-operatori davvero soddisfacenti.
Lavorare con la Dottoressa Makandi è una grande gioia, perchè siamo in perfetta sintonia di ideali.
E' per me anche molto stimolante perchè le sue nuove conoscenze mi stimolano e non mi lasciano invecchiare mentalmente.
Ora la dottoressa è andata, ma ritornerà la settimana prossima.

Ha vinto l'anofele

In pediatria abbiamo ricoverato un bambino dell’eta’ di circa 9 anni: il test della malaria era positivo ad alta densita’. Il piccolo paziente era profondamente comatoso, non risvegliabile neppure attraverso stimoli dolorosi intensi. Era agitato: gli occhi aperti si muovevano a velocita’ notevole rincorrendo qualche incubo di cui non sapremo mai nulla. Di tanto in tanto il suo corpo emaciato veniva scosso da violente convulsioni.
Iniziamo subito il chinino, ma ci rendiamo conto che il bambino e’ gravemente ipoglicemico: vuoi per il coma che dura da alcune ore, vuoi per il digiuno, vuoi per la malaria stessa. Sospendiamo quindi questo farmaco che puo’ peggiorare l’ipoglicemia, e ci affidiamo alle artemisine in muscolo. 
Tentiamo di riportare in range il suo glucosio ematico, ma risulta quasi impossibile: la macchinetta ci dice 10 mg/dl. 

Maternità esigente

Certamente anche a causa dello sciopero degli infermieri nella sanita' pubblica, la maternita' di Matiri e' ora impegnativa, sia di giorno che di notte. Sono tre notti di fila che vengo chiamato per un cesareo urgente tra mezzanotte e le tre del mattino.
La giornata poi e' piena e non conosce requie. 
Anche la domenica di ieri e' stata impegnativa, e, quando speravo in un pomeriggio tranquillo, e' arrivato un uomo con occlusione intestinale.
Tutto e' andato bene: era un volvolo del tenue, e non c'era necrosi delle anse.
Ma abbiamo finito tardi, e la nostra domenica e' stata archiviata.
Periodo intenso ed entusiasmante per un verso, faticoso e durissimo dall'altro..
Le notti ci tagliano le gambe, anche se poi di giorno cerchiamo di lavorare con la stessa intensita'.

Fr Beppe

domenica 3 gennaio 2021

I nostri drammi

Giace sulla barella e fatica a respirare: e’ come se i suoi polmonifossero due pentole a pressione.
“E’ in edema polmonare, e bisogna fargli diuretici”, mi dice Leonard.
Ma Kim interrompe: “la pressione non si sente. Il paziente sembra gia’ collassato e non mi pare una buona idea”.
Io chiedo ai parenti se qualcuno ci puo’ dire qualcosa della sua storia:
“E’ stato malato per lungo tempo?... Quali medicine sta assumendo?
Qual e’ la sua malattia di base?”
Ovviamente nessuno sa niente. Luke ansima, ma e’ cosciente: lui mi dice che non e’ mai stato malato prima, e i sintomi sono iniziati quasi improvvisamente.
Dopo un ECG fatto direttamente sulla barella in OPD, ci rendiamo conto che non si tratta di una malattia cardiaca, anche se il cuore e’ in sovraccarico.

sabato 2 gennaio 2021

Inizio anno ortopedico

E' iniziato il nuovo anno, ed i pazienti sono davvero tantissimi. Siamo ormai un centro traumatologico e non riusciamo a star dietro ai bisogni della gente.
Ieri era festa, ma, grazie alla disponibilità del Dr Kinyua per tutto il fine settimana, abbiamo deciso di lavorare e di cercare di ridurre la quantità di fratture che ancora non siamo riusciti ad operare.
Abbiamo infatti ancora una ventina di fratture non operate in reparto.
Tra ieri e oggi abbiamo sfoltito la lista di 12 interventi, e siamo abbastanza soddisfatti, anche se un po' stanchi.
Per inciso, il primo intervento del 2021 è stata una protesi totale di anca, a motivo di brutta frattura di collo femore: è andata bene, e questo ci invoglia a continuare anche in questa nuova area del nostro servizio.
Domani pomeriggio cercheremo di riposare un po', se non ci saranno emergenze.

Fr Beppe

venerdì 1 gennaio 2021

Con sentimenti di riconoscenza

Anche se i lavori non sono ancora ultimati perchè stanno procedendolentamente, a volte anche in modo estenuante, oggi desidero ufficialmente ringraziare la Associazione AVI di Montebelluna per aver procurato all'ospedale di Matiri una cella frigorifera per il nuovo mortuario.
Quest'ultimo è stato per anni una carenza strutturale gravissima di questo ospedale: c'era un piccolo edificio adibito a mortuario, con il tetto in lamiera e senza refrigerazione.
A motivo del caldo torrido di questa zona non si poteva tenere il cadavere per più di 24 ore.
Era quindi sempre una lotta con i parenti, già affranti, per convincerli a spostare la salma in un altro ospedale dove ci fosse una cella frigorifera.
Ora questa situazione sta cambiando finalmente.
La Associazione AVI ha acquistato la cella frigorifera, con una capacità di 8 salme.
L'ospedale sta pian piano finendo la parte edilizia.

Buon Anno

Come ormai sento dire da molti, anche io auguro a tutti un 2021 un po'migliore del 2020...e come tanti altri mi sento di affermare che ci vuole poco.
Ma questo mio augurio di stasera vuole soprattutto essere un enorme grazie a tutti gli amici e benefattori che mi hanno comunque sostenuto in maniera commovente e davvero significativa, nonostante la terribile crisi economica che ha attanagliato il mondo.
La gente ha perso il lavoro, l'economia è entrata in crisi ovunque, ma la generosità dei miei amici è stata davvero impressionante e mi ha permesso di portare avanti molti importanti progetti per il bene dei malati di Matiri.
Questa generosità mi commuove perchè significa anche che molti si fidano di me.
Non ci sono stati eventi pubblici, concerti, cene o raccolte fondi a motivo della pandemia, ma le Associazioni hanno raccolto molto e mi hanno inviato generosissime offerte che sempre ho impiegato per migliorare i servizi dell'ospedale e per aiutare i più bisognosi.

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