domenica 24 gennaio 2021

Matiri, centro ortopedico traumatologico?

Non e' certo nei miei piani, perche' penso che gli ospedali missionari, soprattutto I piu' rurali e lontani da tutto, devono essere aperti a tutte le necessita' della gente che vi afferisce.
E' comunque vero che e' sempre la richiesta di servizi a plasmare in qualche modo le caratteristiche di una particolare struttura.
Il dato di fatto incontrovertibile e' che al momento la chirurgia rappresenta l'80% del volume dei pazienti di Matiri. Il rimanente 20% e' rappresentato dalla maternita' e dalla medicina interna.
Ma e' sempre la traumatologia a fare la parte del leone.
Infatti, nel settore chirurgico abbiamo un 90% costituito da interventi ortopedici finalizzati a curare fratture recenti o inveterate, nonche' tante loro complicazioni: osteomieliti, fratture guarite male o non saldate del tutto, deformita'.
Il restante 20% e' invece costituito da chirurgia generale, in cui prevale l'urologa...soprattutto la prostatectoma.


Ci sono anche parecchie tiroidectomie, un po' di chirurgia intestinale, un discreto numero di ernie.
Per ora e' invece piuttosto raro operare casi ginecologici: faccio qualche isterectomia, qualche miomectomia, poche mastectomie e pochi nodi al seno. Naturalmente I cesarei ci sono, ma non cosi' tanti.
La ragione per cui la ginecologia, cosi' preminente a Chaaria ai miei tempi, sia ora cosi' poco rappresentata a Matiri, rimane per me un mistero non completamente compreso. 
Comunque sia, al momento Matiri e' soprattutto un centro traumatologico...e forse questo e' il settore in cui I servizi sono piu' carenti ed I bisogni maggiori.
Forse e' piu' facile per la gente trovare un posto dove farsi operare di ernia o di isterectomia, mentre per una frattura non si sa dove andare, soprattutto a causa del prezzo degli infissi necessari.
In questo Sign e' per noi una grandissima benedizione.

Fr Beppe



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