domenica 31 gennaio 2021

La maternità: i suoi pesi e le sue gioie

Posso dire con estrema sicurezza che la maternità è la fonte del 90% delle nostre emergenze e delle nostre chiamate notturne.
Ovviamente, se non avessimo la maternità, sarebbe davvero raro essere chiamati di notte: quasi sempre infatti l’urgenza notturna è per un cesareo, un raschiamento od una placenta ritenuta.
La lista operatoria sarebbe molto più facile da organizzare, se non ci fosse la maternità, dal momento che le emergenze non ostetriche sono piuttosto rare: sono proprio le emergenze ostetriche che spesso ci impediscono di completare la lista degli interventi programmati!
Se non riesci a staccare alla domenica pomeriggio è quasi sempre per uno o più cesarei...rare sono le volte che in sala ci devi stare per un addome acuto o per una pangata!


La maternità è però non solo il settore più pesante, almeno per il sottoscritto, con le sue richieste di essere “di guardia” sempre... essa è anche la parte dell’ospedale che amo di più e che maggiormente mi gratifica.


E’ proprio lì che ricevo i “grazie” più sinceri dalle giovani mamme; nel resto dell’ospedale trovare qualcuno che ringrazia è davvero raro!
E poi, il mistero di una vita che nasce è sempre troppo emozionante, ed ha il potere di lavarmi via la stanchezza, anche se il cesareo mi sveglia nel cuore della notte.
La maternità in qualche modo anche fa da contraltare a tutte le morti che spesso ci pesano sul cuore: qui diventiamo “datori di vita” nel senso letterale del termine e ci sentiamo collaboratori dell’eterna opera di creazione di Dio. Aiutare una vita a nascere, magari dopo che qualcuno ti è morto in sala, è un’esperienza che non si può spiegare a parole: ti rende migliore e più forte.
Ricevere una donna sfinita da un’altra struttura rurale dopo ore in ambulanza su strade sterrate; vederla sporca ed in preda a dolori lancinanti; sentire dalla sua bocca l’angoscia che il figlio sia già morto nel suo ventre...e poi, pochi minuti più tardi, darle un pupo che piange, grazie ad un cesareo di emergenza, è un’esperienza che rincuora ed incoraggia ad andare sempre avanti, nonostante stanchezza e sconfitte varie.
La maternità è bella, angosciante a volte quando il neonato non ce la fa e la mamma è disperata, ma è pur sempre un’esperienza esaltante.
E come tutte le cose belle, la maternità costa un sacco di sacrifici, che comunque sono davvero contento di fare.

Fr Beppe



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