Anche se i lavori non sono ancora ultimati perchè stanno procedendolentamente, a volte anche in modo estenuante, oggi desidero ufficialmente ringraziare la Associazione AVI di Montebelluna per aver procurato all'ospedale di Matiri una cella frigorifera per il nuovo mortuario.
Quest'ultimo è stato per anni una carenza strutturale gravissima di questo ospedale: c'era un piccolo edificio adibito a mortuario, con il tetto in lamiera e senza refrigerazione.
A motivo del caldo torrido di questa zona non si poteva tenere il cadavere per più di 24 ore.
Era quindi sempre una lotta con i parenti, già affranti, per convincerli a spostare la salma in un altro ospedale dove ci fosse una cella frigorifera.
Ora questa situazione sta cambiando finalmente.
La Associazione AVI ha acquistato la cella frigorifera, con una capacità di 8 salme.
L'ospedale sta pian piano finendo la parte edilizia.
E' stata realizzata una strada di entrata per le barelle, strada che connette la camera mortuaria con i reparti ospedalieri.
E' in via di allestimento una seconda strada, carrozzabile, per l'ingresso dei carri funebri dall'esterno e senza passare per l'ospedale.
E' stata allestita una stanza da usare come camera ardente, quando il defunto viene consegnato ai parenti, e quando avviene il riconoscimento della salma.
Dobbiamo ancora ultimare la sala settoria per le autopsie, ma anche per questo i muratori stanno lavorando.
La struttura non è finita: mancano alcune porte e la tinteggiatura.
La stiamo comunque già usando e possiamo quindi refrigerare le salme e tenerle fino al giorno del funerale.
Ringrazio di cuore la Associazione AVI per aver risposto al mio appello, per un progetto certo non molto appetibile per la sensibilità comune, ma assolutamente centrale nella gestione di un ospedale all'equatore.
Grazie anche di questo dono di Buon Anno.
Grazie a tutti i generosi donatori che hanno contribuito economicamente.
fr Beppe
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