In questi ultimi mesi, l'ospedale è stato più volte in ginocchio per il fatto che membri chiave del personale se ne vanno.
Abbiamo perso quasi il 50% del personale, che cerca pascoli più verdi, stipendi più elevati, posti meno remoti... e meno lavoro da fare.
Questo ha portato tantissima instabilità in tutti i dipartimenti.
La situazione in reparto maschile è molto fluida, e non sai mai a chi chiedere qualcosa perchè tutti sono nuovi.
Quello in cui stiamo un po' meglio al momento è la maternità, dove abbiamo sì tutto personale nuovo, ma siamo stati fortunati e gli infermieri che vi lavorano sono bravissimi e motivati.
Anche nel reparto donne stiamo relativamente bene, con giovani infermieri ben organizzati e molto collaborativi.
L''ambulatorio invece vive una situazione di perenne instabilità, con lo staff maturo e preparato che se ne va, per essere sostituito da nuovi membri in genere inesperti e totalmente ignari del nostro modo di lavorare: formiamo i nuovi arrivati,e, quando sono orientati e utili, in genere se ne vanno anche loro.
E bisogna insegnare tutto da capo a chi viene, non sapendo per quanto tempo si fermerà.
Ma il disastro totale è la sala operatoria, dove non riesco a trovare alcuna stabilità e continuità. Anche oggi ho saputo che un infermiere di sala se ne va: gli avevo insegnato tutto della tecnica di Sign e delle procedure ortopediche; ora dovrò ricominciare nuovamente con qualcun altro...che comunque se ne andrà.
Con questo turn over anche il servizio ai malati non può essere dei migliori, e certamente lo stress in chi rimane è alle stelle perchè bisogna ricominciare sempre da capo.
Non so neppure il nome degli infermieri che sono in ospedale.
Pensatemi in questo mare instabile; onestamente questa situazione scoraggia molto, soprattutto quando le persone che credevi amiche, su cui puntavi molto e di cui ti fidavi...ti lasciano senza neppure dirtelo.
Ma forse è normale non essere amici sul posto di lavoro. Forse l'illuso sono io.
fr Beppe
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