Certo e' un giorno qualunque.
Ma per me rappresenta una piccola pietra miliare.
Il 9 luglio 2019, dopo un mese trascorso in Italia; dopo aver incontrato il Vescovo di Meru Mons Salesius Mugambi; dopo aver raccolto le borse con le mie cose lasciate a Chaaria prima della partenza, sono stato accompagnato a Matiri per la prima volta.
Oggi commemoro il mio ingresso ufficiale a Matiri.
Ricordo tutto di quel giorno: ricordo la mia breve visita a Chaaria, l'incontro con i confratelli e con i volontari.
Poi a Matiri rammento la presentazione ufficiale di Padre Emilio allo staff ed al consiglio di amministrazione.
Ricordo la mia promessa di rendere Matiri un ospedale pieno e funzionante.
Ho davanti agli occhi l'ospedale pulito ma decadente, con due pazienti ricoverati, e niente piu'.
La sala era chiusa, a parte i giorni in cui c'era un costoso chirurgo esterno.
Rammento anche la mia camera, non ancora pronta: ho dormito una settimana senza porta. La doccia poi non ricordo dopo quanto ha iniziato a funzionare.
9 luglio 2019: il mio primo giorno a Matiri, giorno shoccante per tanti punti di vista.
E' comunque un anniversario.
Tante cose sono cambiate da quel giorno.
Personalmente mi sento meno solo e disperato; anche l'ospedale e' ora pieno ed addirittura non riesco a star dietro a tutte le richieste, mediche e chirurgiche, dei molti pazienti che mi cercano.
E' certamente un anniversario complesso, in cui ricordo anche tanto dolore, tanta solitudine, tanta incomprensione.
Ma oggi celebro il fatto che non ho fallito, che sono ancora vivo e vegeto, che tanta gente mi cerca e tante risposte le posso dare.
3 anni difficili, quelli trascorsi a Matiri.
3 anni di solitudine, resa ancor piu' pesante da COVID e restrizioni varie.
Ma anche tre anni di impegno e di grandi progressi nel servizio a Matiri.
Fr Beppe
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