Sento un urlo acuto che proviene dal corridoio davanti alla cappella.
E’ la voce di Rose che sembra particolarmente agitata.
Poco distante scorgo un grosso serpentone nero, attorcigliato su se stesso e probabilmente assopito.
In Kenya c’e’ la credenza che, se uno si stringe l’avambraccio destro con la mano sinistra e si mette a distanza un po’ ravvicinata dal serpente, quest’ultimo non puo’ piu’ muoversi.
Personalmente ritengo che questa non sia altro che una delle tante superstizioni di cui ho sentito parlare non solo in Africa ma anche in Italia... ma non importa. Dico al guardiano notturno di continuare con quell’incantesimo mentre io vado a cercare una scopa.
Non so se si e’ trattato di magia o di casualita’, ma in effetti ho trovato il rettile nella stessa posizione quando sono tornato con la mia “arma letale”.