mercoledì 6 ottobre 2021

Appendicite

Inizio l’intervento come al solito, ma le cose si mostrano subito molto complicate. C’e’ un piastrone duro fermamente adesso alla parete anteriore dell’addome. Inoltre il cieco non e’ mobilizzabile.
Dobbiamo procedere ad un’ampia aperture della pancia. Ci sono aderenze molto resistenti che coinvolgono sia il peritoneo parietale, sia alcune anse del tenue.
L’adesiolisi purtroppo causa una perforazione ileale e dobbiamo procedere ad anastomosi ileo-ileale.
Difficilissimo e’ anche l’isolamento del cieco che e’ “murato” nella fossa iliaca destra. Con paura e pazienza andiamo avanti piano piano con lo scollamento. Troviamo alla fine l’appendice, che e’ retrocecale e necrotica. La isoliamo con prudenza, la leghiamo alla base e la recidiamo. Il cieco e’ tutto sanguinolento ed in parte disepitelizzato, ma non c’e’ una vera perforazione. Decido quindi di lasciarlo, perche’ una amputazione del cieco con anastomosi ileo-colica sarebbe stata un suicidio per il chirurgo, data la situazione delle aderenze.
Ho lavato abbondantemente la cavita’ peritoneale e messo dei drenaggi.


Ora non mi resta che sperare in bene per il post-operatorio.
L’intervento, che doveva essere brevissimo, in pratica e’ durato quasi tre ore. Ora sono in ritardo gravissimo sulla lista operatoria.
L’appendicite non è mai semplice. Le appendici sono quasi tutte retrocecali.
Per lo piu’ sono trascurate e quindi aderenti e difficilissime da isolare.
Spessissimo gia’ sono perforate e c’e’ pus in addome.
Prego davvero Dio (che per il malato semplicemente si chiama Allah) di aiutare il mio paziente e di fare in modo che le anastomosi tengano bene.

Fr Beppe



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