Non so la storia familiare di Ann. Non ho la piu’ pallida idea se siauna brava persona od una poco di buono.
So solo che e’ sposata perche’ a ridurla cosi’ e’ stato il marito.
Non riesco a capire come si possa arrivare a tanto. Nemmeno gli animali infieriscono così a lungo sulla preda.
Me la vedo davanti, distesa su una barella. E’ cosciente e sente un dolore tremendo. E’ tutta imbrattata di terra e fango… forse e’ caduta piu’ volte, e si e’ poi rialzata per tentare di sfuggire alla furia omicida dello sposo.
Sul dorso delle dita dei piedi e’ tutta escoriata, e probabilmente e’ anche 'rovinata’ su qualche roccia.
Ma quello che sconvolge maggiormente e’ vedere le orribili ferite da machete. Ce ne sono almeno sei sulla testa: sono tutte molto profonde, ed attraverso la rima del taglio si intravvede la teca cranica, anch’essa trapassata dal peso enorme di quell’accetta omicida.