mercoledì 7 luglio 2021

Il forcipe delle 22

Stavo per lasciare l’ospedale e cercare un po’ di recupero fisico, quando Susan mi ha detto: “questa donna è completamente dilatata da un po’; la testa è bassissima ma non riesce a partorire. Il battito cardiaco fetale adesso non è dei migliori. Forse è meglio che facciamo un forcipe”.
Sono stanco, ma non posso che darle ragione: la testa è troppo bassa per pensare ad un cesareo, e non si può più aspettare.
Il forcipe riesce bene, anche se la donna non collabora e non spinge a dovere.
C’è un sacco di meconio ed il bambino non respira alla nascita.
Mi impegno quindi su questo fronte, mentre Susan si occupa della mamma.
All’inizio l’attività respiratoria del neonato è assente ed il battito estremamente bradicardico.
Procedo con il massaggio cardiaco e con l’adrenalina.
Aspiro il meconio ed inizio a ventilare con l’ambu.


Per un po’ non ci sono segni di ripresa, ma poi appaiono i primi gasping...dapprima molto diradati, poi sempre più frequenti, fino a diventare un respiro regolare. Il colore della cute, dapprima terreo e mortale, diventa ora sempre più roseo.
La mamma mi ha costantemente guardato mentre rianimavo il piccolo e lei pazientemente subiva la sutura dell’episiotomia da parte di Susan.
Mi ha sorriso riconoscente quando le ho detto: il tuo bimbo adesso è roseo e respira bene. E’ ancora in ossigeno, ma si riprenderà completamente.

Fr Beppe

Nessun commento:

Posta un commento

Grazie per il commento.

POST IN EVIDENZA

EMERGENZA

EMERGENZA IN MATERNITA' E'arrivata al mattino con una cicatrice da pregresso cesareo ed una emorragia antepartum. Era anche in trava...