martedì 12 novembre 2024

LA COMUNICAZIONE


 

Carissimi medici e volontari, che vi preparare a venire a Matiri,

mentre vi ringrazio anticipatamente per aver deciso di spendere  un periodo della vostra vita per lavorare con noi, oso  chiedervi (se fosse possibile) che ci conoscessimo un po' di piu'... prima del vostro arrivo, e non solo nell'istante in cui mettete piede a Matiri.

Se infatti rimanete fino all'ultimo soltanto dei nomi, con associato un orario di arrivo a Nairobi, una compagnia di volo, ed un titolo professionale, puo' risultare difficile ingranare velocemente con un lavoro efficiente e ricco di soddisfazioni, al vostro arrivo a Matiri.

Vi faccio alcuni esempi:

Se io sono al corrente che arrivera' uno specializzando in Medicina Interna, e con lui/lei non ho mai dialogato, a parte il normale lavorio di conoscenza reciproca che per noi si ripete ogni mese, io faro' scattare in me anche l'opinione che il suo habitat naturale sara' con i malati gravi del reparto di medicina. Non pensero' infatti di offrirgli l'ambulatorio, troppo complesso sia per motivi linguistici che per ragioni culturali. E neppure mi passera' per l'anticamera del cervello che lui/lei possa essere per esempio in grado di fare ecografie.

Magari questo puo' creare in lui/lei delle frustrazioni: forse lui/lei vuol fare eco e vuol visitare i malati ambulatoriali! Io pero' questo non lo posso sapere, se nessuno me lo dice: io guardo normalmente ai bisogni dell'ospedale, e vedo che il reparto e' l'ambito in cui il medico italiano puo' fare di piu' (oltre che essere il settore piu' bisognoso).

Mi ci vogliono normalmente circa due settimane per cominciare ad avere il sentore che quel dottore ha delle problematiche e non si trova completamente a suo agio in quella situazione, e vorrebbe magari fare altro. I piu' spontanei magari me lo dicono prima... chi e' timido invece sta zitto e sta male per la maggior parte della sua esperienza. Quando me ne rendo conto, se posso, provo ad aggiustare il tiro, ma quello che capita e' che siamo ormai all'ultima settimana di esperienza, e si e' sprecato molto tempo prima di inquadrare il problema.

Se invece so che il nuovo medico vuole fare piu' diagnostica per immagini o piu' ambulatorio, gli offriro' un ecografo dal primo giorno. Se poi sono al corrente che e' interessato piu' all'AIDS o alla Tubercolosi, lo affidero' al personale che si occupa di tali settori.

Lo stesso si applica ad un chirurgo generale.

Sapere che viene un chirurgo e' sempre una bellissima notizia, ed e' certo molto importante per me, ma sarebbe molto meglio per esempio se, tramite email, noi potessimo scambiarci delle domande ed esprimere delle aspettative.

Per esempio per me e' vitale sapere se un chirurgo opera la prostata o meno... se per la prostatectomia esige i cateterini ureterali o meno... se posso organizzare per lui appuntamenti per tiroidectomia, ecc.

Se tali particolari io lo venissi a sapere alcuni mesi in precedenza, potrei organizzarmi per il materiale mancante e potrei preparare una buona lista di pazienti, massimizzando il "rendimento" del volontariato stesso.

Altro esempio potrebbe riguardare un ginecologo: sarebbe molto utile per me conoscere in precedenza se si occupa di mammella oppure no; se fa ecografie o meno, o d'altra parte se e' un ecografista puro che non va in sala operatoria, ecc.

Un nuovo problema e' quello dei neo-aureati in Medicina: psicologicamente per me un giovane neo-laureato deve stare in reparto.

Mi e' pero' capitato quest'anno che un giovane mi dica: "sto per entrare in specialita' di chirurgia generale (ortopedia, o ginecologia). Io vorrei fare soprattutto sala operatoria". Questa cosa la dovrei sapere quando i volontari mi scrivono e mi chiedono di poter fare volontariato, e non il giorno in cui arrivano a Matiri. Questo renderebbe l'organizzazione del lavoro molto piu' semplice

Credo che il mio problema lo abbiate compreso.

Si tratta di dare il massimo per i malati, ed anche di offrire ai volontari un tipo di lavoro che li soddisfi.

Quanto ho espresso, naturalmente non riguarda soltanto i medici: e' importante per esempio che io sia in contatto con i tecnici ortopedici che possono fare per noi protesi ed ausili di vario tipo. Parlandoci, possiamo organizzare le liste dei pazienti ed evitare di mandare via gente che ha fatto molti chilometri per poi sentirsi dire che quel presidio ortopedico non siamo in grado di costruirlo.

Grazie in anticipo.

Io rispondo sempre alle mail, anche solo con pochi monosillabi.

Chi non riceve risposta, sappia fin da ora che e' perche' non ho ricevuto, oppure la sua mail e' andata a finire negli "spam" per uno dei misteri dell'informatica... e quindi insista e rimandi la mail, finche' io rispondo.

 

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