L'ultimo intervento di ieri era un femore.
Era gia' tardi ed eravamo un po' stanchi.
La speranza era comunque di fare relativamente in fretta in quanto abbiamo una certa esperienza con fratture del genere.
Ma in sala non esiste mai la certezza che tutto andra' bene, neppure durante l'intervento piu' semplice.
Infatti, appena dopo la mobilizzazione dei frammenti per la riduzione, abbiamo notato un sanguinamento arterioso: la situazione si e' fatta subito molto tesa perche' il sangue veniva sempre da un vaso piu' profondo del livello in cui avevamo suturato.
Il sangue era tanto e non riuscivamo a vedere niente. La paura cresceva e cosi' la tensione in sala: tutti sapevamo che non c'era sangue in laboratorio.
Non so neanche come, ma poi un punto che ho dato alla cieca ha fermato l'emorragia.
Abbiamo tirato un sospiro di sollievo, e ci siamo sentiti esausti.
Ma non ci si poteva fermare: abbiamo quindi finito l'intervento, fissando la frattura con un chiodo endomidollare.
Sono stato in ansia tutta la notte per questo giovane di 17 anni, ma stamattina l'ho visto in condizioni discrete, con l'arto inferiore caldo.
Ho richiesto un emocromo ed ho constatato che il paziente e' passato da 12 a 6 grammi di emoglobina: ha davvero sanguinato molto.
Non abbiamo sangue, ma non sanguina piu' e si nutre.
Spero quindi che si riprendera' bene, nonostante questa terribile complicazione.
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