sabato 19 agosto 2023

POVERO TRA I POVERI?

Da sempre sono alla ricerca della condivisione di vita con i poveri.
Mi affascinano le parole di Charles de Foucauld che "vuole essere
povero tra i poveri". Mi toccano gli insegnamenti di Padre Andrea
Gasparino che ci ricorda che "solo i poveri comprendono i poveri".
Ma è ovvio che povero io non sono, anche se onestamente posso
affermare di spendere la mia vita 24 ore su 24 nel servizio
incondizionato dei poveri e degli ammalati.
Io ho un sacco di cose che loro non hanno: me lo ricordo quando faccio
una doccia calda alla fine di una estenuante giornata di lavoro; me ne
rendo conto quando manca la corrente elettrica e dobbiamo usare il
generatore: quanta gente nelle baracche non saprà mai se la luce c'è o
non c'è perchè a casa non ha nè elettricità nè pannello solare.
Lo sento ogni volta che sono seduto in macchina, mentre la strada è
piena di persone che devono camminare per ore ed ore per raggiungere
la loro meta.
E' ovvio che non sono povero quando posso prendere un aereo e tornare
in Europa o andare negli Stati Uniti, e neppure lo sono quando scrivo
al computer come in questo
momento.
E' sempre un difficile equilibrio da realizzare: "povero tra i poveri"
è certamente un grande ideale, ma per curare la gente ci vogliono
anche tanti soldi.
Se avessi scelto la povertà assoluta in mezzo ai poveri, certamente
darei una grande testimonianza, ma non potrei aiutare nessuno
materialmente, nè tantomeno chirurgicamente.
Un ospedale ha spese enormi; la gestione di una sala operatoria costa
un occhio della testa, e lo stesso dicasi per l'acquisto di un
ecografo o di un gastroscopio; e che dire delle medicine,degli
stipendi, degli infissi ortopedici, e di tutto il resto.
Ecco quindi che povero è chi spende tutto quello che ha per i poveri
ed i bisognosi: non si tiene nulla per sè, ma lo usa per chi è nel
bisogno. Povero è chi non tiene per sè neppure il tempo ma è sempre a
disposizione.
Noi abbiamo tanto strumentario costoso in ospedale, ma nulla è per
noi: quello che abbiamo, lo usiamo esclusivamente per il servizio dei
bisognosi.
Rimane poi il fatto che la mia povertà si esprime anche nel lavoro
intenso e nella donazione del mio tempo, dei miei talenti, delle mie
conoscenze e del mio lavoro, a beneficio dei bisognosi.
Indubbio è anche il fatto che tutto quello che ricevo con offerte
edonazioni, lo impiego esclusivamente per il servizio degli altri.
In questo senso, spero di essere anche io "povero tra i poveri", anche
se dormo in una casa in muratura e non in una capanna di fango

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