Ireen ha avuto aborti ripetuti del secondo trimestre e per questo le
avevo fatto un cerchiaggio cervicale alla sedicesima settimana
dell'attuale gravidanza, che tra l'altro l'ecografia aveva scoperto
essere gemellare.
Arrivata però alla trentesima settimana, Ireen ha cominciato ad avere
contrazioni sempre più frequenti e sempre più resistenti alle medicine
prescritte a domicilio. Da vari giorni quindi era con noi in ospedale,
a riposo a letto e con terapia aggressiva per via endovenosa.
Ieri notte ha avuto un modesto sanguinamento genitale, accompagnato
però da tachicardia e riduzione dei valori pressori.
L'emocromo eseguito d'urgenza ha documentato la perdita di ben 4
grammi di emoglobina dal controllo precedente.
L'ecografia poi mi ha permesso di assicurarmi che i gemelli erano
entrambi vivi, anche se il battito cardiaco iniziava ad essere
irregolare. Quello però che ha colpito il mio sguardo è stata la
presenza di due grossi ematomi: l'uno retroplacentare ed il secondo
appena al di sopra della cervice, mantenuta chiusa dal cerchiaggio.
Era un caso di "abruptio placentae", cioè un distacco di placenta...
Ho dovuto dire ad Ireen che la decisione davanti a noi era molto
difficile, perchè i feti erano pretermine e pesavano all'incirca 1600
grammi; aspettare la fine della gravidanza però non sarebbe stato
possibile in quanto il distacco di placenta avrebbe potuto rapidamente
uccidere la madre... e di conseguenza anche i bambini.
Ireen ha dimostrato un grande coraggio ed ha compreso il mio discorso,
firmando immediatamente per il cesareo.
Io ho comunque messo le mani avanti e le ho detto che i bimbi
sarebbero andati in incubatrice... ma solo Dio sapeva se avremmo
potuto salvarli.
Lei ha compreso anche questo!
Abbiamo quindi eseguito gruppo sanguigno e prove crociate e siamo
entrati in sala.
Il cesareo è andato liscio: entrambi i gemelli erano in presentazione
podalica, e li ho estratti senza difficoltà. Respiravano appena, ma
l'anestesista è stato bravissimo con la rianimazione, ed ora sono in
incubatrice in condizioni stabili e con tutte le terapie di sostegno
che possiamo offrire nel nostro contesto.
Richiudendo l'utero ho in effetti confermato la presenza dei due
grandi ematomi documentati dall'eco, ed ho ringraziato Dio che mi ha
ispirato ad essere forte ed a spingere Ireen ad accettare l'intervento
d'urgenza: già aveva perso litri di sangue in quegli ematomi, e si
sarebbe presto collassata.
Ireen è sicuramente salva ed è in buone condizioni, dopo la trasfusione.
Ora preghiamo e speriamo che ce la facciano anche i due gemellini.
Fr Beppe Gaido
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