Joana (nome Kiswahili per Giovanni) ha un brutto taglio sul polso
detro. La lesione ha tranciato alcuni tendini flessori ed ha anche
decapitato la parte terminale dell'ulna.
Il paziente sanguina molto e dobbiamo lavorare con un laccio
all'avambraccio per poterci vedere qualcosa.
Con difficolta' togliamo i frammenti inutilizzabili di osso, e poi ci
mettiamo alla ricerca dei capi di tendine sezionati dalla panga. Anche
chiudere le arterie non e' un gioco da ragazzi… pero' con pazienza ci
riusciamo.
Il lavoro si prolunga per molto tempo; e' un'impresa da Certosini, ma
quando arriviamo alla sutura della cute e la tensione un po' cala,
troviamo la voglia di chiedere: "cosa ti e' successo?E' stato un
litigio od un attacco da parte dei ladri?"
La risposta di Joana ci sconcerta: "stavo raccogliendo frutti su un
albero di mango, quando sono caduto perche' un ramo ha ceduto. Sono
stramazzato dritto su una panga che avevo depositato su una pietra ai
piedi dell'albero prima di arrampicarmi.
La storia ci sembra del tutto inverosimile. Ci guardiamo negli occhi e
sorridiamo sotto le nostre mascherine chirurgiche. Decidiamo comunque
di non fare altre domande, in quanto lo sappiamo fin troppo bene che i
clienti, soprattutto quelli con tagli da machete, non dicono mai la
verita'.
Terminiamo il lavoro con una bella ingessatura e non pensiamo piu' a
Joana, che nel frattempo viene trasportato in reparto per un ciclo di
antibiotici.
Ma la verita' salta fuori l'indomani, in un modo del tutto inaspettato.
Riceviamo infatti la visita delle forze dell'ordine che cercano
proprio Joana. La versione che ci presentano e' del tutto differente
da quella che lui ci aveva sciorinato.
Il nostro paziente infatti stava violentando una ragazza debole
mentale, quando e' stato sorpreso dalla madre che si e' messa a
strillare. A questo richiamo ha prontamente risposto un vicino di
casa, che, secondo la piu' perfetta applicazione della legge del
taglione, si e' precipitato per amputargli la mano.
Joana e' pero' riuscito a scappare e si e' presentato in ospedale per
la terapia, sperando di farla franca con la sua storiella dell'albero
di mango… ma la gente lo conosce e la notizia e' giunta alla mamma
della piccola violentata. Giustamente questa povera donna ha chiamato
la polizia ed ora la legge deve fare il suo corso.
Nonostante il gesso, Joana ha lasciato l'ospedale scortato dalla polizia.
Fr Beppe Gaido
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