E' arrivata verso le undici di questa mattina, quando già eravamo alle prese con una lista operatoria di quattro fratture.
Paziente con anse intestinali dilatate alla lastra dell'addome diretto, molto sofferente e disidratato.
L'addome è disteso ed è duro come una pietra.
Non ho dubbi che si tratti di un addome acuto, anche se ancora non so quale ne sia la causa.
Dall'ambulatorio il malato passa direttamente in sala, dopo una veloce preparazione e dopo gli esami clinici del caso.
Incidiamo quella pancia distesa, sperando che si tratti di qualcosa di chirurgicamente non troppo complicato, ma già dopo aver aperto il peritoneo ci rendiamo conto che questo paziente è venuto all'ospedale in ritardo: vediamo infatti un enorme volvolo del sigma che sfortunatamente è già nero e completamente necrotico.
Siamo obbligati a rimuovere l'ansa intestinale necrotica ed a fare una colostomia sul colon discendente.
Se il paziente sopravviverà, tra qualche mese speriamo di richiudere l'ano artificiale e di ricanalizzare l'intestino per via naturale.
Intervento lungo ed un po' stressante, che però ci ha anche caricati di adrenalina; nonostante questo imprevisto, siamo infatti riusciti a finire anche tutte le fratture che erano in lista per oggi.
Fr Beppe
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