Gli operati vanno bene e la maternità al momento è calma.
Forse è meglio approfittarne ed andare a letto un po’ presto; sono un po’ stanco e svuotato.
Proprio mentre sto per andare a dormire, arriva la chiamata dal numero che mi sconvolge le notti: “Pronto. Qui è la maternità. Abbiamo unaemorragia antepartum, con distress fetale”.
Ovviamente dico di sì alla chiamata e torno in ospedale. La donna è sporca di sangue.
Prima di correre in sala decido di confermare l’età gestazionale del bimbo: quella pancia mi sembrava infatti troppo piccola per essere una gravidanza a termine.
Faccio l’ecografia che in effetti mi indica un travaglio pretermine a 33 settimane. Il feto è vivo ed il battito è buono.
Sto ancora osservando gli ultimi particolari con la sonda sulla pancia della donna, quando arrivano due potenti contrazioni: si rompono le acque ed in un battibaleno compare la testa del bambino.
Tutti si agitano e prepariamo l’occorente per il parto nello studio ecografico.
La femminuccia nasce in pochi minuti, e nonostante il peso corporeo apparentemente al di sotto dei due chilogrammi, piange forte e dimostra di aver voglia di vivere.
Anche oggi comunque, pur non essendo un cesareo, la mezzanotte è passata da un po’.
Fr Beppe
Sto scoprendo le sue storie dottore e sogno di averne anche io da raccontarne di storie d 'Africa come medico veterinario.Credo che lei sia una persona eccezionale.
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