domenica 23 agosto 2020

Ciò che conta

Nella vita ci sono momenti in cui tutti ti cercano. Il tuo telefono squilla quasi sempre. La gente continua a cercarti e sembra che non possa fare a meno di te. Ti illudi allora di essere importante.
Ci sono tempi in cui anche rispondere alle mail diventa un lavoro enorme. Non vuoi lasciare le mail senza risposta e dedichi un sacco di ore a questa incombenza. Anche allora ti senti qualcuno.
Poi le cose possono cambiare. La posizione apicale che ricoprivi giunge al termine. Tu non sei piu' nessuno, se non un medico qualunque in un ospedale rurale dove non ricopri alcuna posizione di autorita'.
Non sei piu' direttore e non hai altro potere che le tue mani per servire i malati che quotidianamente si presentano a te.
Allora il telefono tace. E' come se di colpo tutte le persone che ti cercavano siano scomparse.
Allora ti chiedi: ma cercavano me, il mio parere, la mia idea? Oppure cercavano il potere che in qualche modo rappresentavo? 
Onestamente il telefono purtroppo non tace del tutto, ma le telefonate sono solo e sempre di pazienti o parenti che chiedono o si lamentano perche' ancora non sono stati assistiti.
Le telefonate amicali non ci sono piu'...ovvero, onestamente parlando, sono molto poche.
Ma le poche che ci sono, sono davvero sincere e di persone che ti vogliono davvero bene: amano te e non il ruolo che ricopri o il potere che rappresenti.
La mia nuova situazione ha purificato e selezionato i rapporti. I pochi che ho oggi, sono sinceri, forti e significativi.
Rispondere alle mail o a whatsap non e' piu' un problema. Sono cosi' pochi i messaggi che non sprechi certo delle ore a rispondere. Ma i pochi messaggi che ricevo sono assolutamente sinceri e importanti.
Per questo devo essere contento. Chi trova un amico, trova un tesoro...ma i tesori sono rari e preziosi.
Il coronavirus, insieme al cambio di situazione in Matiri per me significano molta solitudine.
Pero', allo stesso tempo, significano anche scoprire i rari veri amici.
In questa nota positiva voglio ringraziare oggi la famiglia Racca, del mio paesello di origine Casalgrasso. In occasione di un lutto familiare hanno deciso di devolvere una generosissima donazione per i malati di Matiri. Che bella questa generosita' verso i poveri nel momento del lutto!Che dire! Prego per loro ed allo stesso tempo mi commuovo perche' comunque sono ancora tanti quelli che mi vogliono bene nel silenzio.

Fr Beppe


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