A Matiri fa sempre molto caldo ed un bagno nel fiume è una tentazione irresistibile per i bambini. Non è che non lo sappiano che ci sono pericoli, ma, come tutti, essi pensano che certamente a loro non succederà niente.
Ecco quindi che li vedi sguazzare sia nel torrente Mutonga a pochi passi dall’ospedale e sia anche nel più maestoso fiume Tana.
Schiamazzano fortissimo e forse così pensano di spaventare i nemici che popolano i nostri fiumi.
Ma il pericolo è sempre in agguato, e con le piogge e le acque alte, risale dalla foce ed arriva anche a Matiri.
Si mimetizza nell’acqua color terra.
Si nasconde nel fango e si finge un tronco portato dalla corrente.
Ma poi, al momento giusto, apre la bocca, azzanna, nuota velocissimo, sbatte la coda sull’acqua e corre ad una velocità invidiabile anche sulla terraferma.
Non lo sa neppure lui, il piccolo John di appena 5 anni, come ha fatto a scamparla.
Stava sguazzando nell’acqua melmosa, quando il coccodrillo è apparso all’improvviso.
La bestia è riuscita a raggiungerlo solo sul gomito e lo ha azzannato sì, ma per fortuna quello che le è rimasto tra i denti era soprattutto pelle.
John è riuscito a scappare piangendo e sanguinando, seguito da tutti gli amichetti impauriti.
Non sa neppure lui come ha fatto.
La mamma lo ha portato in ospedale venerdì scorso, ed il primo lavoro per noi è stato qello di accurate toelette chirurgiche, in cui abbiamo tolto i tessuti morti, la terra ed i resti di fogliame.
Gli antibiotici e l’antitetanica hanno fatto il resto, ed oggi siamo riusciti a chiudere la cute, in parte con sutura ed in parte con innesto.
John guarirà bene e senza una cicatrice deturpante; anche la funzionalità del gomito sarà conservata; penso però che ricorderà a lungo quel coccodrillo ed i suoi denti aguzzi, e forse non andrà più a nuotare nel Mutonga.
Fr Beppe
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