domenica 22 settembre 2019

Al capezzale di una bimba

Ho speso la domenica con te, piccolina!
Ti avrò visitata almeno 20 volte.
Sei cosi' bella con le tue treccine, ma mi scoraggia il fatto che non riesco ad aiutarti.
Hai appena compiuto un anno e non hai ancora raggiunto di 10 chili di peso corporeo.
Sei in coma da vari giorni, dapprima in un altro ospedale e poi venuta qui a Matiri nella speranza che io potessi aiutarti.
Non presenti segni clinici di meningite e la puntura lombare è negativa. Il test per la malaria è invece positivo.
Hai piccole convulsioni parziali che non riesco a controllare farmacologicamente.
Ma la cosa più difficile è abbassarti la febbre. I farmaci sembrano non farti nulla. Magari qualche volta arrivi anche a 37, ma, pochi minuti dopo, le tue temperature risalgono a 39 e oltre.
Ho provato di tutto, ma la tua febbre è sempre alta.
Inoltre non mangi da giorni, e per nutrirti usiamo un sondino nasogastrico con cui ti diamo latte di mucca.


Hai una terapia allargata: ti ho coperta con artemisina endovena per la malaria cerebrale, hai gli antibiotici per la meningite ed anche per una polmonite che ti sta assalendo pian piano. Hai anche cortisone endovena, ma non vuoi ritornare tra di noi.
Qualche volta la tua glicemia è bassa, e ti aiutiamo con destrosio endovena...ma sembra che non cambi nulla.
Oggi pare che tu risponda lievemente agli stimoli dolorosi, ma solo nella parte destra del corpo; rimani comunque in un coma abbastanza profondo, agitato di tanto in tanto dalle convulsioni.
Ho usato tutti i farmaci a mia disposizione. Hai anche l'ossigeno per sostenere il tuo respiro stertoroso.
Adesso non so più cosa fare. Mi sono esaurito; non ho altre idee, ho esaurito le mie cartucce. Non mi resta che pregare per te.
Non so se ce la farai o meno: di solito la malaria cerebrale migliora prima con la terapia mirata; normalmente entro 24 ore i bimbi sono coscienti. Tu invece sei stazionaria da giorni.
Ti ho lasciata pochi minuti fa, ancora in coma ed ancora febbrile. Non sapevo cosa dire alla tua mamma devastata dal dolore.
Non mi resta che pregare.
Spero di rivederti domattina, ma non so.
La malaria cerebrale uccide ancora, soprattutto i bambini, ma spero che tu non rientri nel numero di quelli che non ce l'hanno fatta.
Vado a letto con un macigno sul cuore.

PS: nella foto la Messa domenicale nella parrocchia di Matiri

Fr Beppe



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