Inutile dire che qui siamo anni luce indietro rispetto a Chaaria. Stamattina non avevamo ossigeno in reparto ed il concentratore evidentemente non funziona.
Ho passato varie ore in sala operatoria a sistemare gli strumenti ortopedici, che in realta' ci sono, ma nessuno sa dove trovarli nel marasma del magazzino.
Lavanderia, cucina, generatore ed inceneritore non possono certamente competere neppure lontanamente con quelli di Chaaria.
I pazienti non sono molti neppure ora, anche se spero aumenteranno.
Le stanze nei reparti sono piccole, con 3 o 4 letti. Ci sono i comodini. I letti sono belli e snodabili...ma sono vuoti al 50%. A Chaaria si sono cameroni enormi con due pazienti per letto...e non c'e' il comodino. Pero' ovviamente a Chaaria i malati trovano cose che qui al momento ancora non ci sono.
Domani inauguro la mia attivita' chirurgica con una frattura inveterata di radio e ulna...ma per poter operare ho dovuto selezionarmi gli strumenti, le placche e le viti per poi sterilizzare. Ovviamente a Chaaria Makena, Marcella e tutto lo staff della sala mi avrebbero fatto trovare tutto pronto.
Comunque guardo avanti e credo che anche Matiri pian piano crescera'.
Io stringo i denti, metto le marce ridotte da salita, e spero di farcela.
Nella foto la chiesa parrocchiale di Matiri dove vado a Messa ogni mattina.
Fr Beppe
Tieni duro vedrai che ce la farai io prego pet te Marialina
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