Ho sempre saputo che si tratta di una condizione tremenda, dove spesso
l'azione medica è inutile perchè giunta troppo in ritardo.
Sovente infattil il paziente si rivolge a centri di salute molto
periferici e la diagnosi clinica è sbagliata: non avendo l'ecografia,
molti di questi dispensari rurali diagnosticano la condizione come
orchite e prescrivono antibiotici.
Il tempo che trascorre dall'inizio del dolore alla fine del corso di
antibiotici è sufficiente a causare la necrosi totale del testicolo:
l'unico intervento possibile a questo punto è l'orchidectomia.
Fortunatamente la condizione è monoilaterale normalmente, ma la
soluzione chirurgica è comunque traumatica dal punto di vista
psicologico, considerando che si tratta in genere di adolescenti o
persone molto giovani.
Quello che mi è successo oggi è comunque una prima in assoluto: appena
24 ore dopo il bimbo operato di ernia inguinale irriducibile, ne ho
ricevuto un altro: anche in questo caso il bambino aveva pochi mesi (5
per la precisione).
Era in condizioni non buone, con segni di iniziale addome acuto. Aveva
una massa dura ed irriducibile in fossa iliaca sinistra.
L'ecografista, forse sulla scia emotiva del giorno precedente, ha
diagnosticato nuovamente un'ernia inguinale incarcerata in neonato.
Mi è parso stranissimo, ma, sapendo che in medicina le complicazioni
arrivano sovente in grappoli, non ho voluto commentare, anche perchè
certamente il bimbo stava malissimo e bisognava operarlo.
Non ho ripetuto un'ecgrafia ed onestamente non ho neppure fatto una
palpazione dello scroto: il bambino piangeva tantissimo e bisognava
fare in fretta.
In sala abbiamo avuto le stesse ansie anestesiologiche e chirurgiche
del giorno precedente, ma abbiamo iniziato l'intervento con coraggio.
Ho nuovamente scelto un approccio inguinale sinistro: è stato
difficile isolare quello che pensavo il sacco erniario. C'erano
infatti aderenze dure da staccare.
Quando ci sono arrivato vicino, l'ho trovato di colore nerastro, cosa
che mi ha turbato molto in quanto mi portava a pensare ad un'ansa
intestinale necrotica.
L'intervento sembrava evolvere in una laparatomia con resezione intestinale.
Poi però ho aperto il sacco e quello che ho visto all'interno non era
intestino, ma il testicolo sinistro completamente necrotico.
Ci ho messo vari minuti ad osservare l'area: quello era davvero il testicolo.
Ho esplorato l'emiscroto sinistro, e l'ho trovato vuoto.
Sono arrivato fino all'anello inguinale interno, e, pur avento trovato
una piccola ernia congenita, non vi ho trovato intestino.
Un testicolo ritenuto che necrotizza e crea una situazione di addome
acuto con massa dura in regione inguinale?
Un testicolo mobile che si è torto a questa giovane età e si è
retratto nell'inguine?
Ho dovuto fare l'orchidectoma d'urgenza, ed ho ovviamente chiuso la
piccola erna congenita.
Alla mamma l'ho spiegato dopo quello che avevo dovuto fare, ma l'ho
assicurata che il testicolo rimasto è più che sufficiente perchè suo
figlio possa un giorno diventare papà.
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