giovedì 3 agosto 2023

APPENA IN TEMPO

Onesimus era venuto all'ospedale già tre volte nell'ultima settimana.
Aveva dolori addominali, che ci orientavano verso un' ulcera
duodenale. Bruciore epigastrico che migliorava con l'assunzione di un
po' di pane o di un bicchiere di latte; dolore in zona periombelicale.
Lamentava anche una sensazione sgradevole, di cupa sofferenza alla
pressione sulla cistifellea.
L'ecografia era sostanzialmente negativa: non si vedevano calcoli ne'
alla colecisti, ne' ai reni. Gli altri organi esplorati erano normali,
ed i movimenti intestinali presenti.
Avevamo anche pensato ad una gastroscopia ma il paziente non ha accettato.
Ci siamo quindi orientate verso la diagnosi di malattia peptica
ulcerosa e lo abbiamo messo in terapia. Onesimus non e' mai stato
ricoverato perche' ha sempre opposto un netto rifiuto alla nostra
proposta di ulteriori accertamenti.
Dopo alcuni giorni di relativo benessere a casa, ieri e' stato
accompagnato in ospedale dalla moglie in condizioni gravissime. Urlava
di dolore addominale, e la palpazione del punto appendicolare era
dolentissima. Un emocromo urgente ha rivelato un incremento dei
globuli bianchi che non lasciava molto spazio ai dubbi: 20.000
leucociti, quasi tutti neutrofili.
Non c'erano ormai piu' dubbi diagnostici: quella che pensavamo essere
una ulcera peptica era probabilmente una appendicite fin dal primo
momento.
Bisognava correre in sala.
Ora Onesimus ha un sondino nasogastrico, un tubo di drenaggio in
pancia e le flebo che gli scendono nelle vene… ma e' stabile, e noi
siamo contenti di essere arrivati in tempo per salvargli la vita.

Fr Beppe

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