giovedì 31 agosto 2023

INDICAZIONE SBAGLIATA

E' sera. Sono stanchissimo dopo sei lunghi interventi ortopedici.
Proprio quando decido di andare a riposare, mi chiamano in sala parto
e mi dicono di visitare una donna con travaglio prolungato.
Mi dicono che alla visita ginecologica sentono una presentazione
strana, come di una mano.
Anche io sento qualcosa e, forse condizionato da quanto l'infermiere
mi aveva detto poco prima, mi sembra di palpare una manina.
C'è indicazione al cesareo, e preferisco farlo subito invece che
essere chiamato alle 3 di notte.
In sala tutto procede normalmente: spinale senza problemi, apertura
trasversale dell'addome e dell'utero...
A questo punto però trovo la prima sorpresa: quello che alla visita
sentivo tra le dita non era una mano ma un piedino. La presentazione è
podalica.
Estraggo il bambino senza difficoltà. E' infatti piccolo, troppo
piccolo per le dimensioni di quell'addome.
Mentre ancora siamo sorpresi dalla presentazione, vedo che c'è un
altro sacco amniotico che fa capolino nella breccia operatoria
sull'utero. Immediatamente allerto gli infermieri di prepararsi a
ricevere un secondo gemello. Anche questo è piccolino; nasce in
presentazione cefalica e piange vigorosamente.
Riflettiamo sul fatto che la donna non era mai andata in una clinica
antenatale e non aveva perciò alcuna ecografia. Onestamente anche noi
non l'avevamo fatta dopo il ricovero, e questo è un nostro errore: con
essa avremmo saputo sia della presentazione che dei gemelli
La giovane mamma di 18 anni è abbastanza sconvolta dalla notizia di
avere due bambini alla fine della prima gravidanza, ma sono sicuro che
si riprenderà presto ed amerà quelle due bimbe alla follia.
Abbiamo trovato due sacchi amniotici e due placente: non si tratta
perciò di gemelli identici, per essendo dello stesso sesso.
Sono le 21.30 quando finiamo.
Siamo contenti per l'esito, nonostante i nostri errori.

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