giovedì 6 luglio 2023

CESAREO O PARTO NATURALE?

Negli anni è sempre stato molto difficile per me gestire da solo
questa decisione, quando mi trovo davanti a donne che hanno avuto un
taglio cesareo pregresso.
Normalmente esse sempre desiderano provare a partorire per via
naturale e non vogliono un secondo cesareo.
Le mie ripetute esperienze di brutte complicazioni, come la rottura
d'utero, a volte anche fatale, mi hanno spesso reso molto restio nel
concedere un "trial of scar", cioè un tentativo di travaglio a mamma
con pregressa cicatrice.
Insistevo per il cesareo, ponendo come razionale il fatto che le
complicazioni possibili sono generalmente molto gravi, che la mamma
aveva atteso nove mesi per aver un bambino vivo e non certo uno morto.
Spiegavo alle partorienti che il nostro personale non è così numeroso
come in Europa e che soprattutto di notte si possono sottostimare
segni di pericolo ed intervenire quando è già troppo tardi per la
mamma e per il bimbo.
Con gli anno però mi sono via via ammorbidito ed ho acquisito una
maggiore elasticità: prima di tutto ho compreso che spesso per le
nostre donne il cesareo è una vera sconfitta e che esse si sentono più
mamme se partoriscono per via vaginale. Questo aspetto a volte causava
delle tensioni tra me e loro, quando io insistevo troppo per il
cesareo e loro non lo volevano: qualcuna è addirittura andata via
dall'ospedale per farsi ricoverare altrove, dove i medici le avrebbero
consentito di provare a partorire, sebbene avesse la cicatrice.
Oggi normalmente lascio la decisione alla mamma stessa, se non ci sono
controindicazioni assolute al parto naturale ( come per esempio nel
caso di una disproporzione cefalo-pelvica).
Se il cesareo precedente era stato prescritto in risposta a
complicazioni temporanee della pregressa gravidanza (placenta previa,
abruptio placentae, malpresentazione), normalmente discutiamo dei pro
e dei contro e poi la donna prenda lei la decisione finale, se al
presente non si sono ripetute le condizioni che avevano portato
precedentemente al cesareo.
Naturalmente, quando abbiamo un travaglio in corso per una mamma con
pregresso cesareo, viviamo ore di tensione, in cui tutti siamo più
attenti nel follow up, per cogliere segni di complicazione il più
presto possibile.
C'è da tener conto che noi non abbiamo il cardiotocografo e che
l'attività cardiaca fetale viene normalmente monitorata con un vecchio
fetoscopio a trombetta.
Anche oggi una donna ha scelto il "trial of scar" e l'abbiamo lasciata
libera di farlo: il travaglio è andato bene e lei ha partorito
normalmente: il pregresso cesareo era stato dovuto a presentazione
podalica in primipara.
Un'altra invece questa sera ha voluto assolutamente il cesareo ed ha
detto che non avrebbe potuto sopportare i dolori che provava: io l'ho
accontentata anche perchè il liquido amniotico era quasi del tutto
finito. Lei aveva una cicatrice da pregresso cesareo, fatto in
emergenza a motivo di una abruptio placentae.

Fr Beppe Gaido

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