Anche oggi a tutte le ore centinaia di mamme e papà hanno bussato alla porta dell'ospedale. Portavano i loro piccoli dopo ore e ore di cammino a piedi o in bicicletta. Per una coppia di genitori è stato troppo tardi. La malaria aveva già cantato vittoria sul corpicino indifeso della loro Dorcas. Oggi è giunta anche una giovane donna. Era stanca e sporca di terra. Stringeva al petto la sua bimba di pochi mesi ormai in coma per la malaria. Nel suo sguardo ho visto disperazione, paura e supplica fiduciosa di un miracolo. In pochi minuti sono riuscito a trovare la giugulare per la trasfusione di sangue. Ero convinto che dopo quell'intervento la piccola si sarebbe ripresa. Invece non ce l’ ha fatta e Florah è andata in paradiso dopo le prime gocce di sangue infuso. Il suo cuore era già scompensato e non ha saputo reagire, neppure quando il flusso vitale ha iniziato ad entrare nelle sue vene.
Ho avvertito un dolore infinito. Quella mamma ha abbracciato per l'ultima volta la figlia - gli occhi gonfi di dolore e il volto sconfitto. Poi ha chiesto di andare a casa immediatamente anche se era notte, per ritornare dagli altri figli che ancora hanno bisogno della sua protezione. Per Florah ormai non c’era più molto da fare.
Fr. Beppe Gaido
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il commento.