venerdì 24 marzo 2023

La vita è dura

Anche oggi a tutte le ore centinaia di mamme e papà hanno bussato alla porta dell'ospedale. Portavano i loro piccoli dopo ore e ore di cammino a piedi o in bicicletta. Per una coppia di genitori è stato troppo tardi. La malaria aveva già cantato vittoria sul corpicino indifeso della loro Dorcas. Oggi è giunta anche una giovane donna. Era stanca e sporca di terra. Stringeva al petto la sua bimba di pochi mesi ormai in coma per la malaria. Nel suo sguardo ho visto disperazione, paura e supplica fiduciosa di un miracolo. In pochi minuti sono riuscito a trovare la giugulare per la trasfusione di sangue. Ero convinto che dopo quell'intervento la piccola si sarebbe ripresa. Invece non ce l’ ha fatta e Florah è andata in paradiso dopo le prime gocce di sangue infuso. Il suo cuore era già scompensato e non ha saputo reagire, neppure quando il flusso vitale ha iniziato ad entrare nelle sue vene.
Ho avvertito un dolore infinito. Quella mamma ha abbracciato per l'ultima volta la figlia - gli occhi gonfi di dolore e il volto sconfitto. Poi ha chiesto di andare a casa immediatamente anche se era notte, per ritornare dagli altri figli che ancora hanno bisogno della sua protezione. Per Florah ormai non c’era più molto da fare.

Fr. Beppe Gaido




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