lunedì 6 febbraio 2023

Lo sparato

Un colpo di fucile gli ha tranciato il femore in due. E’ arrivato dal Nord, dopo un viaggio di molte ore durante la notte.
Ovviamente la pallottola non ha toccato i vasi memorali; se no, non sarebbe arrivato vivo dopo un viaggio così!
L’ho ricevuto in ospedale come un’urgenza.
L’emocromo era abbastanza incoraggiante. Nel primo ospedale a cui il paziente si è rivolto, hanno giustamente messo un antibiotico ad ampio spettro, prima di caricarlo sull’ambulanza e mandarcelo.
Nel visitarlo mi rendo conto che i tessuti molli presentano solo i due buchi del punto di ingresso e di uscita della pallottola. Questo è incoraggiante; a volte le fucilate creano aree di grossa distruzione.
Portiamo in sala il paziente per una toletta chirurgica in anestesia spinale: lavo abbondantemente e constato che non c’è pus.
Rimango indeciso per un attimo: fissatore esterno o fissazione interna definitiva?
Mettere il fissatore esterno vuol dire condannare questo giovane ad almeno altri tre ricoveri prima della fissazione definitiva; inoltre vuole anche dire che per almeno due mesi non potrà caricare.
Tradotto in parole povere, ciò significa tanti soldi che un pastore del Nord non ha: soldi per spese ospedaliere, ma anche i costi del trasporto dal Kenya settentrionale al nostro ospedale.
La ferita mi sembra pulita; lavo tantissimo, e poi mi butto quindi in una fissazione interna con chiodo endomidollare. Lo faccio con approccio chiuso, per evitare di danneggiare ulteriormente il periostio ed i tessuti molli, e per evitare nuove fonti di infezione.
Anche senza usare la brillanza, il chiodo entra senza troppi problemi, e la lastra di controllo è molto incoraggiante.
Se tutto va come spero, domani il mio paziente potrà camminare, e tra quattro giorni essere dimesso.
Non chiudo i buchi della pallottola e li uso come drenaggi naturali.
Spero che il forte sistema immunitario dei giovani del Nord, insieme ai miei antibiotici, permetta al paziente una pronta e completa guarigione, senza complicanze infettive.

Fr. Beppe Gaido


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