lunedì 2 gennaio 2023

Che nottata

Ero molto stanco essendo solo in ospedale da 10 giorni e dovendo coprire notte e giorno sempre.
Anche durante la notte di capodanno, pur andando a dormire alle 22:00 senza aspettare il nuovo anno, mi sono trovato in piedi già all'una, ed in tutto avrò dormito 3 ore.
Ieri poi la notte è stata tremenda: prima un neonato di due giorni con occlusione intestinale da meconio e condizioni generali critiche. Poi, dopo un paio d'ore di riposo, un travaglio pretermine.
Quindi, verso le 4:30, un incidente della strada con paziente in condizioni gravissime: coma, edema polmonare, convulsioni, oltre a due fratture agli arti inferiori.
Questo giovane studente di 22:00 anni è ancora vivo, con i farmaci a nostra disposizione. Stiamo cercando di trasferirlo in una terapia intensiva, ma non troviamo posto.
Dopo una notte così, mi sento uno zombi.
Il fatto è che da noi la notte non è considerata un turno, ma una reperibilità, per cui poi il giorno seguente devi continuare a lavorare, nella speranza effimera che la notte dopo sia migliore.
Al momento siamo solo in due medici. La collega è stata via per le feste, ma anche al suo ritorno, normalmente le chiedo di coprire solo due notti alla settimana, dal momento che aspetta un bambino tra non molto.
Quindi, 5 volte alla settimana, sono di guardia di notte e lavoro di giorno.
Onestamente è un po' dura.

Fr. Beppe Gaido


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