mercoledì 15 giugno 2022

Fistola entero-cutanea

Abbiamo ricevuto un uomo di mezza età, operato a dicembre scorso di una laparotomia in un altro ospedale. Il paziente non aveva alcuna documentazione e non sapeva esattamente la ragione del precedente intervento.
Presentava una cicatrice laparotomia xifo-pubica, con due fistole stercoracee al di sotto dell’ombelico.
Dalla storia da lui riferitaci, le fistole sono state presenti ormai da mesi, e nel precedente ospedale avevano continuato a dargli antibiotici.
Eravamo tentati di chiedere una TAC addominale, per tentare di capire da che parte dell’intestino provenissero le fistole: ci saremmo potuti preparare meglio!
La situazione economica del paziente ci ha però dissuaso.

Abbiamo quindi deciso per una laparotomia esplorativa, nel senso etimologico del termine.
Il nostro piano era semplice ed ansiogeno nello stesso tempo: aprire la pancia, vedere con i nostri occhi di cosa si trattava (essendo la TAC improponibile), e cercare di mettere a posto il tutto.
Le incognite erano moltissime, e così pure le possibilità di fallimento... ma non vedevamo altra possibilità.
Il paziente ci ha dato il consenso, e siamo entrati in sala.
Abbiamo aperto la vecchia cicatrice con circospezione ed abbiamo trovano una matassa di anse ileali, tremendamente adese alla vescica, al cieco ed al sigma. Le matasse ileali prendevano ampia aderenza anche con la parete anteriore dell’addome, e le fistole drenavano all’esterno direttamente da da due anse intestinali fermamente attaccate alla parete.
Questa è stata la cosa più bella che abbiamo visto. Infatti la cavità peritoneale era pulita: nè contaminazione enterica, nè peritonite.
E’ stato lungo e faticoso liberare le aderenze, con la costante paura di creare nuove perforazioni che avrebbero potuto contaminare l’addome e rendere la prognosi molto più infausta. Pian piano si siamo però riusciti.
Da ultimo abbiamo liberato le anse coinvolte anche dalla parete addominale.
La decisione più saggia ci è parsa quella di fare una emicolectomia destra con anastomosi ileo-colica sull’ascendente, vicino alla flessura epatica. Abbiamo dovuto togliere 70 cm di lieo e la parte inferiore del colon destro perchè davvero infiammati.
E’ andato tutto bene alla fine.
Ricontrollando le nostre anastomosi, le anse rimaste erano belle e perfettamente sane.
Il paziente è ora alla fine della prima giornata post-operatoria, e per adesso tutto sta procedendo bene.
Ringraziamo il Signore di questo.
Era una chirurgia difficile, con alte probabilità di insuccesso, ma il paziente di ha pregato di non rimandarlo altrove e di fare tutto quello che potevano.
Così abbiamo fatto ed ora preghiamo e speriamo che anche il post-operatorio vada bene.

Fr Beppe


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