E' da piu' di un mese che in Kenya il carburante scarseggia. Non ne conosciamo la ragione.
C'e' chi da' la colpa alla guerra in Ucraina, ma ci sembra improbabile. C'e' chi parla di sussidi non pagati alle compagnie petrolifere. Altri dicono che e' solo una manovra per aumentare i prezzi.
I distributori sono spesso a secco e quando arriva il camion con la benzina le code che si formano sono paurose e caotiche...puoi aspettare anche ore e magari non riuscire a fare il pieno.
Ovviamente poi il prezzo e' aumentato, ed e' un po' a discrezione del singolo distributore. Anche presso i piu' a buon prezzo la benzina ora costa 1.50 Euro al litro, ma si arriva anche a 2.30 Euro.
Questo ha creato problemi a vari livelli.
In una popolazione gia' pesantemente provata prima dal COVID, dalla siccita' poi, e da una tremenda inflazione da ultimo, questi prezzi sono spesso troppo alti.
Ovviamente il costo del carburante ha raddoppiato il prezzo dei mezzi pubblici, cosa che sta per esempio portando ad una chiara riduzione dei pazienti in ospedale: meno mezzi pubblici, e quelli disponibili a prezzi altissimi.
Tutti i prezzi sono purtroppo aumentati e sovente i pazienti devono scegliere tra il cibo, rette scolastiche per i figli...e cure ospedaliere.
Tutti sono oggi piu' poveri.
Anche per noi spostarsi e' difficile ed a volte pure andare all'aeroporto a prendere o portare i volontari diventa complicato. Bisogna cercare carburante per 2 o 3 giorni prima del viaggio.
Non sappiamo quando tutto questo finira'.
Ma la vita deve continuare, nonostante le difficolta' del momento.
Fr Beppe
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