Elizabeth lottava da quasi due anni contro un tumore della mammella che si era presentato in una forma molto anomala: aveva subito ben due biopsie per linfonodi del pilastro anteriore dell’ascella, entrambi positivi per cancro. La mammografia e l’eco mammaria erano però sempre risultate negative.
Data la complessità diagnostica, l’avevamo perciò affidata alle cure del Kenyatta National Hospital di Nairobi, dove Gacheri ha subito dapprima mastectomia e poi chemioterapia.
Per circa un anno la sua salute è andata bene. La malattia sembrava sotto controllo e lei non accusava importanti effetti collaterali per la chemio.
Poi il tracollo è arrivato veloce, quasi improvviso, circa tre settimane fa: si è rivolta a me per un dolore sordo all’epigastrio, e purtroppo l’ecografia mi ha mostrato una diffusione metastatica impressionante.
Presto le sono gonfiate le gambe, poi è arrivata l’ascite. Fortunatamente l’analgesia da noi impostata si è rivelata efficace e siamo riusciti a controllarle il dolore pressochè completamente. Da alcuni giorni era subentrata una certa confusione mentale, e da ieri non riconosceva più nessuno, salvo in rari attimi di lucidità.
Se n’è volata in cielo alle 16.30 di oggi pomeriggio.
Lascia un marito disoccupato con due figli sulle spalle, ed una sorella che probabilmente dovrà prendersi cura di quei bambini.
Ciò che ha aiutato Gacheri nel suo Calvario è stata una potentissima negazione freudiana che ha costruito un muro tra lei e la verità, un muro che Gacheri non ha mai avuto la volontà di infrangere. Ha affrontato la mastectomia con non-curanza; anche la chemio andava a farla con non-shalance; quando è stata ricoverata per la malattia terminale, si è aggrappata ad un test per la malaria positivo, ed ha continuato a negare l’evidenza. Io ho provato ad affrontare con lei i discorso delle metastasi, ma Freud è venuto in suo soccorso: “saranno effetti collaterali dei farmaci che mi fanno a Nairobi”.
Ieri, come spesso accade, in un breve momento di lucidità, Gacheri ha avuto il suo canto del cigno: ha detto di sentirsi molto meglio e di voler essere dimessa... poi è ripiombata nel suo ottundimento senza dolore.
Spiace sentire i commenti di tanta gente qui attorno: “le è stata fatta una fattura! Le hanno mandato il malocchio!” Sappiamo comunque che la superstizione è un nemico dell’umanità a tutte le latitudini.
Fr Beppe
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il commento.