mercoledì 18 novembre 2020

Mamma


E' andata in cielo la notte scorsa verso mezzanotte. E' volata via lasciandoci svuotati e pieni di solitudine.
Dopo 39 anni potra' rivedere mio papa' che l'ha lasciata vedova giovanissima.
Ho nel cuore un senso di grandissimo smarrimento, di vuoto.
Ad esso si uniscono i sensi di colpa per questi 23 anni di Africa in cui ho fatto poco o nulla per lei.
Mamma mi ha voluto un bene immenso che non ho mai meritato.
Mi ha sempre sostenuto, anche quando le mie scelte la facevano soffrire. Aveva perso il marito giovanissima e puntava molto su di me, ma io ho scelto di lasciarla per entrare in vita religiosa. Non era certo quello che avrebbe desiderato, ma non mi ha ostacolato. Non avrebbe sicuramente voluto che io andassi in Africa, ma ha rispettato sempre le mie scelte.


Mamma non mi ha mai lasciato solo. Mi ha seguito a Londra, in Bosnia, in Kenya...finche' la salute glielo ha permesso.
Mamma e' stata un gigante quando e' mancato mio papa': ha portato avanti la famiglia con coraggio e con forte determinazione. E' stata il punto di riferimento per me e per mia sorella. E' stata la seconda mamma dei miei nipoti.
Mamma e' stata una persona semplice, capace di amore grande, per la famiglia, per gli altri, per i piu' poveri.
A Chaaria la ricordano ancora per l'affetto che sapeva donare a tutti, e per l'amore dimostrato verso gli orfanelli.
E' stata anche una donna di preghiera.
Adesso mamma non c'e' piu'. I miei meccanismi di difesa mi portano alla negazione, ma so che non tornera' piu', e so che, come sempre, mi rendo conto dell'importanza di mamma, solo ora che la sua sedia restera' vuota.
Negli ultimi anni le facolta' intellettive sono molto diminuite, ed ho speranza che mamma non soffrisse piu', che fosse felice nel suo piccolo mondo...ma negli anni precedenti, quanta sofferenza ha dovuto portare, dalla malattia di mio papa' in avanti...e quanta forza in lei.
Di lei ricordero' sempre il costante sorriso.
Ora il corona se l'e' portata via. Non la rivedro' piu', perche' non posso neppure rientrare in Italia.
Ma in tutta questa sofferenza, sono contento che mia sorella abbia potuto starle vicino fino all'ultimo respiro. Mia sorella lavora nella struttura dove mamma era ricoverata...almeno in questo il covid non ha vinto. Mamma non e' morta da sola. Mia sorella le ha parlato e le ha tenuto la mano fino alla fine.
A mia sorella che per oltre 23 anni, si e' presa cura di mia mamma, anche al posto mio, facendo tutto per mamma e sostituendomi in modo semplice, costante ed umile, esprimo un grazie che non ha confini.
Aiutatemi a pensare mamma in cielo, non sotto terra. Aiutatemi a pensarla con le persone piu' care che l"hanno preceduta in Paradiso: con suo marito e mio papa', e tenendo in braccio Leonardo, il figlioletto di Alessia.
Aiutatemi a pensarla libera finalmente da quelle gambe che non le permettevano di camminare e da quella mente che si era atrofizzata che l'aveva rinchiusa nella demenza.
Quanto ti voglio bene, mamma! E quanto mi manchi.
Mamma sara' sepolta venerdi' e domani ci sara' il rosario in parrocchia. Io preghero' da qui, continuero' a operare ed a lavorare in ospedale...e questo sara' il mio modo di onorarla: offrire il mio dolore, pregare anche da lontano e servire i bisognosi, come ha fatto lei in tanti anni di volontariato al Cottolengo, dai sordomuti prima ed a Chaaria tra gli orfanelli poi.
Ciao mamma.

Fr Beppe






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