giovedì 17 settembre 2020

Piove sempre sul bagnato

Due giorni fa un caro amico si è rivolto a me quando stava malissimo.Lo conosco da una vita e so che è emofilico.
L'ho trovato anemicissimo ed in condizioni pessime. Secondo me aveva un'ulcera peptica sanguinante.
Sapevo di aver bisogno di fattore ottavo da infondere. Mi sono davvero impegnato per procurarlo da Nairobi, ma il mio amico non ce l'ha fatta ad aspettarlo e se ne è andato prima che potessimo infondere quell'antidoto alla sua emorragia interna.
Sono stato con lui, la moglie e la figlia maggiore fino all'ultimo minuto.
Le ultime parole di Andrea sono state un ringraziamento che sento di non meritare, visto che non sono riuscito a salvarlo. Ha tentato un sorriso e mi ha detto DEO GRATIAS, il tipico ringraziamento dei figli di San Giuseppe Cottolengo.
Oggi poi non è una giornata migliore. In sala abbiamo avuto una rara complicazione anestesiologica, l'ipertermia maligna. Abbiamo trascorso quasi tutta la notte cercando di salvare quella persona che aveva febbre a 42, ma di nuovo non ce l'abbiamo fatta.
E' un periodo duro, in cui la morte mi tormenta e mi fa sentire piccolo, inutile ed incapace.
Pregate per me.
Sono stanco più nella testa e nel cuore che nel fisico.

Fr Beppe

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