Il cartellone stradale

Uno dei tanti problemi dell'ospedale di Matiri è quello di essere collocato in una zona estremamente rurale e distante da tutto.

Siamo equidistanti da Meru o Embu. Anche Chuka e Nkubu sono lontane.

L'altro grosso problema è l'assenza pressochè totale di mezzi pubblici con cui i pazienti possono raggiungere l'ospedale.

Per arrivarci si deve ricorrere al mototaxi, costoso e pericoloso: molte gravide comunque vengono a partorire usando questo mezzo, per non parlare delle tantissime fratture che in qualche modo ci giungono in motocicletta.

Altra possibilità di trasporto pubblico sono alcuni matatu che però non fanno la tratta completa: bisogna prenderne almeno tre o quattro, e, come i lettori sanno, qui il matatu parte solo quando è completamente pieno. Per cui si tratta di ore di viaggio anche per distanze non lunghe.

Ovviamente molti affittano un taxi, cercando di riempirlo al massimo consentito dal COVID, per poter condividere la spesa.

Spesso poi la gente non sa assolutamente dove sia Matiri e bisogna spiegarglielo con delle mappe artigianali poi inviate con whatsap.

Molti poi sbagliano strada.

E' stato assolutamente frequente in passato che conducenti e pazienti non vedessero l'ultima deviazione che conduce all'ospedale con 3chilometri di strada sterrata. All'incrocio tiravano dritto, arrivando a Kathwana, dove poi entravano in un altro ospedale pensando che fosse Matiri.

Molti mi telefonavano dicendo che erano arrivati in ambulatorio; io li cercavo e non li trovavo, solo per rendermi conto in seguito che i miei pazienti erano nell'ambulatorio di un altro ospedale.

Oggi abbiamo finalmente predisposto tre cartelloni stradali in punti critici prima dell'ultima deviazione verso l'ospedale, e speriamo davvero che ciò aiuti i pazienti a trovarci senza perdere la strada.

Ringrazio di cuore i donatori che, con le loro offerte, hanno reso possibile la realizzazione anche di questo piccolo progetto, a mio avviso molto importante.

fr Beppe