domenica 20 settembre 2020

Gozzo e ansie correlate

Inizio la mia tiroidectomia. Sono sereno ed anche abbastanza tranquillo...
I tempi operatori procedono abbastanza regolarmente e celermente, e soprattutto la paziente non sanguina.
All’eco lo avevo pensato un gozzo del lobo sinistro. Inoltre non mi sembrava molto grande all’esame sonografico. 
Invece quel lobo sinistro si è rivelato molto più difficile da lussare a motivo di un lungo processo superiore che arrivava quasi fin sotto la mandibola...chissà perchè non lo avevo visto! Forse è stata la fretta.
Mi sono comunque detto che l’assioma generale dei chirurghi sostiene che la tiroide, più è grossa e più è semplice da togliere...ed in effetti anche questa grande propaggine superiore del lobo sinistro è venuta fuori abbastanza rapidamente. Ho potuto isolare i vasi senza grosse difficoltà, ed ero obiettivamente molto soddisfatto di me stesso. Speravo che mancasse solo più l’istmo per completare la mia emitiroidectomia.


Ma c’era una sorpresa, una specie di ciliegina sulla torta.
Infatti mi sono reso conto che pure il lobo destro non era poi così piccolo.
Ho quindi cambiato i miei piani ed ho optato per la tiroidectomia totale, ma anche l'altro lobo non si lussava affatto. C’era infatti una enorme propaggine dietro lo sterno: un gozzo retrosternale!
E’ stato decisamente ansiogeno ed inquietante rimuovere quel gozzo “plongeant” che all’eco neppure avevo visto.
Lo abbiamo tirato su piano piano, usando le dita per scollare e le pinze ad anello per estrarlo gradualmente.
Alla fine è venuto fuori!
Un bestione enorme, delle dimensioni di un grosso pompelmo.
Era la prima volta che facevo una manovra simile a Chaaria. Avevo le dita praticamente nel mediastino, e la cosa strana è che, tolta quella grossa escrescenza, i polmoni si sono espansi immediatamente e la cavità è praticamente subito scomparsa.
La donna ora è in prima giornata post-operatoria: parla normalmente...
e quindi non le abbiamo “fregato” i nervi laringei ricorrenti; e soprattutto respira bene, con una saturazione del 98%.
Con il caso appena descritto mi sono anche convinto che l’esame sonografico ha i suoi limiti e che soprattutto il gozzo retrosternale lo può anche non vedere...magari è colpa dell’operatore e non dell’ecografia , naturalmente!

Fr Beppe



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