venerdì 21 agosto 2020

Tiro un sospiro di sollievo...

Oggi ho fatto l'ultimo intervento su Hassan, e mi sento da una parte un po' svuotato e dall'altra soddisfatto e leggero, come dopo un esame universitario andato bene.
Mi avevano telefonato da Marsabit il 25 luglio, dicendo che sarebbero venuti con una frattura di femore bilaterale.
Considerando la distanza, sapevo che sarebbero arrivati di notte.
In effetti erano le 4 del mattino quando l'ambulanza entrava in ospedale.
Ma la cosa è apparsa più complessa.
Il clinical officer mi ha chiamato subito perchè nella lettera di trasferimento (quasi 600 chilometri), qualcuno aveva anche scritto: "rottura di milza".
Ho fatto l'ecografia ed ho confermato una enorme quantità di sangue in addome. Una bella incoscienza trasferire una rottura di milza a 600 chilometri di distanza!
Le fratture del femore passavano quindi in secondo piano; dovevo salvare la vita di questa persona. era già un miracolo che non fosse morta per strada.


Si trattava di operare subito.
Operiamo alle prime luci dell'alba.
Fortunatamente abbiamo una sacca di sangue del suo gruppo, e questo gli salva la vita.
La milza è rotta e bisogna asportarla. L'intervento ha la sua dose di ansiogenicità, ma poi finisce bene.
Hassan ha poi avuto un decorso post'operatorio molto lento e con alti e bassi.
Era molto anemico e di sangue non ne avevamo più.
Ovviamente poi le fratture di femore continuavano a sanguinare e ad aggravare il quadro clinico.
Anche le condizioni mentali non erano delle migliori, pur con una TAC cerebrale negativa...probabilmente una commozione cerebrale.
Sono passati giorni e pian piano Hassan si è stabilizzato; anche lo stato di coscienza si è normalizzato. Con fatica siamo riusciti a reperire due sacche di sangue del suo gruppo ed oggi ci siamo lanciati con i due femori.
L'intervento è andato bene anche se è stato lungo ed ansiogeno, essendo una doppia frattura ormai inveterata.
Ora Hassan, unica fonte di introiti per la sua famiglia di pastori, intravvede il giorno della dimissione.
Durante la visita serale, pochi minuti fa, mi ha invitato a Marsabit, dove promette di macellare per me un cammello.
Non ho avuto il coraggio di dirgli che sono generalmente vegetariano.
Sono stanco, ma, dopo un mese di tensioni, di paure, di indecisioni chirurgiche, oggi pensare che ho finito con Hassan mi dà tanta pace nel cuore.

Fr Beppe


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