Ha una frattura di tibia, dopo essere stato coinvolto in un incidente di motocicletta.
Ha solo 17 anni, ed era il passeggero di un mototaxi.
La cosa che ha subito allarmato il clinical officer dell'ambulatorio e' stato il fatto che la gamba fosse estremamente gonfia ed assolutamente fredda. Le dita del piede stavano diventando violacee e non sentivamo polsi periferici.
Mi hanno chiamato di notte e non abbiamo perso tempo. Siamo corsi in sala ed abbiamo fatto una fasciotomia d'urgenza. Non potevamo aspettare il mattino seguente. Abbiamo avuto esperienze simili in passato e purtroppo abbiamo dovuto amputare giovani di 15 o 16 anni...fortunatamente non per colpa nostra ma per ritardi di trasferimento da altre strutture.
Con cuore trepidante, ho visitato quella gamba il mattino seguente...era calda e con un chiaro polso arterioso sulla pedidia.
Abbiamo continuato con antibiotici e medicazioni per una settimana, lascando l'arto in una doccia gessata.
Quindi abbiamo riportato Antonio in sala per suturare la cute circa una settimana dopo la fasciotomia. Fortunatamente non c'era pus ed il gonfiore era molto ridotto.
Abbiamo atteso ancora alcuni giorni al fine di permettere all'edema di risolversi completamente.
Ieri abbiamo riportato Antonio in sala per la terza volta e siamo riusciti a trattare la frattura con un chiodo endomidollare di Sign.
Oggi sono andato a visitarlo in reparto. La gamba era calda, il polso periferico era buono ed Antonio poteva stare in piedi con le stampelle.
A volte mi sento uno straccio, mi sento a terra; ho in me tanta tristezza e senso di fallimento.
Oggi, guardare Antonio camminare con le stampette e con entrambe le sue gambe, mi ha fatto venire le lacrime agli occhi e mi ha incoraggiato a pensare che servo ancora a qualcosa...e soprattutto a qualcuno.
PS: oggi in sala non abbiamo operato ed abbiamo i muratori per un po' di manutenzione. I muri si stavano scrostando tutti, il soffitto aveva un sacco di buchi, e pioveva in sala.
Fr Beppe
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